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La Gioia del Vangelo

La Gioia del Vangelo

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Ogni giorno un commento al Vangelo per aiutarti a vivere la tua fede nel quotidiano.

1253 - V domenica di Pasqua - Dal Vangelo di Giovanni 15,1-8
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  • 1253 - V domenica di Pasqua - Dal Vangelo di Giovanni 15,1-8

    Spirito Santo apri il mio cuore all’ascolto sincero della tua parola perché possa fiorire e donare amore a chi incontro. A una prima lettura questo brano mi spaventa un po’… Le parole “chi non rimane in me viene gettato via” non mi garbano molto, ma se ci penso è un’affermazione naturale: il tralcio che non porta frutto si taglia perché tutta la pianta non ne soffra. Non lo si fa per cattiveria, è un passo obbligato. Tu non obblighi nessuno, sono cristiana nella piena libertà. Ma proprio perché mi conosci e sai che la libertà a volte può far sbagliare strada, da buon Padre mi metti in guardia dai pericoli. Mi capita di chiederti: “cosa vuoi da me? dove sto andando? sto facendo bene?”. La risposta è in questo brano di vangelo: “Stai con me!”. Stare con Te non è sempre facile, mi rendo conto di essere stata tralcio senza frutto quando mi sono chiusa nel mio egoismo, quando per stare bene non Ti ho ascoltato e ho fatto di testa mia perdendomi. Non sei Tu che mi hai tagliato! Sono stata io con le mie scelte. E mi accorgo purtroppo tardi perché il cuore fa male… La cosa bella e preziosa? Tu hai continuato ad amarmi! So di essere un po’ angelo e un po’ diavolo ma spetta a me far emergere il buono, il giusto dal “va bene così, è meglio, se mi fa stare bene, perché no?” e quindi ascoltare quella vocina che mi dice: “attenta! guarda che poi non va bene, ti farai male”. Sono convinta che il buono che c’è in ognuno di noi vince sempre sul male? Quindi questa vite mi piace, fragile ma forte! Possiamo essere sostegno l’uno dell’altro, aiutarci a vicenda e ri-fiorire. Inoltre abbiamo un agricoltore che più di tutti vuole la nostra felicità. Oggi se posso dono un fiore a una persona che vedo particolarmente giù. --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/vangelo/message

    Sat, 27 Apr 2024 - 08min
  • 1252 - Sabato della IV settimana di Pasqua - Dal Vangelo di Giovanni 14,7-14

    Vieni Spirito Santo, apri i miei orecchi e il mio cuore, perché possa ascoltare la Tua Parola lasciandomi sorprendere in modo nuovo. Vieni Spirito Santo e introducimi nella comunione d’amore tra il Figlio e il Padre, perché nella preghiera possa sperimentare la dolce forza del Tuo amore e divenire creatura nuova, primizia del Regno che viene. Mi sorprende sempre che Filippo, che dall’inizio del vangelo di Giovanni ha seguito Gesù e ha anche invitato altri a vederlo e seguirlo, dopo tutto il cammino fatto, chieda di vedere il Padre. Probabilmente ha visto tante cose in Gesù ma non è ancora entrato in quella relazione di intimità che fa entrare nella comunione d’amore tra Gesù e il Padre. Possiamo essere cristiani da una vita, andare a tutte le Messe e recitare tutte le preghiere del buon cristiano ma non entrare mai in una relazione viva con il Signore, rimanendo come spettatori. L’esperienza di fede chiede invece di lasciarsi coinvolgere nella relazione d’amore che esiste tra Gesù e il Padre. L’essere-in, è questo il fondamento della fede. Gesù è nel Padre, noi siamo in Gesù. Non è sufficiente essere-con, è necessario lasciarsi portare dentro. Allora quello che facciamo nella nostra vita quotidiana diventa opera di Dio, senza che nemmeno ce ne accorgiamo, e le nostre opere racconteranno a quanti incontriamo quell’amore in cui la nostra vita si innesta. La nostra esistenza è il luogo in cui si può manifestare la gloria di Dio, se viviamo in quell’atteggiamento di fiducia di chi sa di essere amato e ascoltato dal Padre. Ma davvero poniamo la nostra fiducia nel Signore o cerchiamo sempre di cavarcela in qualche modo da soli, dimenticandoci che Lui ha cura di noi? Provo oggi ad aprire gli occhi, a raffinare lo sguardo e questa sera scrivere tutti i passaggi del Signore dentro la mia giornata, dove lo ho visto all’opera, in me e negli altri. --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/vangelo/message

    Fri, 26 Apr 2024 - 05min
  • 1251 - Venerdì della IV settimana di Pasqua - Dal Vangelo di Giovanni 14,1-6

    Spirito Santo, aiutaci a riconoscere in Gesù Cristo, Crocifisso e Risorto, la via, la verità e la vita. È sempre grandissimo Tommaso, con questo suo bisogno di concretezza, di indicazioni pratiche per vivere la sua fede. Mi riconosco in lui: come posso seguire il Signore nella mia esistenza quotidiana, senza scivolare nella retorica, se non so dove va? Ecco che il Signore ci offre indicazioni necessarie al nostro cammino. Innanzitutto Egli deve andare, perché deve prepararci un posto. Il Suo non è un abbandono finalizzato a darci sofferenza, ma la richiesta di accettare la fatica della Sua mancanza perché Lui possa andare a preparare il posto per noi nell’eternità di Dio, dove nulla e nessuno viene perduto. Poi, ci dona l’indicazione fondamentale: la strada da percorrere per andare dove lui si trova è…Lui stesso! Rendere la nostra vita immagine di quella del Buon Pastore, morto e risorto per noi, vivendo quella carità che è principio fondante del Vangelo, è la strada per accogliere il Suo Amore, che al termine del nostro pellegrinaggio terreno ci accoglierà tutti per custodirci con sé. E io? Vivo la mia vita da vagabondo senza meta o da pellegrino, che si fida di Dio e conosce la strada per giungere a Lui? Mi impegno, oggi, a vivere un atto di carità verso una persona bisognosa, perché non gli manchi il pane quotidiano. --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/vangelo/message

    Thu, 25 Apr 2024 - 03min
  • 1250 - San Marco Evangelista - Festa Dal Vangelo di Marco 16,15-20

    Spirito Santo, accendi in ciascuno di noi la fiamma della missione per proclamare a tutti l’amore per il Signore.   Mi piace molto l’esclamazione: «Andate per le strade in tutto il mondo!» perché con questa esortazione capisco che il Signore chiama ciascuno di noi, in maniera tale da rivolgere lo sguardo verso il Suo cuore e successivamente per guardare nel profondo l’anima del prossimo, amico e non, per renderlo partecipe di questa gioia immensa che c’è nell’essere in comunione con Colui che ci ama e ci accompagna nella quotidianità. È proprio speciale sapere che il Signore ci affida questa, non sempre semplice, missione che però può farci scoprire la nostra autentica vocazione. Perché non è sempre semplice? Perché si possono trovare animi da subito molto accoglienti e altri molto meno. Infatti, sta a noi riuscire a prendere per mano queste persone un po’ come Maria, che con i suoi gesti comunica bontà e amore. Da soli però non si arriva da nessuna parte. Io, ma forse ciascuno di noi, almeno una volta ha tentato di provare da solo a compiere anche un’opera di bene; ma poi, quando si incontra l’ostacolo, ecco che ci sentiamo persi e non sappiamo cosa fare. Ed è qui che la preghiera e l’affidamento all’Altissimo ci fa andare avanti e portare a conclusione qualsiasi cosa, con la certezza di non essere mai soli. Sono certo di non essere mai lasciato solo?   Oggi mi impegno ad affidarmi completamente al Signore e a Maria, anche con un piccolo segno di croce e uno sguardo verso il cielo, nella frenesia della giornata, e con un grazie quando arriva sera. --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/vangelo/message

    Wed, 24 Apr 2024 - 03min
  • 1249 - Mercoledì della IV settimana di Pasqua - Dal Vangelo di Giovanni 12,44-50

    Spirito Santo, abita in me con la tua luce perché, guardando a Gesù, io veda il volto del Padre. Io credo, Signore Gesù, che Tu e il Padre siete una cosa sola, che chi vede Te vede il Padre, che chi ascolta Te ascolta il Padre. Tu e il Padre, una cosa sola: una Luce interiore che dissipa le tenebre del cuore, e non permette al buio di parlarmi, ma piuttosto allarga il cuore per rendermi capace di accogliere il Tuo amore.  La Parola di oggi mi conduce in modo molto semplice e naturale ad esprimere di nuovo la mia professione di fede con fiducia: io credo in Te, Signore. Quali sono le tenebre che mi abitano? Quanto il mio credere e l’ascolto della Sua Parola dissipano le mie tenebre?  Oggi individuo e chiamo per nome due o tre delle tenebre che mi abitano (rancore, invidia, gelosia…) e cerco la Parola di Gesù che mi può aiutare a dissiparle. Concludo la mia giornata con la professione di fede in Gesù: “io credo…”. --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/vangelo/message

    Tue, 23 Apr 2024 - 03min
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