Oltre l'Impresa

I cambiamenti radicali in atto, accelerati da pandemia e lockdown, ci hanno consegnato una dimensione che più di ogni altra ha subito una radicale svolta, spesso traumatica: quella del lavoro. Oggi diventa importante ragionare sulle componenti stesse di una dimensione così vitale. Il termine “lavoro” contiene molteplici sfaccettature perché trascina con sé emozioni ed esperienze. Porta con sé la vita. Capirlo, farlo proprio, interrogarsi significa porre le premesse perché questa dimensione concorra a fare del nostro tempo un progetto e noi persone più libere.

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La fortezza è l’ultima delle virtù cardinali che abbiamo analizzato e cercato di comprendere negli episodi precedenti. Una virtù che sollecita chi ha compreso l’importanza di una vita virtuosa e della necessità di divenire forti con prudenza, giustizia e temperanza. Attraverso l’impegno e la perseveranza. È questo il senso più profondo del termine, ben lontano dal solo concetto di forza che pure la connota. Allora com’è possibile applicare anche questo insegnamento nel fare impresa quotidiano e nella produzione di valore per l’impresa? Lo scopriremo in questa puntata.

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Equilibrio, armonia, giusto tempo sono alcune delle declinazioni possibili della virtù della temperanza che è protagonista di questo episodio del podcast. La temperanza è forse la virtù cardinale che più di tutte parla a questo nostro pe-riodo storico, così confuso e vorticoso, nel quale sembra che nessuno di noi abbia più il tempo per vivere e lavorare con pienezza e soddisfazione. Sco-priamo come imparare a praticarla e ad allenarla per fare bene impresa e all’impresa.

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Tra le quattro virtù cardinali, la giustizia pare proprio essere la più importante. È la virtù che indica la via maestra su cui procedere… con prudenza, temperanza e fortezza. E la giustizia ha un ruolo fondamentale anche nella guida e nella gestione di un’impresa; può farsi punto d’incontro tra le legittime istanze di collaboratori, fornitori, clienti, ambiente, shareholders e contribuire alla realizza-zione di un valore economico, sociale e ambientale.

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È impossibile divenire leader virtuosi senza conoscere e, soprattutto, saper porre le virtù al centro dei propri comportamenti. Un leader può essere tale perché capace di mettere in pratica certe modalità grazie al suo carisma innato, a una propensione naturale, ma anche grazie a scelte quotidiane orientate alle virtù e, in particolare, alle quattro virtù cardinali al centro della tradizione cristiana: la prudenza, la giustizia, la temperanza e la fortezza. Cominciamo dalla prima, la prudenza, e scopriamo come possa essere utile al fare impresa di oggi.

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I tempi che viviamo richiedono nuove forme di leadership come la “wise leadership” che si può tradurre come una leadership virtuosa. L’Università di Harvard ha iniziato a parlarne negli ultimi anni mentre in passato già Platone e Aristotele lo avevano fatto. E Benedetto da Norcia la fece trasparire dalla sua Regola ben 1.500 anni fa. In questa puntata scopriremo perché oggi in azienda sia necessario far crescere una leadership virtuosa, incontreremo la pratica delle virtù e anche come sia possibile praticarla attraverso le attività che Askesis porta avanti da anni su questi temi.


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In azienda la parola feedback risuona tra le attività del quotidiano come un momento di valorizzazione di un’esperienza e della persona che ne è stata pro-tagonista ma può benissimo trasformarsi anche in un’occasione di scontro. E se provassimo a sostituire questa parola con il termine “correzione” e aggiun-gessimo anche l’aggettivo “fraterna”? Il senso è quello di un gesto positivo e propositivo volto al bene comune. Un’occasione d’incontro e non di scontro. Un momento di crescita e di miglioramento che tracci la strada verso un cam-mino virtuoso per l’azienda.


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Dall’ascolto al dialogo che si rafforza nella consapevolezza, si orienta grazie al coinvolgimento e finalmente trova il suo compimento in una decisione condi-visa. Massimo Folador, in questo episodio del podcast realizzato in collabora-zione con il quotidiano Avvenire, ci guida alla scoperta del significato della re-sponsabilità di decidere. Una responsabilità che emerge con evidenza in un periodo in cui ci siamo fidati per mesi alla resilienza mentre oggi, per ripartire, abbiamo bisogno ddi affidarci alla capacità di prendere decisioni coraggiose e orientate al futuro e all’innovazione. Come vive l’imprenditore di oggi questa sfida? Ce lo racconta Massimo Folador in questo episodio.

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Dall’ascolto al dialogo, come abbiamo visto nell’episodio precedente, ma c’è bisogno di un passaggio ulteriore affinché un dialogo non sia sterile ma prenda forma e diventi il presupposto per quel “fare bene assieme” che ne rappresenta sempre il fine ultimo. Si tratta di tre termini, essenziali e propedeutici l’uno all’altro: consapevolezza, coinvolgimento e condivisione. In questo nuovo episodio del podcast in collaborazione con l’Avvenire - Massimo Folador ci spiega il significato, l’importanza e l’utilità per le imprese di questi tre elementi del dialogo concreto e costruttivo.

Non c’è dialogo senza ascolto e senza dialogo non è possibile il confronto e nemmeno l’arrivo a una conclusione che sia un’opinione piuttosto che un’idea.
Massimo Folador, in questo episodio del podcast realizzato in collaborazione con il quotidiano Avvenire, ci guida alla scoperta del significato della parola «dialogo» attraverso la Regola di San Benedetto e le quattro caratteristiche che un dialogo dovrebbe avere per essere davvero efficace. Fondamentale per ogni individuo ma anche per le imprese che, imparando a comprenderne pregi e di-fetti, possono fare del dialogo una risorsa strategica molto importante.

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Massimo Folador, in questo episodio del podcast realizzato in collaborazione con il quotidiano Avvenire, ci guida alla scoperta del significato di due parole importanti che sono l’ascolto e il silenzio. Due parole che nel lavoro di ogni giorno concorrono allo sviluppo del valore di un’impresa grazie alla cura della risorsa più preziosa: la persona e le persone.

Dall’ascolto di chi cerca di comprendere in profondità la realtà che gli sta attorno all’amore per il silenzio come presupposto affinché l’ascolto sia tale e generi azioni positive e di valore.





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Il capitale relazionale ha come elemento essenziale la fiducia; un valore di scopo e anche identitario poiché la fiducia che lega i membri di una organizzazione e quella che in essa ripongono gli stakeholder, definisce un aspetto rilevante dell’identità organizzativa. Massimo Folador, in questo episodio del podcast realizzato in collaborazione con il quotidiano Avvenire, ci guida alla scoperta del significato di questo capitale e ci ricorda le azioni positive da compiere per farlo crescere e raggiungere i risultati auspicati.


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La parola che Massimo Folador ci presenta in questo episodio è spiritualità. Una parola che ha origini antiche e purtroppo ignorata per anni nel mondo delle aziende. Merita oggi riscoprirne il significato autentico che ci riporta a quello “spirito di vita” che oggi potrebbe condurre le aziende verso una nuova stagione d’impresa fatta di ispirazione, creatività e innovazione. Coltivare il capitale spirituale significa anche adoperarsi in favore di una formazione mirata che tenga conto della motivazione di tutte le persone che fanno l’azienda tutti i giorni… proprio come fa Askesis da tanti anni.

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Dopo la pausa estiva riprende la collaborazione tra Askesis e il quotidiano Avvenire per esplorare i temi dell’economia civile e proiettarsi verso un nuovo modo di fare impresa. La parola di oggi è cura. Massimo Folador racconta in questo episodio del significato di questa parola che nel mondo delle imprese è espressione di responsabilità. Un agire concreto per la cura dell’impresa e dei suoi interlocutori, ma anche del contesto in cui vive e di quello sociale. Cura ma anche carità che le imprese devono imparare a praticare per generare altra vita come diceva San Paolo.

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Tra Askesis e il quotidiano Avvenire prosegue la collaborazione per esplorare i temi dell’economia civile e proiettarsi verso un nuovo modo di fare impresa. In questo episodio Massimo Folador illustrerà il significato della parola responsabilità il cui ruolo nell’economia di oggi e nella vita di tutti i gironi è ancora sottostimato. Responsabilità come capacità di dare risposte, come prendersi cura ma anche come peso perché per esercitarla servono competenze, risorse materiali e interiori, consapevolezza e coraggio.



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In questo episodio del podcast Massimo Folador ci aiuta a comprendere il significato della parola discrezione; una parola capace di muovere spunti e riflessioni utili nei momenti di cambiamento come quello attuale. Discrezione, nel fare impresa, è intesa come necessità di ascoltare ma anche di fare sintesi, di essere prudenti ma anche coraggiosi; è la cura nel costruire processi e relazioni verso il raggiungimento del bene comune.

Leggi il libro di Massimo Folador e Giuseppe Buffon:
“Verso un’economia integrale. La via italiana alla ripresa”

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In questo episodio del podcast Massimo Folador ci aiuta a comprendere il si-gnificato della parola economia. Il futuro della nostra economia sarà integrale oppure non sarà… Un’economia intesa nel suo significato originale: la nostra casa comune. In questa direzione va anche il nuovo corso di laurea che partirà a ottobre presso la Pontificia Università Antonianum dedicata all’ “Ecologia e all’Economia integrale”, il cui obiettivo sarà contribuire a generare riflessioni, prassi e strumenti per le imprese che puntano a divenire sostenibili integrando nella propria strategia le istanze sociali ed ambientali.

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La sostenibilità è una parola fondamentale per il nostro futuro ma purtroppo anche molto abusata e svilita nel suo profondo significato. Massimo Folador affronta questo tema e ci racconta della “vera” sostenibilità che assume due significati apparentemente diversi: è certamente un obiettivo economico, un valore da raggiungere per dare continuità all’impresa ma è nel contempo lo strumento per arrivarci. Ma per essere davvero sostenibili da dove bisogna cominciare? Lo scopriremo in questo nuovo episodio del podcast.


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Tra Askesis e il quotidiano Avvenire prosegue la collaborazione per esplorare i temi dell’economia civile e proiettarsi verso un nuovo modo di fare impresa. Oggi, Massimo Folador affronta un tema importante che, nella profonda diffe-renza tra il singolare e il plurale (valore e valori), ci indica la strada dell’economia integrale. Una strada capace di guidare le aziende dai valori al valore.

Per approfondire il tema dell’economia integrale:
“Verso un’economia integrale. La via italiana alla ripresa” Massimo Folador e Giuseppe Buffon - Guerini Editore

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Utile e profitto sono parole scolpite ormai nel marmo del tempio aziendale ep-pure la loro etimologia ci accompagna in riflessioni che attraversano ben altri territori, lontani dalle logiche finanziarie classiche e molto vicini a temi etici.
Ma l’utile è sempre utile? È sufficiente guardare il conto economico e lo stato patrimoniale per valutare se l’impresa sta facendo realmente impresa? Come aiutare le imprese a realizzare un’utile profitto?
A queste domande prova a rispondere Massimo Folador fondatore di Askesis che, in collaborazione con l’Avvenire, cura la rubrica bisettimanale dedicata all’economia civile.

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Prosegue la collaborazione tra Askesis e il quotidiano Avvenire per la rubrica sull’economia civile e il vocabolario delle parole guida si arricchisce sempre di più di nuovi significati. Assieme a Massimo Folador scopriremo in questo episodio il vero significato della parola “impresa”, anche attraverso la distinzione tra l’essere impresa e il fare azienda, per giungere a due interrogativi importanti: le nostre sono imprese o aziende? Le attività che svolgiamo sono tese soltanto al legittimo profitto o quel profitto lo utilizziamo per raggiungere un obiettivo più grande?

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Dalla parola complessità che abbiamo trattato nella scorsa puntata alla scoperta di un’altra parola importante e della necessità di recuperarne il significato.
Che cosa significa discernere? È una capacità che dobbiamo recuperare e allenare ogni giorno, come singoli individui e come imprese, che può tornare molto utile ogni volta in cui dobbiamo fare i conti con l’incertezza, il dubbio e non sappiamo qual è la decisione giusta da prendere.
Massimo Folador ci aiuta a comprenderne il senso e a capire come mettere in pratica questa capacità.

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Fare impresa oggi significa accettare la sfida della complessità, abbandonare soluzioni semplicistiche e riduttive, per sviluppare un’analisi che sia nel con-tempo interdisciplinare e transdisciplinare, in grado di cogliere i singoli elementi ma, soprattutto, ciò che li mette in relazione.
Ma che cos’è la complessità? Si può imparare a vivere e a fare impresa nella complessità?
Massimo Folador presenta la parola giusta di questo episodio: la complessità.


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Tra Askesis e il quotidiano Avvenire nasce una nuova collaborazione per esplorare i temi dell’economia civile e proiettarsi verso un nuovo modo di fare impresa. Assieme a Massimo Folador esploreremo le parole guida necessarie per andare “oltre l’impresa”, impareremo a collezionarle e a considerare nuovi paradigmi e modalità per guidare noi stessi e le nostre aziende verso un rinnovato e vero benessere.

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Tra le storie raccontate nel libro scritto da Massimo Folador e Giuseppe Buffon che s’intitola “Verso un’economia integrale. La via italiana alla ripresa” pubblicato da Guerini Editore, c’è anche quella dell’Opera Fatebenefratelli. Un’azienda moderna votata al bene comune che cerca di coniugare il raggiungimento di un giusto valore economico con il successo sociale del lavoro. Un’idea d’impresa in cui sempre di più si cerca di avvicinare il “sacro” con il “profano”, la persona con l’organizzazione, le competenze con l’umanità, le risorse economiche con la cura per gli altri.
Ne parliamo con la dottoressa Mariagrazia Ardissone che è Direttore Generale I.R.R.C.S. provincia lombardo veneta Fatebenefratelli e Fra’ Massimo Villa che è Padre provinciale provincia lombardo veneta Fatebenefratelli.

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«Solo imprenditori visionari, che sanno stupirsi della bellezza della casa comu-ne, trovano anche le strategie adatte per la sua amministrazione, adeguate, cioè, alla fruizione commerciale del mistero, inclusiva del giusto profitto». Lo scrive Giuseppe Buffon autore assieme a Massimo Folador del libro “Verso un’economia integrale. La via italiana alla ripresa” pubblicato da Guerini Editore.
Tra questi imprenditori visionari, capaci di fare impresa con un obiettivo ben più nobile del mero profitto c’è Mauro Franzoni presidente di Levico Acque. In questa intervista Mauro Franzoni ci racconta la bellezza della storia della pro-pria impresa oltre alla scelta di diventare società benefit, per dare concretezza alla propria visione. Un percorso accompagnato da Askesis in questo caso fa-cilitatrice nel passaggio alla forma giuridica della società benefit.

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In questo episodio presentiamo il libro scritto da Massimo Folador e Giuseppe Buffon che s’intitola “Verso un’economia integrale. La via italiana alla ripresa” pubblicato da Guerini Editore.
Massimo Folador, fondatore e amministratore di Askesis e Giuseppe Buffon, professore ordinario di Storia della Chiesa alla Pontificia Università Antonianum di Roma, propongono in questo libro una nuova economia integrale che integra cioè lo sviluppo economico con le esigenze delle imprese, della società e dell’ambiente ponendo i presupposti per una crescita più equilibrata e sostenibile.
Un modello che punta a creare cultura e a incidere sulla strategia e sulla gestione aziendale attraverso strumenti e prassi operative testimoniate in parte dalle 24 storie di imprese che arricchiscono le riflessioni di questo libro.


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La vendita etica è il tema che affrontiamo in questo episodio assieme ad Alice Alessandri e Alberto Aleo, esperti di vendita etica, fondatori di Passodue e col-laboratori di Askesis. L’etica si fa buona pratica e strumento negoziale alla base dell’attività di vendita con l’obiettivo di creare valore condiviso.
Ascolteremo anche la preziosa testimonianza di Samuele Fogliani, titolare della Fogliani SpA, che ci racconterà il percorso intrapreso con la sua azienda nell’acquisizione delle buone pratiche di vendita etica.


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La nostra è un’impresa sostenibile oppure no? E se lo è quale livello di sostenibilità abbiamo raggiunto? Molte imprese non si pongono nemmeno queste domande trascurando un elemento fondamentale per un modello di sviluppo che dovrà essere sempre di più orientato alla sostenibilità.
Ne parliamo in questo episodio assieme a Marco Brusati che è co-fondatore di Whatmatters e docente Liuc nella Scuola di Economia e Management ed Eleonora Castelli che è CSR Manager di Sacco System.

Percorso LIUC “Dai valori al valore”
https://bit.ly/3idE69W

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Che tipo di impresa vuoi essere? Quella di ieri improntata esclusivamente alla logica del profitto che ha contribuito a generare disparità, disuguaglianze e disvalore oppure quella di domani che vorrà prosperare sì ma combinando valori diversi in funzione di un nuovo paradigma in cui l’essenzialità è la parola chiave. La domanda fondamentale che oggi chi fa impresa deve porsi è dunque questa: quale valore vogliamo che la nostra impresa produca domani?
Ne parliamo assieme al professor Alberto Bubbio che è docente in Economia Aziendale all’Università Cattaneo e direttore del Centro Costi e Performance Aziendali della LIUC Business School.


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Pierino Chirulli, amministratore del Gruppo Finsea e Massimo Folador fondatore di Askesis dialogano sul progetto che ha coinvolto entrambe le società, la Camera di Commercio di Taranto, la Pontificia Università Antonianum, il Centro Culturale Lazzati e l’associazione d’imprese Costellazione Apulia.
Un progetto importante che ha come sfondo il tema dell’economia integrale, un modello di pensiero evoluto e interdisciplinare che vede Askesis nella veste di promotrice e protagonista. Un’innovazione, quella dell’economia integrale, che prende spunto dall’enciclica «Laudato si’» di Papa Francesco e che si forma proprio a Taranto luogo simbolico di un modello d’impresa eccessivamente legato all’economia classica.

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In questo episodio affronteremo il tema dell’ecologia integrale assieme a Padre Giuseppe Buffon che è professore ordinario di Storia della Chiesa presso la Pontificia Università Antonianum di Roma, decano della facoltà di Teologia e direttore scientifico del progetto di ricerca “Verso una rete internazionale per l’ecologia integrale”.

Parleremo anche delle imprese come possibili protagoniste del cambiamento sociale e culturale, che s’impegnano nella realizzazione di progetti virtuosi all’insegna del bene comune. È tra questi il progetto che, a Taranto, ha messo assieme la locale Camera di Commercio, il Centro Culturale Lazzati, la Pontificia Università Antonianum, l’associazione d’imprese Costellazione Apulia e Askesis.

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La sostenibilità è una delle espressioni del bene comune. Non è un progetto ma una nuova mentalità nella gestione d’impresa che coinvolge la dimensione economico-finanziaria, ambientale, sociale ed etica.
Un’attività che merita di essere portata a conoscenza di tutti i portatori d’interesse, investitori e clienti attraverso uno strumento in particolare che è il report di sostenibilità.
Ne parliamo in questa puntata assieme a Pierdavide Montonati, collaboratore di Askesis e a Giampiero Grimoldi che è dirigente della Società Rugby Parabiago che ha presentato il suo primo report di sostenibilità lo scorso 23 gennaio.


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Askesis ha compiuto un grande passo. È diventata una società benefit. Un passaggio naturale, quasi automatico, poiché da sempre ha sostenuto e praticato i principi della business ethics.
In questa puntata potrete ascoltare le motivazioni che hanno sostenuto questa scelta e gli obiettivi che Askesis si propone di realizzare attraverso la voce di Massimo Folador.
Ascolterete anche un prezioso contributo dell’onorevole Mauro Del Barba, che è considerato il padre della società benefit in Italia, in quanto primo firmatario del relativo disegno di legge e oggi Presidente di Assobenefit.

Per saperne di più:
http://www.assobenefit.org/it

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Loccioni è un’impresa civile, sostenibile, attenta alle persone e al territorio. È un’impresa che semina bellezza capace di ispirare al bene comune. Aperta, familiare, vitale, Loccioni è una scuola di competenze per studenti e professori, clienti e fornitori, che genera ricchezza reinvestendo i suoi utili nel territorio.
In questo nuovo episodio del podcast è lo stesso Enrico Loccioni, fondatore di quella che lui ama definire una “sartoria tecnologica”, a raccontarci che cosa significa fare impresa in modo differente andando ben oltre la pura logica del profitto per puntare alla generazione di un valore sostenibile.

Per saperne di più:
www.loccioni.com/it/

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In questo nuovo episodio del podcast parliamo di un’argomento che rappresenta l’essenza di ciò che facciamo ogni giorno a fianco delle imprese, l’etica e la filosofia del bene comune che sono sempre più una necessità per chi fa impresa oggi.
Per affrontare questo tema con uno sguardo sull’attualità e sulle nuove tendenze abbiamo coinvolto Francesco Morace che è sociologo, saggista, Presidente di Future Concept Lab e ideatore del Festival della Crescita e Claudio Casiraghi che è consulente, formatore e tutor in business ethics.
Scopriamo assieme ai protagonisti di questa puntata come l’etica sia un modello nella gestione integrata dell’impresa in grado di supportare la strategia, le scelte e l’agire quotidiano di ogni azienda.

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È possibile utilizzare il metodo del Coaching come risorsa per accompagnare la vita spirituale delle persone in ricerca di senso e di prospettive di libertà e di valore per la propria esistenza? A questa domanda hanno provato a rispondere Natale Brescianini e Alessandro Pannitti attraverso il libro che hanno scritto a quattro mani e che s’intitola “Coaching per la vita spirituale. Un nuovo paradigma per l’accompagnamento” Edizioni San Paolo.

In questa intervista ripercorriamo i tratti salienti di questo libro che accompagna il lettore alla scoperta di un metodo, quello del Coaching, efficace perché fa leva su una delle dimensioni più importanti di ogni persona: la libertà; vera e propria “carta costituzionale” dell’essere umano.

Natale Brescianini è Monaco Benedettino Camaldolese che si dedica ora alla formazione aziendale e allo sviluppo della persona. Alessandro Pannitti è formatore e Life & Business Coach, co-fondatore della scuola di formazione di Coaching INCOACHING.


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In questo episodio abbiamo raccolto la testimonianza di un imprenditore friulano, Fabio Pettarin, che con la sua azienda Tecnest, ha saputo andare oltre l’ideale del solo profitto.

Ripercorreremo assieme i tratti caratteristici del suo modo di vedere e fare “impresa” che passano attraverso l’etica, la cultura, la sostenibilità e anche la musica.

Fabio Pettarin ci farà scoprire anche un’associazione, che si chiama Animaimpresa, della quale è presidente. Una bella realtà locale che testimonia un grande impegno da parte dei giovani e che si propone di far conoscere le storie di tante belle aziende che fanno impresa in modo diverso, magari senza rendersene conto, e rappresentano un esempio per chi ancora pensa che ciò non sia possibile.


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“Ascolta figlio i precetti del maestro, porgi attento il tuo cuore, ricevi di buon animo i consigli di un padre che ti vuole bene e mettili risolutamente in pratica…”
Inizia così la Regola di San Benedetto, una saggezza antica che tende la mano alle imprese moderne, parla all’imprenditore e lo invita a mettere al centro di tutto la persona intesa come espressione di cuore, mente e corpo.
Ora et legge et labora come risorsa preziosa e opportunità concreta per l’impresa. Ma davvero si può fare? Com’è possibile che tanta spiritualità sia compatibile con il mondo avido e senza scrupoli del fare profitto? La risposta a queste domande proveranno a darla loro:

Natale Brescianini Monaco e Formatore
Eusebio Gualino AD Gessi S.p.A.
Ruggero Frecchiami DG Gruppo Assimoco

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Quale significato possiamo attribuire al lavoro oggi? Noi lo abbiamo ricercato tra l’aspirazione e la quotidianità in occasione del Simposio intitolato “Alla ricerca di un senso” che si è svolto quest’anno a Varese. Un’intera giornata dedicata al dialogo, all’ascolto e alla riflessione su tre dimensioni importanti: labor, ars e opus.
In questo episodio ripercorriamo alcune delle riflessioni che sono emerse nel corso del Simposio assieme a:

Eusebio Gualino AD Gessi S.p.A.
Ruggero Frecchiami DG Gruppo Assimoco
Lucilla Giagnoni Attrice e narratrice

L’intervento di Brunello Cuccinelli è tratto da:
https://www.hr-link.it/storytelling-dimpresa-brunello-cucinelli-si-racconta-per-challenge-network/



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In una situazione di grande cambiamento come quella odierna, che cosa bisogna fare affinché le imprese diventino luoghi di generazione di un valore comune e positivo?
È necessario un cambio di mentalità che faccia pensare all’impresa non solo come generatrice di profitto ma di qualcosa di più grande. È un’impresa che trascende se stessa per porsi al servizio di un bene molto importante che è il bene comune.
In questo episodio abbiamo provato a spiegare che cosa significa per noi andare oltre l’impresa, per cominciare un viaggio attraverso il quale cercheremo di mostrare tutta la bellezza di nuovo modo di fare impresa.

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