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- 169 - 🐣 Il pulcino pasquale (A1)
Un pulcino vive in una fattoria. Tutti i suoi fratelli e le sue sorelle sognano di diventare galli e galline, ma lui è diverso. Da quando la mamma gli ha raccontato la storia del coniglio pasquale, lui vuole diventare come lui. Vuole diventare il coniglio pasquale.
Ma per un pulcino è molto difficile diventare un coniglio. Allora chiede aiuto alla sua mamma.
«Mamma, come posso diventare il coniglio pasquale?»
«Devi dipingere le uova!» risponde lei. E gli dà un po’ delle sue uova bianche. Il pulcino le dipinge con i colori dell’arcobaleno e le mette in un cestino.
Ma dipingere le uova non è abbastanza. Allora va dai suoi fratelli e dalle sue sorelle.
«Miei cari fratelli e sorelle, come posso diventare il coniglio pasquale?» chiede il pulcino.
«Ti servono due orecchie lunghe!» dice uno.
«E una coda piccola e morbida!» dice un altro.
Il pulcino prende un po’ di cotone, crea una coda piccola e morbida, poi disegna su un foglio due orecchie lunghe e le attacca a una fascia.
Ma ancora non è abbastanza. Allora va dal suo amico gatto.
«Gatto, come posso diventare il coniglio pasquale?»
«Perché non lo chiedi direttamente a lui?» risponde il gatto. «Domani è Pasqua!»
All’alba, il pulcino prende il suo cestino con le uova, indossa la coda e le orecchie e si mette alla ricerca del coniglio pasquale. Ha un solo modo per trovarlo: seguire le uova colorate!
Una è dietro a un albero. Un’altra è nascosta nell’erba alta. Alcune sono vicino al recinto.
All’improvviso, il pulcino sbatte la testa contro qualcosa.
«Buongiorno» dice una voce.
Il pulcino alza la testa. È proprio lui, il coniglio pasquale!
«Finalmente ti ho trovato!» esclama felice il pulcino. «Dimmi, ti prego, come posso diventare come te? Vorrei tanto diventare un coniglio pasquale!»
«Perché vuoi essere come me?»
«Per nascondere le uova e fare felici i bambini!»
Il coniglio vede il cestino con le uova colorate. Vede la coda di cotone e le orecchie di carta.
«Non devi essere un coniglio per farlo. Tu sei un pulcino, e sei perfetto così. Guarda che belle uova che hai realizzato! Vieni con me, le nascondiamo insieme.»
E da quel giorno, ogni Pasqua, il coniglio pasquale nasconde le uova insieme al suo nuovo amico, il pulcino pasquale.
Sat, 16 Mar 2024 - 03min - 168 - 🎅 La renna Scooter e il lavoro ideale (A2)
Quando pensiamo alle renne di Babbo Natale, ci vengono in mente le nove renne più famose: Ballerina, Cometa, Cupido, Donato, Donnola, Freccia, Fulmine, Saltarello e Rudolph. In pochi però conoscono la storia della renna Scooter.
Scooter non era la renna più veloce, ma era sempre costante, proprio come un piccolo scooter. Un giorno però la sua magia si era esaurita. Beh, aveva lavorato per Babbo Natale per tantissimi anni. Adesso era anziano e doveva andare in pensione.
Così ha dato la triste notizia ai suoi colleghi: «Miei cari amici, sono anziano e non ho più magia. Sono diventato una comune renna! Purtroppo, non posso più lavorare con voi. Ma adesso cosa farò? Mi annoierò se non lavoro!».
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Leggi la storia completa e scarica gli esercizi gratuiti in pdf, ecco i link:
🇮🇹🇩🇪 IT-DE: La renna Scooter e il lavoro ideale
🇮🇹🇬🇧 IT-EN: La renna Scooter e il lavoro ideale
Sun, 03 Dec 2023 - 08min - 167 - La leggenda dell'Orcolat (A2)
A Bordano, un piccolo paese tra le montagne del Friuli-Venezia Giulia, tutti avevano paura dell’Orcolat.
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Leggi la storia completa gratuitamente sul nostro sito Italiano Bello, ecco i link:
🇮🇹🇩🇪 IT-DE: La leggenda dell'Orcolat
🇮🇹🇬🇧 IT-EN: La leggenda dell'Orcolat
--> Dal libro "Il gatto mammone e altre creature fantastiche (A2)"
Tue, 31 Oct 2023 - 05min - 166 - Il piccolo principe e la volpe (A2/B1) 🦊
In quel momento è apparsa la volpe.«Buon giorno», ha detto la volpe.
«Buon giorno», ha risposto educatamente il piccolo principe voltandosi, ma non ha visto nessuno.
«Sono qui», ha detto la voce, «sotto il melo…»
«Chi sei?» ha domandato il piccolo principe, «sei molto carina…»
«Sono una volpe», ha detto la volpe.
«Vieni a giocare con me», le ha proposto il piccolo principe, «sono così triste…»
«Non posso giocare con te», ha detto la volpe, «non sono addomesticata.»
«Ah! Scusa», ha detto il piccolo principe.
Ma dopo averci pensato un po’, ha aggiunto:
«Che cosa vuol dire “addomesticare”?»
«Non sei di queste parti, tu», ha detto la volpe, «che cosa stai cercando?»
«Cerco gli uomini», ha detto il piccolo principe. «Che cosa vuol dire “addomesticare”?»
«Gli uomini» ha detto la volpe, «hanno i fucili e cacciano. È molto seccante! Allevano anche le galline. È il loro unico interesse. Cerchi delle galline?»
«No», ha detto il piccolo principe. «Cerco degli amici. Che cosa vuol dire “addomesticare”?»
«È una cosa che si dimentica troppo facilmente», ha detto la volpe. «Vuol dire “creare legami“…»
«Creare legami?»
«Certo», ha detto la volpe. «Adesso, per me, tu sei solo un ragazzino come centomila altri ragazzini. E non ho bisogno di te. E nemmeno tu hai bisogno di me. Per te sono solo una volpe come centomila altre volpi. Ma se mi addomestichi, avremo bisogno l’uno dell’altro. Tu sarai l’unico al mondo per me. Io sarò l’unica al mondo per te…»
«Comincio a capire» ha detto il piccolo principe. «C’è un fiore… credo che mi abbia addomesticato…»«È possibile», ha detto la volpe. «Capita di tutto sulla Terra…»
«Oh! Non è sulla Terra», ha detto il piccolo principe.
La volpe sembrava molto incuriosita:
«Su un altro pianeta?»«Sì.»
«Ci sono cacciatori su questo pianeta?»
«No.»
«Questo è interessante! E delle galline?»
«No.»
«Niente è perfetto», ha sospirato la volpe.
Poi la volpe è tornata alla sua idea:
«La mia vita è monotona. Io do la caccia alle galline, e gli uomini danno la caccia a me. Tutte le galline sono uguali e tutti gli uomini sono uguali. E io per questo mi annoio. Ma se tu mi addomestichi, la mia vita sarà luminosa come il sole. Conoscerò un rumore di passi diverso da tutti gli altri. Gli altri passi mi fanno nascondere sotto terra. Il tuo mi farà uscire dalla tana, come una musica. E poi, guarda! Vedi i campi di grano laggiù? Io non mangio pane. Il grano è inutile per me. I campi di grano non mi ricordano nulla. E questo è triste! Ma tu hai i capelli color dell’oro. Allora sarà meraviglioso quando mi avrai addomesticata. Il grano dorato mi farà pensare a te. E amerò il suono del vento nel grano…»
...
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🇮🇹 🇩🇪 IT-DE: https://italiano-bello.com/de/geschichten/il-piccolo-principe-e-la-volpe-a2-b1/
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Wed, 09 Aug 2023 - 08min - 165 - Una giornata ricca di emozioni 🇮🇹 A1/A2
Breve lettura per consolidare il vocabolario delle EMOZIONI 🇮🇹
Oggi Bruno è triste e un po’ annoiato. Ha finito il suo miele e non ha niente da fare. Decide di fare due passi. Dopo un po’ sente un buon profumo. Ma questo è odore di miele! pensa sorpreso. Segue l’odore e trova un grande alveare con tante api e… tanto miele! Entusiasta, inizia a mangiarlo. È delizioso! Le api però non sono per niente contente, anzi. Vai via! - gli dicono arrabbiate. Bruno, spaventato, corre via. Finalmente arriva a casa, ma dopo la corsa è molto stanco e si addormenta subito. Che giornata faticosa!
👉 Con audio, traduzione e un esercizio sul nostro sito, ecco i link: 🇮🇹🇩🇪 IT-DE: Una giornata ricca di emozioni 🇮🇹🇬🇧 IT-EN: Una giornata ricca di emozioni
Mon, 01 May 2023 - 00min - 164 - 🇮🇹 IL LUPO E I SETTE CAPRETTI (A1)
IL LUPO E I SETTE CAPRETTI - A1
Mamma capra e i suoi sette capretti abitano in una casetta vicino al bosco. La casetta è piccola e di legno.
Un giorno la mamma vuole andare a cercare da mangiare, allora dice ai suoi piccoli:«Devo andare nel bosco, voi restate a casa. Ma mi raccomando, fate attenzione al lupo. Se entra, vi mangia tutti! Ha la voce roca e le zampe grandi e nere, lo riconoscete subito.»
E poi esce. I capretti rimangono a casa da soli. Giocano a carte, a palla, corrono e si divertono insieme.
Poco dopo qualcuno bussa alla porta. Toc toc!
«Chi è?» chiedono i capretti.
«Sono la vostra mamma, aprite! Vi ho portato un bel regalo!»
Ma la voce è roca e i capretti capiscono che è il lupo.
«Non apriamo» dicono loro, «tu non sei la nostra mamma. La mamma ha una voce dolce, la tua è roca; tu sei il lupo.»
Allora il lupo va in città, entra in un negozio e compra un grosso pezzo di gesso. Lo mangia e così la sua voce diventa dolce.Poi torna alla casa dei capretti e bussa alla porta. Toc toc!
«Chi è?» chiedono loro.
«Sono la vostra mamma, aprite! Vi ho portato un bel regalo!»
Ma il lupo appoggia la sua zampa nera sul davanzale della finestra e i capretti la vedono.
«Non apriamo. La nostra mamma ha le zampe bianche, le tue sono nere: tu sei il lupo.»
Allora il lupo va di nuovo in città, entra in una panetteria e compra un grosso sacco di farina; mette la zampa nera nel sacco e quella diventa tutta bianca.
Il lupo va per la terza volta alla casa dei capretti e bussa alla porta.
«Chi è?» chiedono loro.
«Sono la vostra mamma, aprite! Vi ho portato un bel regalo!»
«Prima vogliamo vedere la tua zampa.»
Allora il lupo appoggia la zampa sul davanzale della finestra e i capretti vedono che è bianca, così aprono felici la porta. Ma fuori dalla porta non c’è la mamma, ma il lupo!
I capretti sono spaventati e si nascondono: il primo sotto il tavolo, il secondo dentro un vaso, il terzo sotto il tappeto, il quarto dietro il divano, il quinto nell’armadio, il sesto dietro un cuscino, e l’ultimo, il più piccolo, nella pendola.
Ma il lupo li trova e uno dopo l’altro li mangia: uno, due, tre, quattro, cinque, sei…«Che capretti deliziosi!» esclama il lupo, sazio e soddisfatto.Poi esce dalla casa e si sdraia sotto un grande pino. Dopo pochi minuti si addormenta e inizia a russare forte. Ronf ronf!
Poco dopo mamma capra torna dal bosco. La porta è aperta ed è tutto in disordine. Che disastro!
Cerca i suoi capretti, ma non li trova. Cerca in cucina, in salotto, in camera da letto, in bagno, ma niente.
«Dove siete, piccoli miei?» chiama disperata.CONTINUA A LEGGERE:
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Sun, 09 Apr 2023 - 06min - 163 - IL MIRACOLO DEI COLORI 🐰 La vera storia del coniglietto pasquale (A1)
Storia di Pasqua per A1 con VIDEO ed ESERCIZI (link sotto)
È il giorno prima di Pasqua e un coniglietto cammina nel bosco. Il coniglietto cammina lentamente perché non vede niente: è cieco.
Dopo un po’ arriva in una fattoria e incontra una gallina. Ma lui non sa che cos’è una gallina.
Allora lei dice: «Sono un uccello bianco, ma non so volare. Depongo le uova. Anche le mie uova sono bianche.»
«Che cosa vuol dire bianco?» le chiede.
«Il bianco è un colore» risponde la gallina.
«Non conosco i colori. Com’è il bianco?»
La gallina riflette un attimo. «Pensa all’inverno e alla neve. La neve è fredda e silenziosa. Ecco, quello è il bianco.»
«Parlami degli altri colori» dice allora il coniglietto alla gallina. È molto curioso. E così la gallina inizia a raccontare.Il giallo è caldo come il sole sulla pelle.
Anche il rosso è caldo. Caldissimo! È il colore del fuoco.
Il verde è calmo e rilassante come la natura e l’erba.
L’azzurro è fresco come l’acqua.
Il marrone è il colore della terra, caldo e morbido.Quella notte il coniglietto non riesce a dormire. È un po’ triste.
«Vorrei tanto vedere i colori!» dice alla luna e alle stelle.
La mattina di Pasqua il coniglietto si sveglia con una sorpresa. Apre gli occhi e… vede la gallina davanti a lui! Vede il cielo, l’erba, la fattoria… È un miracolo!
È così felice che esplora subito tutta la fattoria. Vede le pecore bianche, i maialini rosa, le mucche con le macchie marroni, il prato verde, i fiori rossi, gialli e viola… Come sono belli i colori!Infine torna dalla gallina, vede le sue uova bianche e ha un’idea. Prende un pennello e dei colori e dipinge le uova.
La gallina è così felice del regalo che mostra le sue uova speciali a tutte le sue amiche. Anche loro vogliono avere le uova colorate! Allora il coniglietto dipinge le uova di tutte le galline della fattoria.
Poi il coniglietto decide di partire per un viaggio. Vuole vedere il mondo e i suoi colori. Ma ogni anno, a Pasqua, fa un regalo a tutte le galline e dipinge le loro uova, per non dimenticare il miracolo dei colori. FINELa nostra storia di Pasqua preferita adesso anche con video, esercizi e la traduzione completa in inglese e tedesco! La storia è scritta da Eleonora De Zordi e le bellissime illustrazioni sono di Giulia Cregut.
Disponibile anche come libro bilingue in diverse combinazioni linguistiche (italiano-inglese, italiano-tedesco e tedesco-inglese) edito da Bello Books.
Ecco i link dove trovi gli ESERCIZI gratuiti in pdf e tutte le informazioni:
🇮🇹🇩🇪 IT-DE: https://italiano-bello.com/de/geschichten/il-miracolo-dei-colori/
🇮🇹🇬🇧 IT-EN:https://italiano-bello.com/en/stories/il-miracolo-dei-colori/
© Italiano Bello
Fri, 07 Apr 2023 - 03min - 162 - La leggenda del panettone 🎄🇮🇹
Chi ha inventato il panettone?
Audio del libretto per la scuola primaria "La leggenda del panettone" scritto dalla maestra Raffaela Cucciniello ed edito da Bello Books.
Guarda la scheda del libro su bellobooks.de.
Sun, 13 Nov 2022 - 04min - 161 - Gianni Rodari: La torta in cielo 🇮🇹 Filastrocca in italiano (A2)
Io sono un sognatore,
ma non sogno solo per me:
sogno una torta in cielo
per darne un poco anche a te.Una torta di cioccolato
grande come una città,
che arrivi dallo spazio
a piccola velocità.Sembrerà dapprima una nuvola,
si fermerà su una piazza,
le daremo un’occhiatina
curiosa dalla terrazza…Ma quando scenderà
come una dolce cometa
ce ne sarà per tutti
da fare festa completa.Ognuno ne avrà una fetta
più una ciliegia candita,
e chi non dirà «buona!»,
certo dirà «squisita!»Poi si verrà a sapere
(e la cosa sarà più comica)
che qualcuno s’era provato
a buttare una bomba atomica,ma invece del solito fungo
l’esplosione ha provocato
(per ora nel mio sogno)
una torta di cioccolato.Sun, 23 Oct 2022 - 01min - 160 - 👻 🇮🇹 La voce nell'armadio (B1)
👻 🇮🇹 LA VOCE NELL'ARMADIO (B1)
Racconto per bambini in italiano scritto da Fulvia dell'Innocenti, tratto dal libro "Che paura anche se... 31 storie per 31 sere da brivido!" edito da Storybox Editore.
_
Daniele dormiva beatamente nel suo letto, abbracciato a Pippi, il peluche coniglietto che aveva da quando era piccolo. Ma qualcosa di strano arrivò a disturbare il suo sonno: una specie di lamento, come il miagolio di un gatto con il mal di pancia.
Daniele aprì gli occhi. La stanza era immersa nel buio. Un filo di luce lunare che filtrava dalle tapparelle proiettava ombre sinistre, e quel lamento continuava ad arrivare dall'armadio.
Di andare a controllare non se ne parlava proprio: Daniele era notoriamente un fifone, si spaventava per i tuoni, i cani grossi, i dottori e molto altro. Il cuore gli batteva a mille, una scarica elettrica gli attraversava le braccia.
«Mamma, papà, aiuto! C'è qualcuno nell'armadio!» gridò, senza neanche uscire dal suo letto.
Accorse la mamma, allarmata dalle grida, e accese la luce.
«Lì dentro c'è qualcuno!»
«Ma dove, nell'armadio? Impossibile.»
«Ti dico di sì, c'è qualcuno che piange.»
«Io non sento niente.»
«Controlla, ti prego.»
«E va bene. Ecco qua: i tuoi vestiti, i tuoi giochi, non c'è nient'altro. Avrai sognato, ora dormi.»
Eppure era certo di averlo sentito.....
La storia completa con le traduzioni in tedesco/inglese la trovi su italiano-bello.com, ecco i link:
🇮🇹🇩🇪 IT-DE La voce nell'armadio
🇮🇹🇬🇧 IT-EN La voce nell'armadio
Sun, 09 Oct 2022 - 06min - 159 - PINOCCHIO 🇮🇹 (A1/A2) cap. 1-3
C’era una volta…
«Un re!» pensano sicuramente i piccoli lettori. No, c’era una volta un pezzo di legno. Ma non legno di grande qualità; un pezzo di legno semplice, come quelli che si mettono nel camino...Dal libro "Pinocchio" per principianti (A1/A2) di Bello Books, con tanti esercizi. Leggi e ascolta la storia di Pinocchio! Qui trovi il libro: LIBRO DI PINOCCHIO
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🇩🇪 Lies die Geschichte von Pinocchio auf Italienisch! Das Buch ist für Anfänger geeignet und enthält viele Übungen. Verfügbar sowohl als Taschenbuch als auch als PDF: Zum Pinocchio-Buch
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🇬🇧 Read the story of Pinocchio in Italian! The book is suitable for beginners and contains many exercises. Available both in paperback and as a PDF: To the Pinocchio book
Thu, 15 Sep 2022 - 09min - 158 - 🇮🇹 Il lupo e i sette capretti (B1)
🇮🇹 IL LUPO E I SETTE CAPRETTI (B1)
Fiaba originale dei fratelli Grimm - passato remoto/imperfetto
C'era una volta una vecchia capra che aveva sette capretti e voleva loro bene come ogni mamma vuol bene ai suoi figli.
Un giorno voleva andare nel bosco a prendere da mangiare, allora chiamò i suoi sette capretti e disse loro: «Cari piccoli, io vado nel bosco, state ben attenti al lupo. Se entra vi mangia in un sol boccone, con pelo e tutto. Quel furfante si traveste spesso, ma lo riconoscerete subito dalla sua voce roca e dalle sue zampe nere.»
I capretti dissero: «Mammina cara, faremo attenzione, potete andare tranquilla!»
Allora la capra belò e si mise fiduciosa in cammino.Non passò molto tempo e qualcuno bussò alla porta dicendo: «Aprite cari piccini, la vostra mamma è tornata con un regalino per ognuno di voi!»
Ma dalla voce roca i capretti capirono che era il lupo.
«Non apriamo», dissero, «tu non sei la nostra mamma, lei ha una voce dolce e delicata, la tua invece è roca; tu sei il lupo.»Allora il lupo andò da un bottegaio e comprò un bel pezzo di gesso; se lo mangiò e così la sua voce si ammorbidì.
Poi tornò, bussò alla porta e disse: «Aprite cari piccini, la vostra mamma è tornata con un regalino per ognuno di voi!»
Ma il lupo aveva appoggiato la sua zampa nera alla finestra, i capretti la videro e dissero: «No, non apriamo. La nostra mamma non ha le zampe nere come le tue, tu sei il lupo!»
Allora il lupo andò da un fornaio e disse: «Mi sono fatto male ad una zampa, spalmaci sopra dell’impasto.»
E quando il fornaio gli ebbe spalmato la zampa con l’impasto, andò dal mugnaio e gli disse: «Spargimi della farina bianca sulla zampa.»
Il mugnaio pensò: il lupo vuole imbrogliare qualcuno, e si rifiutò; ma il lupo disse: «Se non lo fai, ti mangio!»
Allora il mugnaio ebbe paura e gli imbiancò la zampa. Sì, le persone sono fatte così. E così il furfante andò per la terza volta all'uscio, bussò e disse: «Aprite, piccini, la vostra cara mammina è tornata a casa con un regalino dal bosco per ognuno di voi!»
I capretti dissero: «Prima facci vedere la tua zampa, così sappiamo che sei proprio la nostra mammina.»Allora il lupo appoggiò la zampa alla finestra, e quando essi videro che era bianca, credettero che quello che diceva fosse tutto vero e aprirono la porta.
Ma fu il lupo ad entrare. I capretti si spaventarono e cercarono di nascondersi. Il primo capretto saltò sotto il tavolo, il secondo nel letto, il terzo dentro la stufa, il quarto in cucina, il quinto nell'armadio, il sesto sotto il catino per l'acqua e il settimo dentro la cassa dell'orologio a muro. Ma il lupo li trovò tutti e non fece complimenti: uno dopo l'altro se li divorò; solo il più piccolo, quello nella cassa dell'orologio, non lo trovò.
Quando il lupo fu ben sazio, trotterellò fuori, si sdraiò sotto un albero sul prato verde e cominciò a dormire.....
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🇮🇹🇩🇪 IT-DE Il lupo e i sette capretti
🇮🇹🇬🇧 IT-EN Il lupo e i sette capretti
Sun, 17 Jul 2022 - 07min - 157 - 🇮🇹 La filastrocca dei mesi
LA FILASTROCCA DEI MESI 🇮🇹
A gennaio c’è un bel pupazzo di neve da fare
A febbraio una scatola di cioccolatini da regalare
A marzo gli uccellini iniziano a cinguettare
Ad aprile arriva il coniglietto pasquale!
A maggio sbocciano i fiori profumati
A giugno i campi sono dorati
A luglio fa caldo e vado al mare
Ma anche ad agosto mi posso abbronzare!
A settembre le foglie cadono senza far rumore
Ad ottobre alla finestra c’è una zucca arancione
A novembre c’è odore di castagne e vino
A dicembre sotto l’albero c’è un regalino!-------------
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🇮🇹🇩🇪 IT-DE La filastrocca dei mesi
🇮🇹🇬🇧 IT-EN La filastrocca dei mesi
Sun, 19 Jun 2022 - 01min - 156 - #epilogo 🐰 Alla ricerca dei colori scomparsi (A2)
EPILOGO
Padroncinaaa, sveglia!
Tutte le mattine la stessa storia, pensa Kira girandosi dall’altra parte.
Ma poi si ricorda che quella mattina è una mattina speciale. È Pasqua! Si alza di scatto e abbaia anche lei. Sveglia! Sveglia!
Padroncina borbotta qualcosa e si alza, poi apre la porta e tutti escono in giardino. Kira inizia subito a cercare le uova. Chissà dove le ha nascoste Pasquale?
Quest’anno è molto facile trovare le uova, hanno un odore davvero particolare. Ecco, uno è qui nel vaso. L’uovo è arancione e profuma di carota. Ne trova un altro sotto la sedia. Giallo. Miele! Altre due uova sono nell’orto. Verdi: Pesto. Un uovo si trova tra le rose. Blu: Mirtilli. Ed eccone due rossi vicino alla cassetta della posta. Sugo di pomodoro.
I colori non sono belli come al solito, ma meglio di niente.
Ognuno di loro era andato a prendere un cibo che poteva colorare le uova e anche i due nuovi amici, che si chiamano Bruno e Scotty, li avevano aiutati. Kira e Cody avevano preso sugo e pesto dalla dispensa di Padroncina (ne conserva sempre un sacco!), Bruno e Scotty avevano portato mirtilli e miele, e Pasquale le carote. Alla fine erano riusciti a colorare tutte le uova in tempo.
E anche quest’anno la Pasqua è salva. Meno male!Buona Pasqua a tutti! 🐰
FINE
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🇮🇹🇩🇪 IT-DE Alla ricerca dei colori scomparsi
🇮🇹🇬🇧 IT-EN Alla ricerca dei colori scomparsi
Sat, 30 Apr 2022 - 02min - 155 - #5 🐰 Alla ricerca dei colori scomparsi (A2)
CAPITOLO 5
«Wow, che meraviglia!»
Come lo scoiattolo e l’orso, anche la radura è tutta colorata.
È una radura molto grande e tutti gli alberi sono colorati di mille colori, l’erba forma un bellissimo arcobaleno e il laghetto brilla di giallo, rosa e verde. Kira si gira felice verso Pasquale, ma… lui non è per niente felice, anzi. Si avvicina lentamente ad alcuni grandi secchi vuoti che si trovano in un angolo.
«Non c’è più niente da fare, la Pasqua è rovinata!» esclama triste.
«Che cos’ha?» chiede l’orso a Kira a bassa voce, indicando Pasquale, e lei gli spiega che cos’è successo.
«Poveretto, mi dispiace molto» dice alla fine. «Senza colori è davvero difficile dipingere le uova…»
Anche lo scoiattolo ha ascoltato la storia e osserva i colori sulle sue zampe. «Sono proprio colori di ottima qualità e molto resistenti, non ci sono dubbi.»
«A me spesso capita di sporcarmi mentre mangio, ma dopo un po’ il colore va via» dice l’orso.
«Anch’io mi sono sporcata con il cibo» dice Kira mostrando delle macchie rosse sulla sua zampa e sul suo petto.
«Padroncina ha preparato il sugo. Io ero molto curiosa e volevo provarlo, ma la bottiglia è caduta e mi sono sporcata tutta.»
«Padroncina non era per niente felice» aggiunge Cody.
«No, per niente» dice Kira guardandosi la zampa ancora rossa a causa del sugo.
E poi ha un’idea.
«Pasquale!» lo chiama agitata.
Lui la guarda con occhi tristi.
«Guarda! È sugo di pomodoro!» Gli dice mostrandogli la sua zampa e il suo petto.
«Sugo di…?» ripete lentamente, poi la sua faccia si illumina. «Sugo di pomodoro! Ma certo!»
Adesso Pasquale salta di qua e di là tutto agitato e parla tra sé e sé. «Certo, i colori non sono così accesi, ma almeno le uova non sono bianche… Anche l’odore sarà diverso, ma meglio di niente…»
Alla fine si ferma e li guarda tutti. «Ok, ho un piano.»
Dopo mezz’ora erano tutti pronti per salvare la Pasqua.🐰 CONTINUA 🐰
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🇮🇹🇩🇪 IT-DE Alla ricerca dei colori scomparsi
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Sat, 30 Apr 2022 - 03min - 154 - #4 🐰 Alla ricerca dei colori scomparsi (A2)
CAPITOLO 4
«Oh scusami, non ti avevo visto. Stai bene?» chiede l’orso preoccupato.
Kira lo guarda a bocca aperta.
Non è né un orso bruno, né un orso bianco. È un orso arcobaleno.
«S-Sì, grazie, tutto bene» risponde lei un po’ intimorita.
In quel momento arrivano anche Cody e Pasquale e Kira nota che insieme all’orso c’è un altro animale. È uno scoiattolo, anche lui tutto colorato.
Pasquale li fissa un attimo senza parole, poi esclama: «Quei colori! Da dove… come…?» Non sa bene che cosa chiedere.
«Ah! Lascia stare. Un vero disastro, ci siamo già lavati tre volte al fiume, ma non vanno più via» dice lo scoiattolo un po’ arrabbiato.
«A me piace essere colorato» dice l’orso.
Lo scoiattolo scuote la testa. «Ma non possiamo mica rimanere così per sempre. Siamo ridicoli!»
«Ma dove avete trovato quei colori?» chiede Pasquale agitato.
L’orso alza il braccio e indica in alto. «Sono caduti dal cielo.»
«Sì, due settimane fa, quando c’è stato quel forte vento.»
«Forte vento?»
«Sì certo, quel forte vento, un vera e propria bufera! Ha fatto molti disastri… Non vi ricordate?» chiede lo scoiattolo guardandoci perplesso.
«Non siamo di qui!» dice Cody.
«E sapete dove sono i colori adesso?» chiede Pasquale, ancora più agitato.
«Certo, sono tutti nella radura arcobaleno. Adesso si chiama così.»
«E dove si trova?»
«Qui vicino. Vi portiamo lì se volete»
«Sì sì, per favore!»
E così si mettono in cammino e poco dopo arrivano a una grande radura.🐰 CONTINUA 🐰
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Sat, 30 Apr 2022 - 02min - 153 - #3 🐰 Alla ricerca dei colori scomparsi (A2)
CAPITOLO 3
Kira e Cody corrono verso la fattoria del loro amico Leo e intanto Kira ripensa alle parole della coccinella: I colori per dipingere le uova di Pasqua sono scomparsi. Pasquale è molto preoccupato. Come farà Pasquale a dipingere le uova?
Dopo la passeggiata Padroncina era andata a lavorare e Kira e Cody erano subiti usciti. Padroncina non lo sa, ma Kira e Cody sanno aprire la porta di casa…Qualche anno fa, Cody aveva trovato uno dei tunnel segreti di Pasquale che lui aveva dimenticato di chiudere. Poi Pasquale aveva deciso di lasciarlo aperto, così Kira e Cody potevano andarlo a trovare quando volevano. Si trovava nel bosco dietro alla fattoria del loro amico Leo.
Kira e Cody arrivano alla fattoria e corrono subito nel bosco.
«Eccolo!» esclama Cody dopo un po’. Nascosto dietro un cespuglio c’è un piccolo tunnel, come un buco nella terra.
«Dai, andiamo!»
Cody salta subito dentro, seguito da Kira, che fa un po’ di fatica ad entrare…
Oh oh, forse sono ingrassata un po’, pensa Kira preoccupata. Ma per fortuna dopo pochi secondi si ritrova dall’altra parte del tunnel.
Pasquale è davanti alla sua casa e cammina avanti e indietro. Ha un’aria molto preoccupata. Quando li vede, esclama stupito: «Kira! Cody!»
«Pasquale! Abbiamo sentito quello che è successo…»
«Un vero disastro» dice lui.
«E ora come farai senza colori?»
«Non lo so! Le coccinelle non fanno in tempo a fabbricarne altri… Ho già provato a cercare i colori, ma non li trovo»
«Ti aiutiamo noi a cercarli» dice Kira decisa.
«Certo che ti aiutiamo! Portaci dove sono scomparsi» dice Cody.
Pasquale sembra di nuovo un po’ più ottimista, apre un tunnel e li porta nel bosco, dove c
è il magazzino.
«Accipicchia!» esclama Kira quando vede il magazzino.
«Ma che cos’è successo?» chiede Cody.
«Non lo so» risponde Pasquale. «L’ho trovato così ieri»
«Ma dove ci troviamo? Fa freddo qui» dice Cody.
«Siamo a nord, in montagna. Il freddo è utile per tenere freschi i colori» spiega Pasquale, poi li porta dentro.
Kira e Cody annusano in giro per cercare di capire se è stato un animale selvaggio - forse un orso?
Ma non ci sono odori particolari nel magazzino. L’odore dei colori però è molto forte.
«Usciamo e facciamo un giro nel bosco. Forse riusciamo a sentire l’odore dei colori scomparsi» dice Kira.
Così escono e iniziano a camminare. Cody e Kira annusano concentrati dappertutto, finché…
«Sento odore di colore! È proprio qui vicino» esclama felice e inizia a correre. Segue la pista, l’odore si fa sempre più vicino, è proprio qui, dietro questo alber…
«Ahi!»
È andata contro qualcosa. Come al solito.
Alza la testa e vede… un orso.
«Ahh aiuto! Aiuto» abbaia terrorizzata
Sopra di lei, gli occhi dell’orso la fissano.🐰 CONTINUA 🐰
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Sat, 30 Apr 2022 - 04min - 152 - #2 🐰 Alla ricerca dei colori scomparsi (A2)
CAPITOLO 2
Bau! Padroncinaaa, non sei ancora pronta? abbaia Cody impaziente.
Kira apre gli occhi irritata. Ogni mattina la stessa storia.
Cody è di nuovo davanti alla porta e abbaia.
«Un attimo Cody. Ancora cinque minuti» risponde Padroncina mentre beve il suo caffè, ancora in pigiama, come ogni mattina.
La mattina Cody è sempre impaziente di uscire. Kira non lo capisce. Lei vorrebbe continuare a dormire, è così presto! Scuote la testa e chiude gli occhi, cercando di dormire.
Dopo dieci minuti però Padroncina ha finito di fare colazione, va in bagno e si cambia. Poi prende collari e guinzagli. Cody è entusiasta, Kira invece non ha molta voglia di passeggiare. Preferirebbe stare a letto a dormire!
Escono e l’aria fredda sveglia Kira completamente. È quasi Pasqua, ma la mattina fa ancora un po’ freddo. Fanno la solita passeggiata al parco. Kira e Cody corrono liberi e giocano con altri cani. Oggi Padroncina ha portato la pallina. A Kira piace molto giocare con la palla! Padroncina la tira e Kira corre a prenderla, poi la riporta a Padroncina e lei la tira di nuovo.
A un certo punto Padroncina tira la pallina un po’ più lontano. Kira va a prenderla e nota una coccinella che cammina velocemente sulla sua pallina. Poi vede un’altra coccinella, proprio lì nell’erba. E poi un’altra e un’altra ancora. Ora che guarda bene, Kira nota che ci sono un sacco di coccinelle lì. Saranno centinaia!
Chissà cosa stanno facendo?
Kira si ferma a guardarle, ma poi sente la voce di Padroncina che la chiama. Sta per correre via, quando sente una frase:
«… il signor Pasquale è davvero preoccupato…»
«Pasquale? State parlando del coniglietto pasquale?» esclama lei, fermandosi.
La coccinella che ha detto quella frase la guarda un po’ impaurita.
«Cos’è successo? Raccontami tutto!»🐰 CONTINUA 🐰
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Sat, 30 Apr 2022 - 03min - 151 - #1 🐰 Alla ricerca dei colori scomparsi (A2)
CAPITOLO 1
«… E scusi ancora per il ritardo!»
«Nessun problema, non si preoccupi. Grazie ancora e arrivederci!»
Pasquale saluta la gallina, poi osserva le uova che ha appena ricevuto. Centinaia di uova bianche, piccole, medie e grandi, che aspettano solo di essere colorate.
La signora Gallina, che ogni anno porta le uova al coniglietto pasquale, quest’anno le ha portate in ritardo. Purtroppo tutte le galline della fattoria hanno avuto l’influenza, così per alcune settimane sono dovute rimanere a letto e non hanno potuto lavorare.
Per fortuna adesso sono guarite e Pasquale ha finalmente ricevuto le uova, due giorni prima di Pasqua.
Pasquale non è preoccupato: è molto veloce a colorare le uova e ce la farà in tempo. Ma non c’è tempo da perdere, deve iniziare subito! Prima di tutto deve andare a prendere i colori.
Chiude gli occhi, si concentra e apre un tunnel. Ci salta dentro e in pochi secondi si ritrova in mezzo a un grande bosco.
Alla fabbrica avevano preparato i colori già da alcune settimane. Per tenerli al fresco, li avevano portati in un magazzino speciale in un bosco del nord, in una zona bella fresca e all’ombra.
Pasquale aveva aiutato il signor Coccinella, il capo della fabbrica, e tutte le coccinelle operaie a portare i colori nel magazzino segreto e aveva segnato il percorso su un foglietto: prendere il sentiero che porta a monte Verde, camminare per circa 5 minuti fino alla grossa quercia sulla destra, lì lasciare il sentiero, camminare dieci minuti nel bosco fino a dei grandi cespugli di lampone. Il magazzino si trova lì dietro.
Pasquale inizia a camminare. Il bosco sembra un po’ diverso dall’altra volta: ci sono tanti rami sul sentiero e anche alcuni alberi sono caduti.
Vede la quercia, gira a destra e cammina ancora un po’. Vede i cespugli di lampone ed ecco il magazzino. Ma…
«Perbacco!» esclama Pasquale scioccato: Il tetto del magazzino non c’è più, alcune finestre sono rotte e pure la porta è scomparsa. Che disastro! Ma che cosa è successo?
Pasquale entra di corsa e non crede ai suoi occhi: nel magazzino ci sono solo pezzi di vetro e di legno.
I colori sono scomparsi.🐰 CONTINUA 🐰
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Sat, 30 Apr 2022 - 03min - 150 - 🇮🇹 CAPPUCCETTO ROSSO 🐺 👧 in italiano per principianti
🇮🇹 Impara l’italiano con la fiaba di Cappuccetto Rosso! 🇮🇹
Questo audio fa parte del materiale supplementare del libro "Cappuccetto Rosso: l'italiano con le fiabe" edito da Bello Books 📗 https://italiano-bello.com/de/shop/litaliano-con-le-fiabe-cappuccetto-rosso/
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🐺 Nonnina, che bocca grande che hai!
Chi non conosce la fiaba di Cappuccetto Rosso e il lupo cattivo?
Leggi la fiaba Cappuccetto Rosso in italiano! Imparare tanti nuovi vocaboli attraverso il ricco vocabolario illustrato, ripassa la grammatica con pratici schemi e fai tanti esercizi. Il racconto è facile da leggere ed è adatto a studenti principianti di ogni età che hanno iniziato da poco a imparare la lingua italiana. Oltre alla fiaba di Cappuccetto Rosso, nel libro i temi trattati sono:
- Vocabolario: i colori, le parti del corpo, malattie e dolori
- Schemi di grammatica: gli articoli determinativi e indeterminativi, i sostantivi, gli aggettivi, il presente dei verbi regolari e irregolari, i verbi modali–> SCOPRI DI PIÙ: https://italiano-bello.com/de/geschichten/rotkaeppchen-auf-italienisch/
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🇮🇹 L‘italiano con le fiabe è una serie di letture graduate che permette allo studente di leggere in italiano le fiabe più amate. I racconti sono semplici e piacevoli da leggere e sono accompagnati da un ricco vocabolario illustrato, tanti esercizi e pratici schemi di grammatica. Video, audio e altri materiali supplementari sono disponibili gratuitamente sul sito https://italiano-bello.com/ e sui nostri canali social.
Fri, 25 Mar 2022 - 06min - 149 - 🇮🇹 Giacometti e il cane (A2/B1)
Il primo caso per il professore Giacometti!
Dal libro: Il professore Giacometti indaga a Roccabella, di Roberta Gregorio.
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GIACOMETTI E IL CANE
È una giornata meravigliosa e calda. Oggi il Professore Giacometti si è alzato presto per annaffiare le verdure che crescono nell'orto dietro casa. Pomodori, zucchine, melanzane, cetrioli e peperoni. Anche quando non deve annaffiare le verdure si alza presto, all'alba. La verità è che non dorme bene. Troppi pensieri …
Da quando è in pensione e non va più a scuola per insegnare italiano, la sua testa si riempie di tante domande. Perciò si dedica al giardinaggio, ma gli piace anche cucinare. E si vede. Il Professore Giacometti ha una grossa pancia, e dice sempre che dimagrire è impossibile. Ama il buon cibo con un bicchiere di vino rosso. Il suo vino preferito è il Barolo, con il suo gusto pieno e robusto, e il suo piatto preferito è la pasta al sugo, fatto con i pomodori del suo orto che lui raccoglie ad agosto. Poi ne fa delle conserve per avere sugo tutto l'anno.
Giacometti ha l'acquolina in bocca quando pensa alla pasta al sugo. Fa molto caldo e suda. Allora si alza il cappello dalla testa e si asciuga il sudore dalla fronte. Dall'orto di Giacometti si vede la strada che porta al paese Roccabella. La strada è stretta e tortuosa, come tutte le strade a Roccabella. Il paese è piccolo e si trova nell'entroterra campano su una collina molto bella. Roccabella non ha molti abitanti e Giacometti li conosce tutti. Perciò Giacometti si meraviglia quando vede un grandissimo cane nero sulla strada, e si chiede di chi sia, ma continua ad annaffiare.
Un'ora dopo, quando Giacometti ha finito di fare giardinaggio, lascia l'orto e va a casa. Davanti alla sua porta d'ingresso, però, c'è il cane nero che dorme al sole. Il pelo è lucido e lungo.
«Buongiorno!», dice Giacometti, «Cosa ci fai tu qui?», chiede, ma poi pensa che dal cane non avrà risposta. Giacometti gli accarezza la testa e il cane apre gli occhi. Ha un collare blu. Giacometti cerca una medaglietta, ma non ne trova. Entra in casa per prendere una ciotola con dell'acqua fresca. Il cane lo aspetta fuori e appena vede l'acqua inizia a bere. Il rumore che fa il cane è divertente. Slurp-slurp.
.........
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Scopri la storia completa sul nostro sito Italiano Bello, ecco il link: https://italiano-bello.com/de/geschichten/giacometti-e-il-cane-a2-b1/
Wed, 12 Jan 2022 - 12min - 148 - 🇮🇹 La vera storia della Befana (A2)
LA VERA STORIA DELLA BEFANA 🇮🇹
Storia in italiano per studenti (A2)
C’era una volta una vecchina che viveva in una casetta ai margini di un villaggio. Raramente vedeva altre persone: nessuno andava fino alla sua casetta isolata, soprattutto in inverno, quando faceva freddo e c’era molto vento.
Una sera, una fredda sera di gennaio, qualcuno ha bussato alla sua porta. Naturalmente si è spaventata: chi poteva essere? Quando ha aperto… che sorpresa! Davanti a lei c’erano tre uomini vestiti riccamente a cavallo di grandi cammelli. I tre viandanti – sì, proprio loro, i Re Magi! – le hanno raccontato che stavano andando a portare i loro doni al Bambino Gesù, il nuovo Re e Salvatore del mondo, ma non vedevano più la stella cometa che li aveva guidati fin lì.
La vecchina però non aveva visto nessuna stella e non sapeva niente del Bambino Gesù. – Vuole venire con noi a portare un dono al nuovo Re? – le hanno chiesto prima di rimettersi in viaggio. La vecchina ci ha pensato su, ma… sicuramente era un viaggio molto lungo, e faceva davvero freddo. E poi aveva il pane e i biscotti nel forno! Così ha rifiutato e li ha salutati.
Ma più ci pensava e più si pentiva di non essere andata con loro. Così, quando i biscotti erano pronti, li ha messi in un grande sacco insieme alle sue cose. Siccome il sacco era troppo pesante da portare sulle spalle, lo ha legato ad una scopa e poi ha iniziato a cercare i Magi, ma non è riuscita a trovarli. Perciò ha bussato alla porta di ogni casa e ha lasciato un po’ di biscotti per ogni bambino, nella speranza che uno di loro fosse1 Gesù, senza arrendersi mai.
E così da allora, ogni anno, la sera dell’Epifania la vecchina, che si chiama Befana, si mette alla ricerca di Gesù e si ferma in ogni casa dove c’è un bambino per lasciare dei dolci in regalo.
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🇮🇹🇩🇪 IT-DE Die wahre Geschichte der Befana
🇮🇹🇬🇧 IT-EN The true story of the BefanaWed, 05 Jan 2022 - 02min - 147 - Gianni Rodari: L'anno nuovo 🇮🇹 Filastrocca in italiano (A2/B1)
GIANNI RODARI: L'ANNO NUOVO 🇮🇹
Filastrocca in italiano.
Indovinami, indovino,
tu che leggi nel destino:
l’anno nuovo come sarà?
Bello, brutto o metà e metà?Trovo stampato nei miei libroni
che avrà di certo quattro stagioni,
dodici mesi, ciascuno al suo posto,
un Carnevale e un Ferragosto,
e il giorno dopo il lunedì
sarà sempre un martedì.Di più per ora scritto non trovo
nel destino dell’anno nuovo:
per il resto anche quest’anno
sarà come gli uomini lo faranno.________________
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Sat, 01 Jan 2022 - 00min - 146 - 🎄 24 dicembre - Il regalo 🎄
🎄 24 dicembre - IL REGALO 🎄
IL CENONE DELLA VIGILIA
Alcune famiglie amano fare il cenone della vigilia, altre preferiscono il pranzo di Natale. Il menu tradizionale del cenone è a base di pesce. Ecco un esempio di menu: come antipasto un cocktail di gamberi, come primo un piatto di tagliatelle al salmone, come secondo baccalà al pomodoro e infine frutta, panettone e pandoro. Buon appetito!
BABBO NATALE ARRIVA DI NOTTE
Mentre i bambini dormono, Babbo Natale scende dal camino e lascia i regali sotto l’albero. Per lui e le sue renne i bambini hanno lasciato dei biscotti e un bicchiere di latte. Ecco perché ha una pancia così grande, mangia sempre biscotti! La mattina del 25 dicembre i bambini si svegliano e aprono i regali. Per i bambini è un’emozione unica!
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Fri, 24 Dec 2021 - 02min - 145 - 🎄 23 dicembre - Il camino 🎄
🎄 23 dicembre - IL CAMINO 🎄
Oggi impariamo alcuni VOCABOLI e poi guardiamo la pubblicità del pandoro Bauli con la canzone natalizia italiana "A Natale puoi" 🎄
ESERCIZI extra sulla pubblicità/canzone.
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Wed, 22 Dec 2021 - 01min - 144 - ⛄ 22 dicembre - Il pupazzo di neve ⛄
⛄ 22 dicembre - IL PUPAZZO DI NEVE ⛄
Guarda il VIDEO
È inverno e una bambina di nome Lily fa un bel pupazzo di neve nel suo giardino. Mette una bella carota arancione per il naso, due bottoni per gli occhi e due rametti per le braccia. Magicamente, il pupazzo prende vita: si muove e inizia a giocare con la bambina. Di sera, quando la luce della casa illumina il giardino e la staccionata di legno, il pupazzo di neve crea delle ombre con le sue mani e racconta storie avvincenti. A Lily piacciono moltissimo le storie del pupazzo di neve. Poi arriva la primavera e il pupazzo inizia a sciogliersi. Ma Lily ha un’idea: va nel garage e mette il pupazzo di neve nel vecchio frigorifero! Così, anno dopo anno, in inverno Lily tira fuori il suo amico dal frigorifero e giocano insieme. La sera Lily si siede in giardino e guarda le storie che il pupazzo di neve crea con le ombre delle sue mani. Gli anni passano, Lily diventa una donna e non ha più tempo per giocare con il suo amico. Lui è sempre nel frigorifero e la aspetta, ma lei si è dimenticata di lui. Ma una sera, in ufficio, una lampada cade vicino alla sua pallina di vetro con la neve e sul muro appare l’ombra di un pupazzo di neve. All’improvviso Lily si ricorda del suo amico e corre a casa. Apre la porta del vecchio frigorifero e lui è ancora lì: un po’ ghiacciato, ma felicissimo di rivederla. Vanno in giardino e lui racconta una nuova storia con le ombre delle sue mani, ma questa volta insieme a loro c’è qualcun altro: la figlia di Lily.
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Tue, 21 Dec 2021 - 02min - 143 - 🎄 21 dicembre - La stella di Natale 🎄
LA LEGGENDA DELLA STELLA DI NATALE
Una bambina povera viveva in una piccola città messicana. La bambina credeva in Dio e amava il Natale. Ma la notte di Natale era molto triste e piangeva, perché la sua famiglia non aveva soldi e lei non aveva niente da donare a Gesù Bambino.
Ma all’improvviso è apparso un angelo e le ha detto: «Non piangere, non essere triste! Raccogli le piante che trovi ai lati della strada e portale a Gesù. Gesù è contento di qualsiasi dono, anche il più semplice.»
La bambina era un po’ confusa: erano solo delle erbacce! Ma aveva fede, così ha raccolto le piante e ha realizzato un bel bouquet. Poi l’ha portato in chiesa e l’ha appoggiato vicino al presepio. Immediatamente le erbacce si sono trasformate in grandi e meravigliosi fiori rossi. Un miracolo!Hanno pensato meravigliati tutti i presenti.
Da quel momento i messicani chiamano queste piantei fiori della Santa notte e in tutto il mondo sono diventati simboli del Natale.
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Mon, 20 Dec 2021 - 02min - 142 - ⭐ 20 dicembre - La stella cometa ⭐
⭐ 20 dicembre - La stella cometa ⭐
LA STORIA DEI TRE RE MAGI
Una notte tre Magi, saggi astrologi di nome Gaspare, Baldassarre e Melchiorre, vedono in cielo una nuova stella, molto grande e luminosa. È la stella cometa. Loro sanno cosa vuol dire: è nato un nuovo re.
Così si mettono in viaggio per portargli dei ricchi doni. Ma vicino a Gerusalemme non vedono più la stella, allora chiedono informazioni al re Erode. Erode non sa niente di questo nuovo re e la notizia non gli piace per niente, perché lui vuole essere l’unico sovrano.
Però dice ai Magi: «Avvisatemi quando lo trovate, perché anch’io voglio portargli dei doni!»
La stella riappare e i Magi arrivano a Betlemme, dove la stella illumina una grotta. Dentro c’è Gesù Bambino. I Magi capiscono subito, nonostante il luogo semplice e povero, che quel bambino è il Re dei Re. Gli donano oro, incenso e mirra, simboli di regalità, divinità ed eternità.
Quella notte i Magi sognano un angelo che gli dice di non tornare da Erode durante il viaggio di ritorno, perché lui non vuole portare dei doni al Bambino, ma vuole ucciderlo per essere l’unico re. Così i Magi tornano a casa facendo una via diversa.
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Sun, 19 Dec 2021 - 02min - 141 - 🎄 19 dicembre - Il vin brulé 🎄
🎄 19 dicembre - Il vin brulé 🎄
Vocaboli:
l'arancia
le stecche di cannella
le bacche di ginepro
l'anice stellato
i chiodi di garofanoIngredienti:
100 g di zucchero, 2 stecche di cannella, 5 bacche di ginepro, 8 chiodi di garofano, un anice stellato, un pizzico di noce moscata, la scorza di un limone e di un’arancia, un litro di vino rosso corposo.- Per preparare il vin brulé per 4 persone, prendete una pentola d’acciaio e mettete dentro tutti gli ingredienti. Mettete la pentola sul fuoco e fate bollire. Mescolate e lasciate cuocere a fuoco dolce per 5 minuti. Lo zucchero deve sciogliersi1 completamente. Avvicinate2 una fiamma al vino e date fuoco, ma attenzione a non scottarvi3! La fiamma si deve spegnere da sola. Filtrate il vostro vin brulé attraverso un colino4 e servite.
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Sat, 18 Dec 2021 - 02min - 140 - 🎄 18 dicembre - I mercatini di Natale 🎄
🎄 18 dicembre - I mercatini di Natale 🎄
In Trentino-Alto Adige, la regione che confina con l’Austria, ci sono i mercatini di Natale più belli d’Italia! Questo è quindi il momento perfetto per visitare questa regione.
Bolzano è il capoluogo dell’Alto Adige ed è il simbolo dei mercatini di Natale in Italia. In questa città le lingue ufficiali sono l’italiano e il tedesco. I mercatini si trovano in Piazza Walther, che ogni anno si trasforma in un luogo magico con casette di legno e luci e dove si respira un gradevole profumo di cannella. Qui puoi passeggiare tra le meravigliose bancarelle e assaggiare piatti tipici come le frittelle di mele e lo strudel e bere un buon vin brulé.
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Fri, 17 Dec 2021 - 01min - 139 - 🎄 17 dicembre - L'agrifoglio e l'uccellino 🎄
🎄 17 dicembre - L'agrifoglio e l'uccellino 🎄
L’inverno sta per arrivare, il vento è freddo e gli alberi hanno perso quasi tutte le loro foglie. Nel bosco, tutti gli uccelli partono per luoghi più caldi. Rimane solamente un uccellino, troppo giovane e debole per fare un viaggio così lungo.
Arriva dicembre e nevica. L’uccellino ha freddo e fame. Il suo nido non è abbastanza caldo e non riesce a trovare da mangiare.
Un giorno, mentre sta cercando qualcosa da mangiare, arriva a una casetta. Intorno alla casetta ci sono molti alberi e piante. Tutti sono senza foglie, tranne uno. Questa pianta ha le foglie verdi ed è piena di bacche rosse.
«Ti prego» dice l’uccellino, «non perdere le tue foglie e le tue bacche, altrimenti muoio di fame e di freddo.»
L’agrifoglio sente la preghiera dell’uccellino e si rivolge al vento invernale. Il vento invernale risponde: «Non preoccuparti, ti prometto che non perderai mai le tue foglie e potrai essere un riparo4 per questo uccellino fino a primavera.»
E così da quel giorno l’agrifoglio non perde mai le sue foglie verdi e le sue bacche rosse e aiuta i piccoli uccellini a trovare cibo e riparo anche in inverno.
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Fri, 17 Dec 2021 - 02min - 138 - 🎄 16 dicembre - La leggenda del vischio 🎄
🎄 16 dicembre - LA LEGGENDA DEL VISCHIO 🎄
Freya, la dea dell’amore, aveva due figli, Balder, buono e generoso, e Loki, cattivo e invidioso. Loki voleva uccidere il fratello e quando Freya lo ha saputo, ha chiesto a tutti gli animali e a tutte le piante di proteggere Balder. Purtroppo si è dimenticata di chiederlo alla pianta del vischio, così Loki ha utilizzato proprio questa pianta per creare la freccia con cui ha ucciso suo fratello.
La dea Freya, vedendo il figlio morto, ha iniziato a piangere disperatamente e le sue lacrime, come per magia, si sono trasformate in bacche bianche. Quando hanno toccato il corpo di Balder, lui è tornato in vita. Per la grande felicità, la dea Freya ha baciato tutte le persone che sono passate sotto il vischio.
Così è nata la tradizione di baciarsi sotto il vischio a Natale: è simbolo di amore eterno!
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Wed, 15 Dec 2021 - 01min - 137 - 🎄 15 dicembre - Il pandoro 🎄
🎄 15 dicembre - Il pandoro 🎄
Anche il pandoro è un dolce che ha origine nel Nord Italia, a Verona. A differenza del panettone è a forma di stella e tipicamente non ha né l’uva passa né la frutta candita. Il panettone e il pandoro sono dolci molto simili, ma qual è il più buono? È una vera sfida.
Ogni anno a Natale l’Italia si divide in due: team panettone e team pandoro!
Un altro dolce italiano tipico di Natale è il TORRONE, a base di uova, miele, zucchero e mandorle. Il torrone può essere duro o morbido e ne esistono diverse varietà regionali: particolarmente famosi sono il torrone di Cremona, di Benevento, siciliano e sardo.
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Tue, 14 Dec 2021 - 01min - 136 - 🎄 14 dicembre - La leggenda del panettone 🎄
🎄 14 dicembre - Il panettone 🎄
LA LEGGENDA DEL PANETTONE
È la notte di Natale del 1495 e alla corte di Ludovico il Moro, a Milano, succede una tragedia: il cuoco dimentica il dolce natalizio nel forno! Il dolce è completamente bruciato e non ci sono gli ingredienti per farne un altro… Che cosa può fare?
Il suo aiutante, lo sguattero Toni, guarda nella credenza: sono rimasti solo farina, uova, burro, zucchero e un po’ di uva passa. Allora prende tutti gli ingredienti, forma un bell’impasto e poi lo mette nel forno. Tutti gli invitati sono davvero entusiasti del nuovo dolce!
E così nasce il pan del Toni, diventato poi il panettone.
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Mon, 13 Dec 2021 - 01min - 135 - 🎅 13 dicembre - Santa Lucia 🎅
🎅 13 dicembre - Santa Lucia 🎅
Santa Lucia, la santa della luce, è una martire cristiana del III secolo. Secondo la leggenda, portava cibo e aiuti ai cristiani che si nascondevano dai soldati dell’impero romano. Usava una corona di candele per illuminare la sua strada e avere le mani libere per portare più cibo possibile.
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SANTA LUCIA IN SICILIA
In Italia si festeggia Santa Lucia soprattutto in Sicilia, a Siracusa, il paese d’origine della santa. Qui viene organizzata una grande processione con una statua d’argento di Santa Lucia, in cui si trovano le sue reliquie.
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SANTA LUCIA NEL NORD ITALIA
Anche in alcune province del Nord Italia si festeggia Santa Lucia. I bambini le scrivono una letterina, come a Babbo Natale, e nella notte tra il 12 e il 13 dicembre lei arriva con il suo asinello e porta dei piccoli regali.
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Santa Lucia bella
per i bimbi sei una stella
porta dolci e doni
a tutti i bimbi buoni
ma i regali più belli
portali ai poverelli_________________
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Sun, 12 Dec 2021 - 02min - 134 - 🦌 Rudolph, la renna dal naso rosso 🦌(A2/B1)
🦌 RUDOLPH, LA RENNA DAL NASO ROSSO 🦌
Storia di Natale per A2/B1
In un paese lontano lontano nel freddo Nord, dove la neve è più bianca e le notti più lunghe, c’è un piccolo villaggio di renne. Alcune di queste aiutano Babbo Natale a distribuire i doni in tutte le case. Amano giocare con la neve, correre, saltare. Lassù, insieme ai suoi genitori, vive il piccolo Rudolph.
Tutte le renne hanno un nasino marroncino e lucido, Rudolph è diverso: il suo naso è grande e rosso, brilla di giorno, è luminoso di notte! Ogni volta che Rudolph si sente in imbarazzo diventa ancora più rosso!
Rudolph è una renna molto buona e il suo sogno più grande è trainare la slitta di Babbo Natale, per rendere felici tutti i bambini, ma con il suo grosso naso rosso ha paura di non essere adatto.
Il povero Rudolph a volte cerca di nascondere il suo naso, coprendolo di fango, ma dopo poco il fango si sgretola, e viene scoperto. Le altre renne lo prendono sempre in giro: «Il naso di Rudolph è proprio uno spettacolo! Sembra una lampadina! Rosso come una rapa!»
Così Rudolph non gioca mai con loro, si nasconde, resta sempre da solo e spesso piange. È felice solo nella sua casetta, in compagnia di mamma e papà, che lo incoraggiano e lo aiutano. Grazie a loro Rudolph spera sempre che le cose vadano meglio.
La sera della Vigilia, nel villaggio di renne scende una grigia e pesante nebbia. Rudolph la osserva stupito, è così fitta che si riesce a vedere solo il suo naso luminoso! Nel Polo Nord, anche Babbo Natale sembra molto preoccupato per il brutto tempo. Non ci sono né stelle né luna a guidare la sua slitta nel buio.
Sarà difficile passare attraverso la nebbia, pensa Babbo Natale, dobbiamo volare piano e basso per non perderci.
Così chiama a sé le sue otto renne preferite: Fulmine, Ballerina, Donnola e Freccia, Cometa, Cupido, Saltarello e Donato!
«Guardate la nebbia, è molto fitta, dobbiamo stare attenti questa notte! Venite presto, o non faremo in tempo a consegnare i regali!»
Le renne subito si preparano davanti alla slitta, Babbo Natale carica gli ultimi regali e in pochi minuti la slitta si alza in volo. Babbo Natale e le renne cercano di seguire le poche luci che vedono, ma rischiano di perdersi ogni passo sempre di più.
La sera della Vigilia, nel villaggio di renne scende una grigia e pesante nebbia. Rudolph la osserva stupito, è così fitta che si riesce a vedere solo il suo naso luminoso! Nel Polo Nord, anche Babbo Natale sembra molto preoccupato per il brutto tempo. Non ci sono né stelle né luna a guidare la sua slitta nel buio.
Sarà difficile passare attraverso la nebbia, pensa Babbo Natale, dobbiamo volare piano e basso per non perderci.
Così chiama a sé le sue otto renne preferite: Fulmine, Ballerina, Donnola e Freccia, Cometa, Cupido, Saltarello e Donato!
«Guardate la nebbia, è molto fitta, dobbiamo stare attenti questa notte! Venite presto, o non faremo in tempo a consegnare i regali!»
Le renne subito si preparano davanti alla slitta, Babbo Natale carica gli ultimi regali e in pochi minuti la slitta si alza in volo. Babbo Natale e le renne cercano di seguire le poche luci che vedono, ma rischiano di perdersi ogni passo sempre di più.
Quella sera Rudolph è da solo nella sua cameretta e si prepara a ricevere il suo regalo di Natale, mettendo un calzino ai piedi del suo letto. Si mette sotto le coperte sperando di vedere un giorno il suo sogno avverarsi.
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Scopri la storia con i video e la traduzione! Ecco i link:
🇮🇹🇩🇪 https://italiano-bello.com/de/geschichten/geschichte-von-rudolph-auf-italienisch/
🇮🇹🇬🇧 https://italiano-bello.com/en/geschichten/la-storia-di-rudolph/
Storia e video di Coccole Sonore
Sun, 12 Dec 2021 - 06min - 133 - 🎅 12 dicembre - La renna 🎅
🎅 12 dicembre - La renna 🎅
LA RENNA RUDOLPH
In un paese lontano lontano, nel freddo Nord, dove la neve è più bianca e le notti più lunghe, c’è un piccolo villaggio di renne. Alcune di queste renne aiutano Babbo Natale a portare i regali a tutti i bambini. Qui vive anche il piccolo Rudolph, che è una renna molto particolare: tutte le renne hanno il naso marrone, invece Rudolph ha il naso rosso e luminoso! Il suo naso così luminoso può essere molto utile, per esempio se la notte di Natale c’è una nebbia molto fitta…
LEGGI TUTTA LA STORIA! La trovi su Italiano Bello
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Sat, 11 Dec 2021 - 02min - 132 - 🎅 11 dicembre - La letterina 🎅
🎅 11 dicembre - La letterina 🎅
Caro Babbo Natale, tutti i giorni aiuto la mamma a fare le pulizie e a mettere in ordine la casa. Qualche volta faccio la birichina, ma prometto di essere più ubbidiente. Per Natale ti chiedo di far felici tutti i bambini poveri e di portare a loro tanto cibo e a me la fata con i trucchi. Grazie. Delia Scritta da una bambina di una scuola elementare
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Sat, 11 Dec 2021 - 01min - 131 - Giovanni Pascoli: La Befana 🎄Poesia di Natale in italiano (B1/B2)
GIOVANNI PASCOLI: LA BEFANA 🎄
Poesia di Natale in italiano (B1/B2)
.
Viene viene la Befana
vien dai monti a notte fonda.
Come è stanca! La circonda
neve, gelo e tramontana.
Viene viene la Befana.Ha le mani al petto in croce,
e la neve è il suo mantello
ed il gelo il suo pannello
ed il vento la sua voce.
Ha le mani al petto in croce.E s’accosta piano piano
alla villa, al casolare,
a guardare, ad ascoltare
or più presso, or più lontano.
Piano, piano, piano, piano.Chi c’è dentro questa villa?
Uno stropiccìo leggero.
Tutto è cheto, tutto è nero.
Un lumino passa e brilla.
Chi c’è dentro questa villa?Guarda e guarda… Tre lettini
con tre bimbi a nanna, buoni.
guarda e guarda… Ai capitoni
c’è tre calze lunghe e fini.
Oh! Tre calze e tre lettini…Il lumino brilla e scende,
e ne scricchiolano le scale;
il lumino brilla e sale,
e ne palpitano le tende.
Chi mai sale? Chi mai scende?Co’ suoi doni mamma è scesa,
sale con il suo sorriso.
Il lumino le arde in viso
come lampada di chiesa.
Co’ suoi doni mamma è scesa.La Befana alla finestra
sente e vede, e s’allontana.
Passa con la tramontana,
passa per la via maestra:
trema ogni uscio, ogni finestra.E che c’è nel casolare?
Un sospiro lungo e fioco.
Qualche lucciola di fuoco
brilla ancor nel focolare.
Ma che c’è nel casolare?Guarda e guarda… Tre strapunti
con tre bimbi a nanna, buoni.
Tra la cenere e i carboni
c’è tre zoccoli consunti.
Oh! tre scarpe e tre strapunti…E la mamma veglia e fila
sospirando e singhiozzando,
e rimira a quando a quando
oh! quei tre zoccoli in fila…
Veglia e piange, piange e fila.La Befana vede e sente;
fugge al monte, ch’è l’aurora.
Quella mamma piange ancora
su quei bimbi senza niente.
La Befana vede e sente.La Befana va sul monte.
Ciò che vede e ciò che vide:
c’è chi piange e c’è chi ride;
essa ha nuvoli alla fronte,
mentre sta sul bianco monte.________________
Scopri la TRADUZIONE e tante storie di Natale su italiano-bello.com
Fri, 10 Dec 2021 - 03min - 130 - 🎅 10 dicembre - Babbo Natale 🎅
🎅 10 dicembre - Babbo Natale 🎅
La carta d'identità di Babbo Natale!
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Fri, 10 Dec 2021 - 01min - 129 - 🎄 9 dicembre - I biscotti 🎄
🎄 9 dicembre - I biscotti 🎄
Impariamo i vocaboli dei biscotti e poi... prepariamoli insieme!
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Fri, 10 Dec 2021 - 00min - 128 - 🎄 8 dicembre - L'Immacolata 🎄
🎄 8 dicembre - L'Immacolata 🎄
L’8 dicembre è il giorno dell’Immacolata Concezione (oppure: la Madonna), un giorno festivo. Si festeggia Maria, che è nata senza peccato, quindi immacolata.
L'8 DICEMBRE A ROMA
A Roma c’è una bella tradizione: la colonna dell’Immacolata di piazza Mignanelli, accanto a piazza di Spagna, riceve tanti bellissimi fiori! I primi a donare i fiori alla Madonna sono i vigili del fuoco. Con un’autoscala raggiungono la statua, che si trova in cima a una colonna alta più di 11 metri, e appoggiano una ghirlanda di fiori sul suo braccio. Dopo i vigili del fuoco, anche il Papa rende omaggio alla statua della Vergine Maria.
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Wed, 08 Dec 2021 - 01min - 127 - 🎄 7 dicembre - La campana 🎄
🎄 7 dicembre - La campana 🎄
Capri è una delle isole più belle del mondo. La famosa campanella di Capri, o campanella di San Michele, è un portafortuna che si regala a persone speciali. È un ottimo regalo di Natale! Ma perché porta fortuna? Ecco la leggenda:
LA LEGGENDA DELLA CAMPANELLA DI CAPRI
Sull’isola di Capri viveva un pastorello molto povero, senza padre, che non possedeva niente, a parte una pecorella. Ma una sera, mentre il sole tramontava e lui raccoglieva dei fiori, la sua pecorella è scomparsa. Disperato, l’ha chiamata a lungo e dopo un po’ ha sentito il suono di una campanella. Allora è corso verso quel suono, ma non si è accorto che stava andando verso un burrone… Per fortuna, una luce è apparsa all’improvviso e il bambino si è fermato. Dalla luce è apparso San Michele su un cavallo bianco. «Bimbo mio» ha detto il Santo, «prendi questa campanella e segui sempre il suo suono, perché ti salverà da ogni pericolo e realizzerà ogni tuo desiderio.»
Il bambino ha ringraziato il Santo per il dono e poi ha ritrovato la sua pecorella. È tornato a casa e ha deciso di regalare la campanella a sua madre. Da quel giorno lui e la sua mamma hanno avuto una vita felice._________________
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Mon, 06 Dec 2021 - 02min - 126 - 🎅 6 dicembre - San Nicola 🎅
🎅 6 dicembre - San Nicola 🎅
San Nicola è il protettore dei bambini. È stato proprio lui a dare origine alla figura di Babbo Natale!
A BARI
San Nicola è il patrono della città di Bari. Per questo il 6 dicembre a Bari ci sono grandi celebrazioni con processioni per il santo, si accende l’albero di Natale e si ammirano i fuochi d’artificio.
SAN NICOLA E I KRAMPUS
La tradizione di San Nicola che arriva nella notte tra il 5 e il 6 dicembre è diffusa solo in alcune zone d’Italia, in particolare in Friuli e in Alto Adige. San Nicola cammina per le vie della città e porta i doni ai bambini. Ma il santo è accompagnato dai Krampus, creature malvagie che portano via i bambini cattivi…
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Mon, 06 Dec 2021 - 01min - 125 - 🎄 5 dicembre - Il presepio / presepe 🎄
🎄 5 dicembre - Il presepio / il presepe 🎄
In Italia i presepi non sono solo una tradizione, ma sono una vera e propria arte! I presepi possono essere grandi o piccoli, tradizionali o moderni, semplici o molto creativi. Possono rappresentare solo la natività, oppure anche tutto il mondo esterno, con case, taverne e tanti altri personaggi. I presepi si trovano nelle case, nelle chiese, sulle piazze e per le strade. Famosissimi e bellissimi sono i presepi napoletani. A Napoli c’è addirittura una via dei presepi, la famosa via San Gregorio Armeno, dove si possono ammirare meravigliosi presepi artigianali.
Gesù Bambino si mette nel presepio la notte di Natale, non prima! I Re Magi invece si mettono il 6 gennaio, all’Epifania.
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Mon, 06 Dec 2021 - 02min - 124 - 🎄 4 dicembre - L'albero di Natale 🎄
🎄 4 dicembre - L'albero di Natale 🎄
Tradizionalmente gli italiani fanno l’albero di Natale e addobbano la casa l’8 dicembre, il giorno dell’Immacolata, e tolgono tutto il 6 gennaio, il giorno dell’Epifania.
L'ALBERO DI NATALE DI GUBBIO
Nel paesino di Gubbio, in Umbria, c’è un grandissimo albero di Natale di luci. Si trova sul Monte Ingino, è alto 750 metri e ha 950 luci in totale. L’hanno realizzato per la prima volta nel 1981 ed è l’albero di Natale non naturale più grande del mondo!
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Mon, 06 Dec 2021 - 02min - 123 - 🎄 3 dicembre - Le palline di Natale 🎄
🎄 3 dicembre - Le palline di Natale 🎄
Impariamo un po' di vocabolario!
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Mon, 06 Dec 2021 - 02min - 122 - 🎄 2 dicembre - L'abete 🎄
VERO O NON VERO? QUESTO È IL DILEMMA!
In Italia più della metà delle persone compra l’abete sintetico, non vero.
Molti lo preferiscono per motivi ecologici ed economici: non si abbatte nessun albero e si può riutilizzare per molti anni. In realtà, non tutti sono consapevoli che gli abeti veri sono più ecologici di quelli sintetici.
Gli abeti veri hanno bisogno di cure. Molte persone fanno l’albero di Natale già all’inizio di dicembre e, per gli abeti, un mese in casa è tanto; non amano il caldo e per questo perdono gli aghi.
Gli abeti veri però, oltre ad essere più ecologici, hanno un grande fascino naturale e un buon profumo! Alla fine, sono tanti gli italiani che ogni anno si chiedono: abete vero o sintetico?
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Thu, 02 Dec 2021 - 01min - 121 - 🎄 1 dicembre - La corona dell'Avvento 🎄
LA LEGGENDA DELLE QUATTRO CANDELE
Le quattro candele bruciano lentamente.
La prima dice: «Io sono la pace, ma gli uomini non mi vogliono. Preferiscono le armi e la guerra.» E poi si spegne. La seconda dice: «Io sono la fede, ma agli uomini non interesso. Non hanno bisogno di me!» Appena finisce di parlare, la candela si spegne.
Molto triste, la terza candela dice: «Io sono l’amore, ma gli uomini non capiscono la mia importanza. Spesso preferiscono odiare!»
E anche la terza candela si spegne. In quel momento entra nella stanza un bambino e vede le tre candele spente.
«Ma cosa fate! Dovete rimanere accese, io ho paura del buio!» E inizia a piangere.
Allora la quarta candela dice: «Non piangere! Finché io sarò accesa, potremo sempre riaccendere le altre tre candele: io sono la speranza.» Con gli occhi rossi e lucidi, il bambino prende la candela della speranza e riaccende tutte le altre.
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Thu, 02 Dec 2021 - 02min - 120 - 🎃 La leggenda di Jack O'Lantern in ITALIANO 🇮🇹
LA LEGGENDA DI JACK O'LANTERN • Italiano per stranieri (A2)
C’era una volta un uomo di nome Jack che viveva in un piccolo paese in Irlanda. Jack andava sempre al pub e beveva molto: era un ubriacone. La notte di Halloween Jack era al pub, come al solito.E lì ha incontrato il Diavolo. Il Diavolo voleva prendere la sua anima, ma Jack gli ha detto: «Va bene, ti do la mia anima. Ma prima, per favore, offrimi da bere. Vorrei bere un’ultima volta!»
Il Diavolo non aveva soldi, così si è trasformato in una moneta da sei pence per pagare un boccale di birra. Jack ha preso la moneta e l’ha messa velocemente nel suo borsello, in cui si trovava una croce d’argento.
«Liberami subito!» ha urlato il Diavolo arrabbiato.
A causa della croce, infatti, non poteva più trasformarsi.
«Io ti libererò, ma tu starai lontano da me per dieci anni» ha detto Jack.
Il Diavolo non aveva scelta e alla fine ha accettato.Dieci anni dopo, sempre la notte di Halloween, Jack ha incontrato il Diavolo mentre tornava a casa. Era venuto a prendere la sua anima.
«Va bene, ti do la mia anima» ha detto Jack «ma prima, per favore, dammi una mela! Vorrei mangiare un frutto un’ultima volta.»
Il Diavolo si è arrampicato su un albero di mele per prenderne una, ma Jack con il suo coltello ha inciso velocemente una croce sul tronco.
«Fammi scendere!» ha urlato il Diavolo arrabbiato.
A causa della croce, infatti, non poteva più scendere.
«Io cancellerò la croce, ma tu non ti avvicinerai più a me e non chiederai mai più la mia anima» ha detto Jack.
Il Diavolo non aveva scelta e alla fine ha accettato.Qualche anno dopo Jack è morto. Ma non poteva entrare in Paradiso perché aveva commesso troppi peccati, così è sceso e ha bussato alle porte dell’Inferno.
Toc! Toc!
«Chi è?» ha chiesto il Diavolo.
«Sono Jack»
«Ah, sei tu. Ricordi quando ti ho promesso che non mi sarei più avvicinato a te? Non voglio infrangere una promessa. Resta sulla terra perché io qui non ti voglio.»
«Ma la terra è buia e fredda» ha detto Jack.
Il Diavolo allora gli ha lanciato un tizzone dell’Inferno. Così aveva luce per vedere e fuoco per scaldarsi. Jack ha raccolto il tizzone e lo ha messo dentro una zucca. Da quel giorno vaga sulla terra in cerca di un luogo in cui riposare.
Se si fa attenzione, la notte di Halloween si può vedere la sua anima camminare per le strade, facendosi luce con la sua lanterna….
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Sul nostro sito italiano-bello.com, sezione STORIE, trovi gli esercizi e altre storie di Halloween!Thu, 21 Oct 2021 - 04min - 119 - B1 • Franz e la dieta
Era una normalissima mattina d’estate e io mi svegliai di buon umore. Mi stiracchiai e guardai il cielo azzurro e limpido fuori dalla finestra.Sarà una bellissima giornata, come al solito!Pensai, non immaginando che quella si sarebbe trasformata in una delle peggiori giornate della mia vita!
Dopo aver fatto colazione con i miei croccantini preferiti, saltai sul davanzale della finestra e osservai gli uccelli che cantavano sugli alberi. Ma già dopo mezz’ora il mio stomaco iniziò a brontolare. Che fame!
Allora saltai giù dal davanzale e andai di nuovo in cucina, informando la mia mamma che avevo bisogno di altri croccantini: mao mao maooo!
Lei sospirò: «Ma Franz, come fai ad avere sempre fame, hai appena fatto colazione!»
Mi prese in braccio e subito si lamentò: «Mamma mia quanto pesi! Ma sei ingrassato di nuovo?»
Mi rimise a terra, andò in bagno e ritornò dopo pochi secondi tenendo in mano una bilancia. La appoggiò a terra e ci salì sopra, poi scese, mi prese in braccio e ci salì sopra di nuovo insieme a me. Faceva sempre così per pesarmi, perché a me non piaceva sedermi sulla bilancia da solo. Non mi importava niente di sapere quanto pesassi. E poi ero troppo grande per quella bilancia minuscola - troppo grande, non grasso!
Dopo aver fatto alcuni calcoli esclamò: «Pesi 7,7 chili! Due mesi fa pesavi 7 chili e già erano troppi. Franz, devi dimagrire! Da adesso basta spuntini fuoripasto.»
Io non ci capivo niente di chili, ma... dimagrire? No, no, non volevo dimagrire, mi piaceva mangiare, e mi piaceva la mia pancia su cui si poteva dormire a meraviglia!
«Vieni Franz, per dimagrire devi anche muoverti un po’. Facciamo una passeggiata!» disse lei aprendo la porta finestra che dava sul giardino. Di solito mi piacevano molto le passeggiate con la mamma, ma quella mattina ero già esausto. Solo il pensiero della dieta mi stancava! Mi sdraiai sul tappeto e chiusi gli occhi. Ma la mamma non si arrese. «Dai Franz, andiamo!»Sospirando mi rialzai e uscii con lei. Ma ero stanco e non avevo alcuna voglia di passeggiare, il mio stomaco era vuoto e avevo fame! Vidi un bel posticino all’ombra di un albero, mi sdraiai di nuovo e chiusi gli occhi. La mamma si rassegnò e tornò in casa.
Ma non riuscivo a dormire perché il mio stomaco brontolava. Cosa potevo fare? La mamma aveva deciso di farmi morire di fame!
Decisi di fare un giro nei dintorni. Forse riuscivo a trovare del cibo da qualche parte. Girai per più di un’ora alla ricerca di cibo, ma non trovai niente. Stavo quasi per tornare indietro, quando notai un grande pacco davanti alla porta dei vicini. Che cosa sarà? Mi avvicinai e lo annusai cautamente. Che profumo delizioso! Ma certo, è sicuramente il cibo per gatti che i vicini ordinano sempre su Internet. Perfetto, questo cibo mi salverà dalla dieta!
Cercai subito di aprirlo con i miei denti e le mie unghie. Provai e riprovai usando tutta la forza del mio corpo affamato e debole, ma… niente. Non ce la feci. Che cosa potevo fare? Capii che avevo bisogno di aiuto. Sissi! Dovevo trovarlo!__________
🇮🇹Testo completo e traduzione tedesco/italiano suitaliano-bello.com
Thu, 15 Jul 2021 - 08min - 118 - 🇮🇹 Avventura in montagna 🐶 #15
🇮🇹 AVVENTURA IN MONTAGNA - Episodio 15
⭐ EPISODIO 15 - BUONA GUARIGIONE ⭐
Padroncina è stata ricoverata per un paio di giorni all’ospedale e adesso ha una gamba ingessata. La nostra vacanza in montagna è finita prima del previsto e siamo tornati a casa. Padroncina si riposa e non fa quasi niente, per questo Amicone viene a trovarci ogni giorno e fa le pulizie, fa la spesa, cucina, ci porta a spasso... Anche io e Cody ci riposiamo: è stata una vacanza davvero stancante!
All’ospedale Padroncina ha raccontato dei castori pirata, della zattera volante e dei lupi, ma i medici non le hanno creduto.Una sera sento bussare alla finestra. Padroncina sta dormendo, così vado io ad aprire – non ditelo a Padroncina, ma io e Cody sappiamo aprire porte e finestre! Fuori c’è un gufo. Ma non un gufo qualunque, è il gufo che abbiamo liberato dalla bottiglia!
«Una consegna per voi» dice il gufo appoggiando un fiore sul davanzale della finestra.
«Grazie» dico sorpresa.
«Da parte di chi è?» Ma il gufo non risponde e vola via.
Questo gufo ha proprio un caratteraccio... Porto in casa il fiore e lo appoggio sul tavolo.
È un bellissimo fiore bianco con dei pallini gialli al centro. È una stella alpina, un raro fiore di montagna. Un bigliettino cade per terra: Buona guarigione. Al posto della firma ci sono diverse impronte di animali. Impronte di lupi, castori e anche di cervi... e persino di un gufo! Incredibile! penso sorridendo.Padroncina ne sarà felice. Grazie, amici del bosco!
🐶 FINE 🐶
👉 Sul nostro sito https://italiano-bello.com/, sezione STORIE, trovi anche la traduzione inglese/tedesco e tante altre storie!
Thu, 17 Jun 2021 - 03min - 117 - 🇮🇹 Avventura in montagna 🐶 #14
🇮🇹 AVVENTURA IN MONTAGNA - Episodio 14
⭐ EPISODIO 14 - LA SLITTA ⭐
La polizia del bosco è venuta ad aiutarci. Ma una cosa ancora non capisco…
«Come portiamo Padroncina al paese? Non riesce a camminare…»
Alcuni lupi vengono avanti tirando una vecchia slitta di legno.
«Perfetto!» esclamo io. Proprio quello che ci serve! La aiutiamo a salire sulla slitta. Lei è ancora molto pallida e debole, e soprattutto sembra essere molto confusa - forse pensa di essere impazzita!
Allora abbaio per tranquillizzarla: Andrà tutto bene, non preoccuparti!
«Forza, andiamo!»
Anche io e Cody aiutiamo i lupi a trainare la slitta. La slitta è pesante, ma per fortuna il sentiero è leggermente in discesa. Dopo un po’ vediamo le prime case. Siamo arrivati, finalmente!
Mentre Padroncina bussa alla porta di una casa per chiedere aiuto, noi salutiamo i lupi.
«Grazie di tutto!»
«Prendetevi cura della vostra umana! E la prossima volta fate più attenzione quando venite in montagna.» E poi scompaiono nel bosco. E mentre osserviamo il sole salire nel cielo, la sirena dell’ambulanza risuona nel paese silenzioso.Ce l’abbiamo fatta.
🐶 Domani esce l'ultimo episodio! 🐶
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Wed, 16 Jun 2021 - 02min - 116 - 🇮🇹 Avventura in montagna 🐶 #13
⭐ EPISODIO 13 - LA POLIZIA DEL BOSCO ⭐
Le aquile volano sempre più in basso e infine appoggiano la zattera vicino alla riva.
«Siamo arrivati» dice Capitan Castoro. «Da qui dovete proseguire a piedi, il paese non è lontano. Dovete solo seguire il sentiero.»
A pochi metri dalla riva, tra gli alberi e i cespugli, c’è un piccolo sentiero.
Padroncina prova ad alzarsi in piedi, ma non ci riesce. È molto debole e non riesce a muovere la gamba. Deve essere proprio rotta. Accidenti, questa non ci voleva!
Con l’aiuto dei castori riesce a scendere dalla zattera, ma sicuramente non riesce a camminare fino al paese... Cosa possiamo fare?
E mentre penso a una soluzione, da dietro gli alberi compare un lupo. Anzi, due lupi. Tre, quattro, cinque, sei... una decina di lupi! Ci mancava solo questa... penso esasperata. Ma quanti animali vivono in questo posto?
«Buongiorno, agenti!» saluta Capitan Castoro. Uno dei lupi fa un passo avanti.
«Buongiorno, Capitano.»
Agenti? Non dirmi che questi sono…
«Un cervo ci ha detto che c’è stato un incidente al fiume» dice il lupo guardando me, Cody e Padroncina.
Incredibile! La polizia del bosco esiste davvero! Penso osservando affascinata questi grandi e bellissimi lupi.👉 Sul nostro sito https://italiano-bello.com/, sezione STORIE, trovi anche la traduzione inglese/tedesco e tante altre storie!
Tue, 15 Jun 2021 - 02min - 115 - 🇮🇹 Avventura in montagna 🐶 #12
⭐ EPISODIO 12 - LA ZATTERA VOLANTE ⭐
Il rumore della cascata è sempre più forte. Non voglio aprire gli occhi, ho troppa paura. Intorno a me i pirati corrono di qua e di là e urlano ordini. Quanto sarà alta la cascata? penso terrorizzata.
Sento che Padroncina mormora qualcosa. Si è forse svegliata?
A un certo punto tutti restano immobili e in silenzio. C’è solo il rumore assordante della cascata. Apro gli occhi: la cascata è distante solo pochi metri. Padroncina, Cody, vi voglio bene. È il mio ultimo pensiero prima di cadere.Ma poi… non cadiamo. Sorpresa, vedo che sopra di noi ci sono alcune aquile che con le loro zampe tengono delle grandi corde, che sono legate alla zattera. Non ci posso credere, stiamo volando!
«Ma cosa...?» Padroncina si è svegliata e ha un’aria totalmente sconvolta.
Buongiorno Padroncina!
Davanti a noi il panorama è mozzafiato. Le montagne all’orizzonte, gli alberi, il fiume e i prati fioriti. Il sole che sorge dietro le montagne.Per un attimo dimentico tutti i problemi.
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Mon, 14 Jun 2021 - 02min - 114 - 🇮🇹 Avventura in montagna 🐶 #11
⭐ EPISODIO 11 - SUL FIUME ⭐
«Vento in poppa!» urla Capitan Castoro mentre controlla il fiume con un piccolo cannocchiale. Gli altri pirati cantano e bevono una strana bevanda che non ha un buon odore. In effetti, anche loro non hanno un buon odore…
Purtroppo non c’è nessun pappagallo. Peccato! Però c’è un’aquila che vola sopra di noi e ogni tanto parla con il capitano.
Padroncina ha gli occhi chiusi e non si è accorta di niente. È ancora molto pallida e fredda e io e Cody cerchiamo di scaldarla un po’. Una delle sue gambe però è stranamente calda. Forse è rotta? Spero di no…
Adesso non è più tanto buio, è quasi l’alba.Dopo un po’ sento un rumore.
«Un elicottero!» esclamo sorpresa.
«Sono i soccorsi!» dice Cody.
«Hey! Siamo qui!» Abbaiamo.
Ma l’elicottero non ci vede e vola verso la montagna. Ma che sfortuna...
Poi sento un altro rumore. È il rumore di una…
«Cascata a ore dodici! Cascata a ore dodici!» urla l’aquila sopra di noi.
«Tutti ai vostri posti! Sapete cosa fare!» urla allora Capitan Castoro.
Spaventata, chiudo gli occhi. E ora che facciamo?Il rumore della cascata diventa sempre più forte.
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Mon, 14 Jun 2021 - 02min - 113 - 🇮🇹 Avventura in montagna 🐶 #10
⭐ EPISODIO 10 - I PIRATI DEL FIUME ⭐
«E Lei chi è?» chiedo meravigliata.
«Sono Capitan Castoro, il pirata del fiume!» risponde lui orgoglioso.
«Quindi, avete bisogno di una barca sì o no?»
«Sì!!!» rispondiamo io e Cody all’unisono.
«Io e la mia nave pirata vi portiamo dove volete! La mia nave è la migliore del fiume. La più grande, la più veloce, la più bella…»
«E ci può portare anche in un posto dove c’è un ospedale, vero?» chiede Cody.
«La mia nave vi può portare ovunque! Dipende da quanto pagate…»
«Ma noi non abbiamo niente, non possiamo pagare! Non può fare un’eccezione? Guardi, la nostra padroncina è ferita!»
Lui la guarda un attimo. «E va bene, questa è chiaramente un’emergenza. Non si può dire che noi pirati non siamo generosi! Aspettatemi qui.»
E poi se ne va. Ma gli animali selvatici sono sempre così bizzarri?Dopo alcuni minuti appare una sagoma sul fiume. La nave pirata.
Beh, almeno ha la bandiera nera con il teschio bianco. Però... non è una vera e propria nave. Di certo non è grande come una nave da crociera, né come un veliero. Non è nemmeno grande come un traghetto, né come una barca a vela. E nemmeno come un motoscafo. È grande più o meno come un gommone. È una zattera pirata. Ma non ci lamentiamo, meglio di niente!
«Forza, salite a bordo!» dice Capitan Castoro. La zattera si ferma e alcuni castori scendono e ci aiutano a caricare Padroncina a bordo.
«Si parte!» E così, salpiamo. 🐶👉 Sul nostro sito https://italiano-bello.com/, sezione STORIE, trovi anche la traduzione inglese/tedesco e tante altre storie!
Mon, 14 Jun 2021 - 02min - 112 - 🇮🇹 Avventura in montagna 🐶 #9
⭐ EPISODIO 9 - È VIVA! ⭐
Di fronte a noi c’è il fiume, illuminato dalla luna, e dall’altra parte la montagna.
«Padroncina, dove sei?» chiamiamo io e Cody mentre la cerchiamo di qua e di là. Passano diversi minuti, ma di Padroncina nessuna traccia. Comincio ad essere davvero preoccupata. E se...
Ma poi Cody abbaia. «Kira, l’ho trovata!»
Corro subito da lui e Padroncina è lì, nel fiume, con la testa e le braccia su un grande ramo, gli occhi chiusi. Io e Cody andiamo subito da lei e pian piano la tiriamo fuori dal fiume. Brrr l’acqua è gelida! Padroncina è molto pallida, fredda e respira debolmente. Ma respira. Dalla gioia inizio ad abbaiare. È viva!
Lei apre pian piano gli occhi, ci vede e ci sorride. Poi li richiude.
«Cody, adesso cosa facciamo? I soccorsi non sono ancora arrivati...»
«Dobbiamo portarla noi all’ospedale»
«E come?»
Guardo il fiume davanti a noi. Sicuramente porta a valle, dove ci sono gli umani e, forse, un ospedale.
«Avremmo bisogno di…»
«...una barca?» dice una voce alle nostre spalle.
Io e Cody ci giriamo e rimaniamo a bocca aperta.👉 Sul nostro sito https://italiano-bello.com/, sezione STORIE, trovi anche la traduzione inglese/tedesco e tante altre storie!
Fri, 11 Jun 2021 - 02min - 111 - 🇮🇹 Avventura in montagna 🐶 #8
⭐ EPISODIO 8 - LE REGOLE DEL BOSCO ⭐
Sento il rumore dell’acqua. Ormai manca poco, ci siamo quasi! Corro ancora più velocemente. Da un momento all’altro vedrò sicuramente il fiume, ne sono sicura. Ma all’improvviso c’è qualcosa davanti a me. E io ovviamente gli vado addosso. Ahia!
Alzo lo sguardo e vedo zampe lunghe ed eleganti, un muso lungo e sottile e delle grandi corna maestose. E pericolose. Faccio subito un passo indietro.
«Mi scusi, non l’ho vista…»
«Non sa che deve dare la precedenza a destra?» dice il cervo con sguardo severo.
Dietro di lui appaiono una grande cerva e un piccolo cerbiatto.
«E sicuramente ha superato il limite di velocità!» aggiunge lui. «Devo forse chiamare la polizia?»
Precedenza a destra? Limite di velocità? Polizia? Ma cosa sta dicendo, non siamo mica in città!
«Caro, non credo che siano di qui» dice la cerva. «Devono essere turisti. Forse sono stranieri.»
I cervi ci guardano con diffidenza.
«Sì esatto, chiami la polizia» dice Cody un po’ irritato. «C’è stato un incidente al fiume. Ora scusateci, dobbiamo andare, siamo di fretta» E senza aggiungere altro, Cody corre via e io lo seguo senza esitare.
«Hey!» urla il cervo, ma noi non ci fermiamo.
Certo che il bosco è pieno di animali strani... chissà se quel cervo chiamerà davvero la polizia. E chi è la polizia del bosco? Mi immagino un gufo vestito da poliziotto...
Ma non ho più tempo per riflettere sulle stranezze del bosco: finalmente abbiamo raggiunto il fiume.🐶 L'avventura continua domani! 🐶
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Thu, 10 Jun 2021 - 03min - 110 - 🇮🇹 Avventura in montagna 🐶 #7
⭐ EPISODIO 7 - UNO STRANO UCCELLO ⭐
Io e Cody corriamo nel bosco, lungo un sentiero in discesa. Qui ci sono meno alberi e la luna illumina la via. Ma sarà la direzione giusta per raggiungere il fiume? Forse dovremmo chiedere indicazioni... ma a chi?
A un certo punto vediamo uno strano animale in mezzo al sentiero. Non conosco questo animale. È piccolo e marrone. Ha le ali e le piume, quindi è un uccello. La sua testa è strana, assomiglia a una bottiglia! Continua a muoversi a destra e a sinistra, barcolla di qua e di là... sembra ubriaco!
«Aiuto!» urla l’uccello. «Aiutatemi! Sono incastrato!» Incastrato? Ora lo guardo bene e capisco: la sua testa non assomiglia a una bottiglia: è incastrata in una bottiglia!
Cody va subito ad aiutarlo: afferra la bottiglia con i denti e tira.
«Ahi! Piano! Fa’ piano! Mi vuoi staccare la testa?» si lamenta l’uccello. Cody continua a tirare e infine riesce a liberare la testa dell’uccello dalla bottiglia di plastica. L’uccello ha un piccolo becco nero, due grandi occhi gialli e due buffi ciuffi di piume sulla testa. È un gufo! Il gufo si pulisce le piume e si prepara a volare via.
«Aspetta!»
«Che c’è?» dice il gufo irritato.
Che caratteraccio... lo abbiamo liberato e non ci ringrazia neanche...
«Sai dov’è il fiume?» gli chiedo.
Lui indica il sentiero con la sua ala. «Dovete proseguire in questa direzione. Seguite sempre il sentiero, vi porterà al fiume.» E detto questo, vola via. Io e Cody ci rimettiamo in cammino.
Padroncina, non preoccuparti, stiamo arrivando!👉 Sul nostro sito https://italiano-bello.com/, sezione STORIE, trovi anche la traduzione inglese/tedesco e tante altre storie!
Wed, 09 Jun 2021 - 03min - 109 - 🇮🇹 Avventura in montagna 🐶 #6
⭐ EPISODIO 6 - SPERANZA ⭐
«Padroncina! Padroncina!!!»
In preda al panico, continuo a chiamarla. Corro avanti e indietro sperando di rivederla, di sentire la sua voce.
«Kira, silenzio, si avvicina qualcosa!» dice Cody. Oh no, di nuovo il cinghiale?
Ma no, non è il cinghiale, è Amicone. Ha i capelli tutti arruffati e indossa la sua giacca sopra il pigiama.
«Perché state abbaiando? E dov’è Ellie?» chiede lui sbadigliando.
È caduta giù! Abbaio io e gli mostro il punto dove Padroncina è caduta. Amicone guarda giù. E poi… sembra capire cos’è successo. Il suo viso perde colore e con mani tremanti tira fuori il cellulare dalla tasca della giacca.
«Cazzo!» esclama. «Devo cercare un punto dove c’è campo. Voi restate qui!» E corre via.
«Ma quanto ci metterà a chiamare i soccorsi? E quanto ci metteranno i soccorsi ad arrivare? E cosa facciamo noi? Dobbiamo fare qualcosa!» Non riesco a smettere di abbaiare, sono troppo agitata.
«Kira, calmati. E ascolta!» Cody si avvicina al dirupo con cautela. Anch’io mi avvicino in silenzio e ascolto.
Poi lo sento. Acqua. Sotto di noi, a molti metri di distanza, c’è un fiume.
«Kira, dobbiamo trovare quel fiume. Forse possiamo ancora salvare Padroncina.»👉 Sul nostro sito italiano-bello.com, sezione STORIE, trovi anche la traduzione inglese/tedesco e tante altre storie!
Tue, 08 Jun 2021 - 02min - 108 - 🇮🇹 Avventura in montagna 🐶 #5
⭐ EPISODIO 5 - SCAPPIAMO! ⭐
Beh, questi cinghiali non sono così spaventosi... Sono piccoli e piuttosto carini! Devono essere dei cuccioli. Ma se questi sono i cuccioli, penso, dov’è la... ?
E poi sento un grugnito minaccioso. Alle nostre spalle, mamma cinghiale ci guarda arrabbiata con i suoi piccoli occhi neri.
«Ok, stiamo tutti calmi...» dice Padroncina, facendo lentamente un passo indietro. Ma mamma cinghiale sembra davvero furiosa e inizia a correre verso di noi. Scappiamo! abbaio io spaventata e tutti iniziamo a correre.
Ci sono tanti alberi ed è molto buio. Non vedo quasi niente. Cody corre davanti a me e io seguo la sua coda... ma poi Cody si ferma all’improvviso.
«Stop! Fermati!» abbaia lui disperatamente. Cerco di fermarmi, ma non faccio in tempo: gli vado addosso. Ahia che male… Guardo oltre Cody e vedo... il vuoto.
La montagna finisce qui, davanti a me c’è un dirupo e il cielo stellato. Per fortuna non siamo caduti giù... Ma poi qualcuno urla. Mi giro e vedo Padroncina che cerca di fermarsi, ma è troppo tardi.Cade e scompare nel vuoto.
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Tue, 08 Jun 2021 - 02min - 107 - 🇮🇹 Avventura in montagna 🐶 #4
⭐ EPISODIO 4 - INCONTRI NOTTURNI ⭐
È notte e non riesco a dormire. Non sono abituata a dormire in tenda ed è tutto molto emozionante. Ma sono anche un po’ preoccupata per quell’odore strano.
Ripenso alla bella serata che abbiamo passato. Abbiamo acceso un fuoco, abbiamo cenato e abbiamo giocato un po’ con la palla. Mi piace giocare con la palla, è molto divertente!All’improvviso qualcosa si muove nella tenda. Che cosa succede? C’è qualcuno - o qualcosa - nella tenda?
Ma no, è solo Padroncina. Si alza ed esce pian piano dalla tenda. Ma dove vuole andare? Anche Cody si è svegliato e insieme la seguiamo fuori.
L’aria notturna è fresca e piacevole. La luna piena brilla sopra di noi e illumina la radura. Anche le stelle brillano nel cielo blu. Padroncina cammina verso gli alberi e poi… sento un rumore e un odore inconfondibili. Ah! Deve fare la pipì!
Anche Cody si avvicina a un grande albero e alza la zampa e anch’io cerco un posticino per fare i miei bisognini.
Mi avvicino a un cespuglio. Ha le foglie verdi, delle piccole bacche rosse e... due paia di occhi?! Abbaio spaventata e il cespuglio si muove.Da dietro il cespuglio escono due cinghiali.
🐶 L'avventura continua domani! 🐶
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Sun, 06 Jun 2021 - 02min - 106 - 🇮🇹 Avventura in montagna 🐶 #3
⭐ EPISODIO 3 - IL SOLE TRAMONTA ⭐
Finalmente facciamo una pausa! Penso mentre mi sdraio all’ombra di un grande albero. Abbiamo camminato per un paio d’ore e adesso sono molto stanca. E ho anche molta sete! Per fortuna Padroncina riempie una ciotola con un po’ d’acqua fresca per me e Cody.
Padroncina e Amicone tirano fuori dagli zaini il pranzo al sacco e mangiano, poi ci rimettiamo in cammino.
Il pomeriggio passa velocemente e io inizio a preoccuparmi. Il sole sta già tramontando dietro le montagne e inizia a fare buio. Non torniamo a casa? Poco dopo arriviamo ad una radura e Padroncina appoggia il suo zaino a terra.
«Siamo arrivati!»
«Montiamo qui la tenda?» chiede Amicone.
«Sì! È un buon posto, o no?» risponde lei guardandosi intorno soddisfatta.
Montare la tenda? Quindi non torniamo a casa per la notte. Non ho mai dormito in tenda, sono molto emozionata!
Cody intanto annusa in giro e sembra preoccupato.
«Che succede?» gli chiedo.
«Sento un odore strano.»
Allora anch’io annuso in giro. Cody ha ragione. Probabilmente qui vicino c’è la tana di un animale selvatico.Stanotte dobbiamo fare la guardia.
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Sun, 06 Jun 2021 - 02min - 105 - 🇮🇹 Avventura in montagna 🐶 #2
⭐EPISODIO 2 - ABBIAMO PRESO TUTTO? ⭐
Padroncina esce dal bagno, spegne la luce e poi va in corridoio, dove si mette i suoi scarponcini nuovi. È molto orgogliosa dei suoi nuovi scarponcini da trekking: li ha comprati ad un prezzo conveniente poco prima di partire per le vacanze. Sono beige e profumano di nuovo! Ma ancora per poco, perché presto puzzeranno di piedi...
Dopo avere allacciato bene le stringhe, si mette lo zaino sulle spalle - che sembra molto pesante - e infine si mette un cappellino nero in testa. «Adesso sono pronta!» esclama felice e apre la porta. «Dai, andiamo!»
È una bella giornata. C’è qualche nuvola in cielo, ma non dovrebbe piovere. Così hanno detto le previsioni del tempo.
«Ho dimenticato la crema solare!» esclama Padroncina all’improvviso, una mano ancora sulla maniglia della porta.
«L’ho presa io» dice Amicone.
«E hai preso anche il kit di primo soccorso, vero?» chiede lei un po’ preoccupata.
«Certo che l’ho preso.»
«E le bottiglie d’acqua?»
Dai Padroncina, ma quanto ci metti? abbaio io impaziente.
«Sì, le ho prese», risponde lui con un sospiro. «Non ti preoccupare, abbiamo preso tutto, siamo ben attrezzati.»Padroncina finalmente si rilassa e chiude la porta a chiave. Era ora!
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Sun, 06 Jun 2021 - 02min - 104 - 🇮🇹 Avventura in montagna 🐶 #1
🇮🇹 AVVENTURA IN MONTAGNA 🇮🇹 Episodio 1
• Storia in italiano per principianti (livello A2)
• Con i cani Kira e Cody e gli umani Padroncina e Amicone
• 15 brevi episodi
• Dal 3 giugno 2021, un episodio al giorno
• In italiano con traduzione online in inglese/tedesco (link sotto)⭐ EPISODIO 1 - SIAMO PRONTI? ⭐
«Sarà una bellissima escursione!» dice Padroncina di buon umore, in una mano una cartina e nell’altra una tazzina di caffè. È la mattina del primo giorno di vacanza e sono già molto emozionata. Ieri il viaggio è stato molto stancante e stanotte ho dormito come un ghiro, ma ora sono pronta per trascorrere una bellissima giornata in montagna!
Anche Amicone è in vacanza con noi. Amicone è il mio umano preferito – dopo Padroncina ovviamente – ed è il mio grande amico. Per questo lo chiamo Amicone!
«Materassino, torcia, fiammiferi,...» mormora lui tra sé e sé mentre controlla lo zaino.
«C'è tutto» dice infine. «Sei pronta?»
«Devo solo lavarmi i denti» risponde Padroncina. Mette la cartina nel suo zaino e lava velocemente la tazzina. Poi va in bagno, prende spazzolino e dentifricio e inizia a lavarsi i denti.
Cody ed io abbaiamo felici e corriamo alla porta. Bau! Noi siamo prontissimi!🐶 L'avventura continua domani! 🐶
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Thu, 03 Jun 2021 - 02min - 102 - A1 • La settimana del gatto pigro
Il lunedì faccio un pisolino,
Il martedì mi rilasso in giardino,
Il mercoledì mi riposo un pochino,
Il giovedì dormo sul cuscino,
Il venerdì ronfo davanti al camino,
Il sabato ozio sul balconcino,
La domenica mi sveglio soddisfatto...
Questa è la vita di un gatto!__________
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Wed, 12 May 2021 - 00min - 101 - A2 • La vita quotidiana del gatto Franz
Ciao! Sono il gatto Franz e vivo in un paesino in Baviera insieme al mio amico Sissi (è un gatto maschio, anche se ha un nome da femmina) e ai nostri umani, la mamma e il papà.
Ammiro molto Sissi: è molto intelligente e indipendente. Ha sempre uno sguardo serio e sa tutto. A differenza di me, Sissi non è un tipo da coccole, ma non importa, so che mi vuole bene lo stesso.Mi piace stare vicino alla mia mamma. Quando è seduta davanti al computer, dormo sulla poltrona accanto a lei. Lei sta ore e ore davanti al computer e a volte è davvero noioso! Così salto sulla scrivania, miagolo un po’ e le do qualche testata. A volte funziona e si alza per fare una pausa, così anch’io ne approfitto per sgranchirmi un po’ le zampe.
Quando mangia, mi siedo sul pavimento vicino a lei e mi pulisco bene il pelo. A volte faccio anche una puzzetta, ma lei fa una faccia schifata e si lamenta ad alta voce! Non la capisco proprio quando fa così. È una cosa normale, o no?
Ma la cosa migliore è quando facciamo un pisolino sul divano insieme e ci coccoliamo un po’. I cuscini sono davvero comodi e io dormo come un ghiro.A volte vado a spasso con la mia mamma, ma in inverno lei non ha quasi mai voglia di uscire. Dice sempre: «Dai Franz, non adesso, non ho per niente voglia di indossare tutti quei vestiti solo per fare una passeggiata di dieci minuti.»
E inizia a parlare di viottoli fangosi e scivolosi che ovviamente non le piacciono. Non capisco tutto quello che dice, ma non importa, esco da solo almeno per controllare se c’è ancora del cibo per gatti dai vicini.
A me i vestiti non servono, ho una bella pelliccia bianca e nera che mi scalda e che va sempre di moda. In estate invece lei esce volentieri e facciamo spesso un giro insieme nel piccolo paese dove viviamo.Visto che la mamma ama imparare le lingue, parlo molto con lei perché deve anche imparare la mia lingua, il gattese. A volte capisce quello che le dico, ma deve ancora migliorare.
Ha imparato cosa significa quando aspetto davanti alla porta finestra e miagolo. Quando viene da me, le corro incontro spiegando che voglio fare una passeggiata e che lei deve venire con me. Mao maaaao! E lei lo capisce e facciamo un giretto insieme.
Però deve ancora studiare molto perché non capisce tutto quello che dico. Per esempio l’altro giorno, quando è ritornata a casa, sono corso subito da lei e le ho raccontato che cos’era successo mentre era via. Ma lei mi ha detto: «Sì Franz, aspetta, dammi un momento, do subito da mangiare a te e Sissi.»
Ma no, non ha capito! Avevo detto: «C’era un topo velocissimo in giardino! Volevo catturarlo, ma è scappato. Inoltre mi sono bagnato tutto perché non mi sono accorto che stava venendo a piovere! E poi non c‘è più cibo per gatti dai vicini, potresti dirgli di riempire la ciotola?» Mao mao maooo!Ma ne sono sicuro: con il mio aiuto un giorno lei imparerà il gattese alla perfezione! Prometto di tenervi aggiornati!
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Mon, 19 Apr 2021 - 04min - 100 - 🇮🇹 La primavera è arrivata (B1)
Era primavera e il gatto Franz era strafelice. Il cinguettio degli uccelli, i colori delle piante che iniziavano a fiorire, il sole che gli scaldava la schiena quando dormiva in giardino... Dormire in giardino è molto più bello che dormire sul divano, pensò Franz e andò a cercare un bel posto al sole per fare un pisolino.
Dopo aver dormito per un po’, Franz si svegliò. Sbadigliò e si stiracchiò un po’. Poi decise di fare una piccola passeggiata per controllare se fosse successo qualcosa di nuovo nel suo territorio.
Era tutto a posto e nessun gatto aveva marcato il territorio di Franz. Soddisfatto, voleva tornare a casa quando notò un’enorme macchina davanti alla casa dei vicini che abitavano un po‘ più in là. In strada non c‘era nessuno e il portellone posteriore della grande macchina era aperto. Spinto dalla curiosità, Franz salì sul grande vano di carico del furgone - era un gatto molto curioso!C’erano molte cose interessanti lì: tantissimi scatoloni, dei grandi mobili e pure un tappeto. Franz stava annusando agitato tutte quelle cose quando all’improvviso il portellone si chiuse rumorosamente. Poi l‘autista avviò il motore e tutto cominciò a traballare. Franz aveva molta paura, si nascose dietro uno scatolone e rimase lì, tremando.
Dopo molto tempo il furgone si fermò e qualcuno aprì il portellone. Degli umani sconosciuti iniziarono a scaricare gli scatoloni e i mobili. Franz aspettò e, in un momento in cui non c‘era nessuno, scese dal furgone. Corse nel giardino più vicino e si nascose sotto un cespuglio. Aveva tanta paura, era disperato e miagolava lamentosamente, ma sottovoce perché non voleva che qualcuno lo sentisse. E aveva tanta fame!
Aspettava da molto tempo sotto il cespuglio e non sapeva proprio cosa fare, quando all‘improvviso una mano sfiorò la sua schiena. Lo scosse addirittura un po‘! Franz si spaventò molto, per paura chiuse gli occhi - se non vedo niente, anche gli altri non possono vedermi, o no? pensò.
Poi sentì una voce familiare. Ma cosa... è la mia mamma?
Lei disse: «Franz, hai di nuovo un incubo? Non preoccuparti, va tutto bene, sei a casa al sicuro!»Franz aprì gli occhi. È vero, sono a casa, sul mio divano! pensò ed era felicissimo che tutta l‘avventura fosse stata solo un sogno! Purtroppo anche il sole era stato un sogno, stava piovigginando. Non importa, pensò, sono a casa!
La fame invece non era stata un sogno, per niente! Per questo Franz corse subito alla sua ciotola. Trovò alcuni croccantini che non amava tanto, ma in quel momento erano perfetti.A casa, al sicuro.
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Ecco i link:
🇮🇹🇩🇪 IT-DE: La primavera è arrivata
🇮🇹🇬🇧 IT-EN: La primavera è arrivata
Mon, 21 Mar 2022 - 04min - 99 - A2 • Pasqua sulla slitta #1
⭐ UNO ⭐
Kira
Tutti i cittadini devono restare a casa. È consigliato uscire solo se è strettamente necessario. Ma non preoccupatevi, andrà tutto bene…
È la Vigilia di Pasqua, ma quest’anno è una Pasqua diversa dalle altre. Non faremo una grande festa come al solito con tutti i parenti e probabilmente non faremo neanche la caccia alle uova in giardino. In effetti, non so neanche se il coniglietto pasquale riuscirà a portare le uova…
Quest’anno è successa una cosa davvero strana: c’è una tremenda bufera di neve. Ormai sono due settimane che nevica e non vuole proprio smettere. Il tempo è davvero impazzito! È molto pericoloso uscire di casa. La neve cade così fitta che non si riesce a vedere niente. È tutto bianco! Per questo non bisogna guidare. Ci sono già stati diversi incidenti. Addirittura molte aziende hanno chiuso perché è troppo pericoloso andare a lavorare. Anche i bar, i ristoranti, i negozi.... Hanno chiuso tutti perché non ci sono clienti. È davvero un bel casino!
E poi fa freddissimo: molte persone si sono prese il raffreddore. Etcì!Io compresa. Ho giocato troppo con i miei amici nella neve e questo è il risultato. Adesso devo restare a casa e posso uscire solo velocemente per fare i miei bisognini. Uffa.
A me di solito piace la neve. È bianca e soffice ed è divertente andare sulla slitta o fare un pupazzo di neve. Ma adesso la neve è davvero troppa. Basta! Non è divertente così. E poi è primavera. In primavera c’è il sole, fa caldo, la natura fiorisce e i prati si riempiono di mille fiori colorati. In primavera si esce, si va al parco, si fanno passeggiate, ci si incontra con gli amici per un caffè, si piantano piante e fiori in giardino... ma quest’anno sembra che la primavera non voglia proprio arrivare. Etcì!
Guardo fuori dalla finestra e osservo il paesaggio coperto di neve. Non c’è in giro nessuno. Ma così è molto noioso... Come faccio a fare il mio lavoro di cane da guardia se non passa nessuno? Osservo i fiocchi di neve che cadono. Là fuori il tempo sembra essersi fermato. Yaaawn che sonno! Quasi quasi faccio un pisolino...
Ma un movimento attira la mia attenzione. Qualcosa si muove in giardino. Adesso sono completamente sveglia. Questo “qualcosa” è marrone e ha le orecchie lunghe. Lo riconosco subito. Pasquale! Abbaio felice. Vado subito alla porta e la apro. Padroncina non lo sa, ma Cody e io sappiamo come aprire la porta... Pasquale è tutto coperto di neve e trema come una foglia.
Pasquale è proprio il coniglietto pasquale, quello vero! L’anno scorso lui e Cody hanno salvato me e molti agnelli dalle mani di due farabutti, per questo mi sta molto simpatico. E poi è anche molto carino...
«Pasquale, che piacere vederti! Dai, entra, non restare fuori al freddo!» gli dico.
«Grazie, Kira, grazie mille» dice lui entrando.
«Pasquale!» esclama Cody meravigliato quando lo vede. «Ma sei matto a uscire con questo tempo? Vieni qui vicino al camino e scaldati un po’.»
Io chiudo la porta e vado a prendere una coperta calda.
«Pasquale, che cosa succede?»
Lui prende la coperta e se la mette sulle spalle.
«Questa neve sta rovinando la Pasqua! Le uova da portare ai bambini sono pronte, ma...» Pasquale scuote la testa con aria triste. «Non riesco a creare i miei tunnel! Il terreno è completamente ghiacciato e la mia magia non è abbastanza forte. Ne ho creato uno per venire qui, ma è molto faticoso e ci metto troppo tempo. Come faccio a portare le uova a tutti i bambini?»....
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Wed, 07 Apr 2021 - 10min - 98 - A2 • Pasqua sulla slitta #2
⭐ DUE ⭐
CODY
Il viaggio nel tunnel dura poco e dopo pochi secondi siamo già arrivati. Davanti a me c’è una piccola casetta di legno tutta coperta di neve.
«È questa la casa di Babbo Natale?» chiedo affascinato.
«Proprio così» dice Pasquale e suona il campanello. La porta si apre e appare un uomo anziano e un po’ cicciottello.
«Pasquale! Cody! Che sorpresa!» esclama lui.
Mi ha riconosciuto! penso emozionato.
«Entrate pure, ho appena fatto il tè. E ho anche dei biscotti che mi ha portato la Befana. Sono davvero deliziosi, dovete provarli assolutamente».
Pasquale scuote la testa. «Grazie, signor Natale, è molto gentile, ma non…»
Ma Babbo Natale non lo ascolta e ci spinge in casa con le sue manone. «È bello ricevere visite anche in primavera! Tutti pensano a Babbo Natale solo a dicembre, il resto dell’anno invece niente…»
«Signor Natale, senta, noi…»
«Era un po’ che non venivi a trovarmi, Pasquale! La Befana viene più spesso» dice lui allegramente mentre ci conduce in una piccola, ma accogliente cucina.
Senza smettere di parlare inizia a versare il tè nelle tazze. «Settimana scorsa la Befana ed io abbiamo bevuto una bella cioccolata insieme! Ma sicuramente ora tu sei molto impegnato, hai tutte le tue uova da dipingere, poi domani è Pasqua e…»
Babbo Natale si blocca di colpo e si gira verso Pasquale con due tazze di tè in mano.
«Domani è Pasqua! Che cosa ci fai qui?»
Pasquale sembra un po’ irritato, ma anche felice di poter finalmente parlare.
«Sono qui perché ho assolutamente bisogno del suo aiuto. È questione di vita o di morte!»
Davvero melodrammatico, penso leggermente divertito. Babbo Natale aggrotta le sopracciglia, improvvisamente serio.
«Che succede, Pasquale?»
«Sta nevicando dappertutto e il terreno è ghiacciato. Faccio fatica a costruire i miei tunnel magici. Domani è Pasqua e devo consegnare le uova…»
Pasquale fa una pausa e abbassa gli occhi imbarazzato. «Potrebbe prestarmi la sua slitta?»
Babbo Natale rimane qualche secondo in silenzio, poi appoggia le tazze piene di tè sul tavolo con così tanta forza che metà del contenuto si sparge sul tavolo.
«Ma certo, e che problema c’è? Ma non potevi dirlo subito che era così urgente? Forza, andiamo!»
E con le sue manone ci spinge entrambi fuori. Babbo Natale è proprio un tipo bizzarro… e anche un gran chiacchierone!...
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Wed, 07 Apr 2021 - 07min - 97 - A2 • Pasqua sulla slitta #3
⭐ TRE ⭐
KIRA
Passano alcune ore e inizia a diventare buio, ma Padroncina non torna. Cammino agitata avanti e indietro davanti alla finestra. Perché ci mette tanto? C’è qualcosa che non va, ne sono sicura. Ho un brutto presentimento.
Basta, non riesco più ad aspettare. Apro la porta ed esco. Il freddo è davvero pungente e la neve è molto alta. Inizio a correre, ma non vedo quasi niente.
Padroncina, dove sei?
La strada più veloce per raggiungere la casa della nonna è attraverso il bosco. Sicuramente Padroncina ha fatto quella strada. Corro nel bosco e abbaio. La neve copre tutti gli odori e anche i rumori. Spero davvero di non perdermi...
Fa davvero molto freddo e non sento quasi più le mie zampe. Anche il mio naso e le mie orecchie sono gelati.
Il tempo passa e ancora non vedo Padroncina. Da quanto tempo la sto cercando?
Inizio a sentirmi piuttosto stanca.
Abbaio un’ultima volta, poi cado a terra e chiudo gli occhi. Non ho più le forze per correre. Forse potrei riposarmi un attimo...«Aiuto!»
Una voce debole ha chiamato aiuto. Mi rialzo a fatica e abbaio.
«Aiuto! C’è qualcuno?» La voce ora è un po’ più forte.
È Padroncina, è la sua voce!Corro subito da quella parte. Non vedo niente, la neve continua a cadere fitta, ma tra poco troverò Padroncina, non ho dubbi.
Ma poi... cado. Cado per alcuni secondi, secondi che sembrano durare un’eternità. Ma per fortuna l’atterraggio è morbido.
«Kira! Oh no, anche tu qui!» Padroncina mi abbraccia e le sue lacrime mi bagnano il muso.
Mi guardo in giro e capisco perché Padroncina è così triste. Ci troviamo in un burrone. Le pareti di fianco a noi sono alte e ripide ed è impossibile arrampicarsi.
Oh no! Che guaio, questa proprio non ci voleva....
Mi giro verso Padroncina e solo ora noto lo stato in cui si trova. È molto pallida e le sue labbra sono diventate viola. Oh no, oh no, non va bene! Devo portare Padroncina al sicuro!
Esploro tutto il burrone da destra a sinistra, ma non c’è via di uscita.
Allora torno da Padroncina, mi raggomitolo di fianco a lei e le lecco la faccia per scaldarla un po’. Pian piano la neve ci copre con un candido strato bianco. Io abbaio e abbaio, sperando che qualcuno mi senta. Ma passa il tempo e non arriva nessuno. Ho molto freddo e le mie zampe e il mio naso sono completamente gelati.
Abbaio un’ultima volta, poi mi stringo forte a Padroncina e poco dopo perdo i sensi.____________
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Wed, 07 Apr 2021 - 04min - 96 - A2 • Pasqua sulla slitta #4
⭐ CAPITOLO 4 ⭐
CODY
Voliamo veloci nel cielo, ma con la neve che cade così fitta non vediamo quasi niente. Per fortuna il naso rosso di Rudolf illumina la via. Io preferisco non guardare giù. Non è la prima volta che volo sulla slitta, ma non mi ci sono ancora del tutto abituato. Inoltre Pasquale sembra avere qualche difficoltà a guidare la slitta…
«Hey Cody! Tutto bene?» chiede Pasquale guardandomi preoccupato.
«Sì sì, tutto bene» dico io. Più o meno.«Senti, possiamo passare da casa mia un momento? Vorrei passare a prendere Kira. Forse sono stato un po’ duro prima… Volare sulla slitta di Babbo Natale in tua compagnia è davvero un’occasione unica!»
«Benissimo, nessun problema» risponde lui.
Arriviamo a casa, ma subito noto qualcosa di strano. La porta è aperta. Deve essere successo qualcosa, Padroncina non lascerebbe mai la porta aperta, non con questo freddo!Scendo di corsa, ma in casa non c’è nessuno. Dove sono Kira e Padroncina?
«Pasquale, dobbiamo trovarle! Deve essere successo qualcosa!» dico preoccupato e inizio ad annusare dappertutto. Pasquale si concentra. Lui sa sempre dove si trova chi crede in lui.
«Mmh, con questa neve è difficile trovare Kira... Sembra che si trovi nel bosco...»
Inizio subito a correre. «Pasquale, seguimi!»
Entriamo nel bosco e le renne ora galoppano dietro di me. È impossibile volare con tutti questi alberi. Anche se ho un ottimo fiuto, non è facile seguire l’odore di Kira e poi non vedo quasi niente. Ben presto perdo le sue tracce. Poi sento Kira abbaiare in lontananza. Corro subito verso la sua voce, ma all’improvviso Rudolf mi sbarra la strada.
«Fermo!»
«Cosa c’è? Kira è qui vicino!» urlo io.
«Non puoi proseguire, c’è un burrone!» dice lui e fa luce con il suo naso.
Ora che guardo bene, ha proprio ragione. A pochi passi da me c’è un profondo burrone che non avevo visto a causa della neve. Lo ringrazio e salto sulla slitta.
«Kira deve essere caduta nel burrone, e forse anche Padroncina, andiamo a vedere!»___________
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Wed, 07 Apr 2021 - 03min - 95 - A2 • Pasqua sulla slitta #epilogo
⭐ EPILOGO ⭐
Kira
La luce del sole mi sveglia. Non apro subito gli occhi, è così comodo qui, sotto queste coperte calde. Potrei dormire ancora un po’... Ma poi mi alzo di scatto.Padroncina!Cody mi guarda e mi sorride.
«Non ti preoccupare, Padroncina sta bene. Ha passato alcune ore in ospedale, ma ora è di nuovo a casa e sta riposando.»
Io mi tranquillizzo.
«Che... Che cosa è successo?» chiedo un po’ confusa.
«Dovrei chiederlo a te!» dice Cody un po’ arrabbiato. «Perché tu e Padroncina non eravate a casa? Per fortuna Pasquale ed io vi abbiamo trovato in tempo!»
Ma certo, Pasquale, le uova… ora ricordo.
«Quindi ci avete salvato con la slitta di Babbo Natale? Il piano ha funzionato?»
«Sì esatto. Babbo Natale ha prestato la slitta a Pasquale per consegnare le uova. Ma per fortuna ho chiesto a Pasquale di passare un attimo da casa. Siccome non c’era nessuno, vi abbiamo cercato e vi abbiamo trovato in un burrone. Eravate entrambe svenute e vi abbiamo portato subito all’ospedale.»
Io annuisco. Meno male che erano arrivati in tempo...«A proposito, guarda un po’!» dice Cody indicando la finestra. Io rimango a bocca aperta. Fuori splende il sole! Che meraviglia!
Corro alla finestra e guardo fuori. Le persone escono, si salutano e si abbracciano, i bambini giocano a palle di neve e cercano le uova in giardino. Il bianco della neve è meraviglioso illuminato dal sole.
Poi noto che qualcuno si avvicina al nostro cancello: i genitori di Padroncina, i nonni e anche Amicone. Corriamo fuori a salutarli.Benvenuti! Che bello vedervi!abbaiamo Cody ed io.
«Ciao Kira! Ciao Cody! Siamo venuti a trovare la vostra padroncina. È già sveglia?»
Io corro in camera a vedere come sta. Sta dormendo tranquilla e sembra star bene. Le lecco il viso. È caldo e le labbra sono di nuovo normali. Padroncina si sveglia e mi sorride dolcemente.
«Buon giorno Kira. Come stai? Grazie per essere venuta a cercarmi ieri» dice accarezzandomi la testa.
Certo che sono venuta a cercarti! Proteggerti è il mio lavoro!Lentamente, Padroncina si alza, si veste e dà il benvenuto agli ospiti. La nonna tossisce un po’, ma sembra star bene. Padroncina era riuscita a portarle le medicine, per fortuna.
Tutti hanno portato qualcosa da mangiare e mentre il pranzo si scalda usciamo a cercare le uova. È divertente cercare le uova nella neve! Facciamo anche un coniglietto di neve e gli mettiamo una bella carota in bocca. Che buffo!
Dopo pranzo mangiamo la colomba, il dolce tipico di Pasqua, e poi apriamo il grande uovo di Pasqua che Amicone ha regalato a Padroncina. All’interno c’è un’elegante collana con un ciondolo a forma di coniglietto. Padroncina è molto contenta e ringrazia Amicone che la aiuta subito a indossarla.Dopo il dolce vado fuori in giardino insieme a Cody a godermi il bel sole.
«Kira, Cody!»
Eh? Chi ci chiama? Mi guardo in giro, ma non vedo nessuno.
«Quassù!»
Alzo lo sguardo. Pasquale ci saluta sporgendosi dalla slitta.
«Sono riuscito a consegnare tutte le uova!» esclama sorridente. «Avete trovato le vostre? Ora torno al Polo Nord per riportare la slitta a Babbo Natale, ma che ne dite di fare un giretto prima?»
«Ma certo!» esclamiamo Cody ed io all’unisono. E così saliamo sulla slitta e voliamo nel cielo azzurro insieme al coniglietto pasquale. Che Pasqua davvero bizzarra!Buona Pasqua a tutti!
Etcì! Ah, ho ancora il raffreddore. Lo prometto, nei prossimi giorni resto a casa!
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Wed, 07 Apr 2021 - 05min - 94 - A1/A2 • Il salvataggio di Pasqua #epilogo
⭐ EPILOGO ⭐
DAL DIARIO DI KIRA
Pasqua 2019
Caro diario, che avventura! Gli agnelli erano 100. Più uno: io! 101 agnelli, come i famosi dalmata.
Oggi è Pasqua. Il coniglietto pasquale è stato molto generoso: Cody ed io abbiamo trovato tantissime uova in giardino! Poi abbiamo pranzato da Alessandro, che ha preparato un pranzo davvero delizioso. Come dolce c‘era la Colomba, un dolce a forma di colomba tipico di Pasqua. Domani, a Pasquetta, facciamo un pic-nic al parco. Ma una cosa tranquilla, solo Padroncina, Amicone, Cody ed io. Ho vissuto abbastanza avventure per il momento!
BUONA PASQUA!
Pasquale è davvero adorabile! Spero di incontrarlo ancora...
*FINE*
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Sun, 21 Mar 2021 - 01min - 93 - A1/A2 • Il salvataggio di Pasqua #5
⭐ CAPITOLO CINQUE ⭐
KIRA
Mi trovo alla fattoria di Alessandro e Leo. Padroncina e Amicone guardano sorpresi gli agnelli. Poi vedono me e Cody. Padroncina urla di gioia e corre da noi.
«Kira! Non ci credo, sei proprio tu! Sei sana e salva!» dice lei tra le lacrime e mi dà uno, due, tre baci. Anch‘io sono felice di vederti! Ma non esagerare...
Pasquale esce dal tunnel e poi lo chiude.
«Ecco fatto, quei due farabutti hanno avuto una bella lezione.»
Tutti lo guardano sorpresi.
«Tu sei… il coniglietto pasquale? Hai salvato Kira e gli agnelli?» dice infine Amicone.
«Solo grazie a Cody» dice lui. «Inoltre, anche Kira è stata molto coraggiosa. Una vera eroina.»
Padroncina va da lui e lo abbraccia. «Grazie! Grazie di tutto!»
Lui arrossisce imbarazzato.
«Chiamate la polizia. Devono arrestare i due ladri e il loro capo. Li posso accompagnare da loro. Ora sono sicuramente svenuti. Le mie uova-bomba sono molto efficaci» dice con un ghigno.
Padroncina prende il cellulare e fa il numero della polizia.«Cosa facciamo con tutti questi agnelli?» chiede Amicone ad Alessandro.
«Li riportiamo a casa» risponde lui. «E se non hanno una casa, possono restare qui con noi.»
Chissà quanti sono?penso e inizio a contarli.
Uno, due, tre, quattro,... quindici, sedici, diciassette,... zz zzzZ ZZZZZ ZZZ___________
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Sun, 21 Mar 2021 - 02min - 92 - A1/A2 • Il salvataggio di Pasqua #4
⭐ CAPITOLO QUATTRO ⭐
KIRA
Tutti guardiamo la porta e aspettiamo. Passano i secondi. I minuti.
Poi sentiamo dei passi e delle voci.
Arrivano.
La porta si apre. I due uomini stanno parlando.
«... lavoriamo tutta la notte, d‘accordo?» sta dicendo l‘uomo basso e grasso.
«ALL’ATTACCO!»
Corro verso la porta e abbaio aggressiva. Gli agnelli corrono dietro di me. Gli uomini sono molto spaventati e si spostano dalla porta. Noi usciamo. Il corridoio è lungo e ci sono tante porte.
Dov’è l‘uscita? Giro a destra, poi a sinistra, poi di nuovo a destra. Alla fine del corridoio c‘è una porta, ma è chiusa. Ci fermiamo.
«Proviamo ad aprirla!»
Insieme proviamo ad aprire la porta. Ma niente, la porta non si apre.
«E ora cosa facciamo?»
«Dove volete andare, eh, brutte bestiacce?!» dice una voce dietro di noi.
Gli uomini sono molto arrabbiati. Hanno in mano qualcosa di grigio, lungo e appuntito. Dei grossi coltelli.
Gli agnelli tremano di paura. Non sono molto coraggiosi, gli agnelli. Ma li capisco. Quei coltelli fanno paura anche a me.«Ehi tu, cervello di gallina!» urla una voce.
«Chi? Cosa?»
C‘è una piccola esplosione e l’uomo cade a terra come un sacco di patate.
E poi, li vedo: Cody e... il coniglietto pasquale!
«Grande, Pasquale!» dice Cody.
Il coniglietto pasquale ha in mano una fionda e delle uova. Devono essere delle uova-bomba! Siamo salvi!
L‘altro uomo vuole colpire Pasquale con il coltello, ma Cody gli morde la gamba.
«Brutto cagnaccio. Come osi…»
Pasquale intanto apre un tunnel nel pavimento. «Forza, tutti nel tunnel! Veloci!»
Gli agnelli saltano uno dopo l’altro nel tunnel. Io corro da Cody.
Tutti e due gli uomini sono davvero furiosi e vengono verso di noi con i coltelli in mano. Oh-oh.
Ma Pasquale non ha paura. Guarda il tunnel. Tutti gli agnelli sono in salvo. Allora prende tutte le sue uova-bomba e prepara la fionda.
«Al mio tre, saltate nel tunnel. Uno, due, TRE!»
Cody ed io saltiamo, mentre dietro di me sento una forte esplosione.___________
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Sun, 21 Mar 2021 - 04min - 91 - A1/A2 • Il salvataggio di Pasqua #3
⭐ CAPITOLO TRE ⭐
CODY
Kira è scomparsa. Dove sei, Kira? Perché non torni?Padroncina e Amicone la stanno cercando con la macchina. Io sono rimasto alla fattoria. Corro sul prato di qua e di là. Dopo un po’ noto un buco nella recinzione. Dove sei, Kira? Sono molto preoccupato. Cammino nel bosco tra gli alberi. All’improvviso, cado.Cado in un tunnel. Aiuto!
Apro gli occhi e… non credo ai miei occhi. Vedo un prato verde con tanti fiori colorati, un fiume con dei pesci, un ponte elegante e una casa piccola e graziosa. Sul prato ci sono tantissime uova. Uova blu, gialle, rosse, verdi, rosa, viola... Uova di tutti i colori! Cammino verso la casa. Qualcuno canta. La porta è aperta. Entro.
Seduto a un grande tavolo, c‘è il coniglietto pasquale. In una mano ha un pennello, nell‘altra un uovo.
«Ciao! Vuoi aiutarmi a dipingere le uova?» mi chiede allegramente.
Ma io ho un’idea migliore.Pasquale, il coniglietto pasquale, è un coniglio molto grande. È marrone e bianco, ha le orecchie lunghe e gli occhi neri. È simpatico e gentile. Ma adesso è molto serio. Va in cantina, prende una fionda robusta e una cintura marrone piena di uova colorate. Poi si mette una benda sulla fronte.
«Andiamo a salvare Kira!» dice infine.Usciamo e andiamo in giardino.
«Come la troviamo? Sai dov‘è?» gli chiedo.
«Io so sempre dov‘è chi crede in me. E Kira crede in me, lo so. A proposito, bel costume! Sei un mio fan?» E mi fa l‘occhiolino.
Io arrossisco. Mi sento un po‘ ridicolo con questo costume da coniglio.
Poi Pasquale chiude gli occhi e si concentra.
Dopo pochi secondi li riapre.
«L‘ho trovata.»___________
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Sun, 21 Mar 2021 - 03min - 90 - A1/A2 • Il salvataggio di Pasqua #2
⭐ CAPITOLO DUE ⭐
KIRA
Ahia...Perché mi fa male la testa?
Apro gli occhi. Mi trovo in un posto molto strano. È sporco, buio e… è pieno di agnelli.
«Ah, sei sveglia, meno male!» dice un agnello. «Piacere, io sono Benny.»
«Dove… Dove mi trovo?»
«Mi dispiace molto» dice lui. «È colpa mia se ora tu ti trovi qui, in questo posto orribile.»
Ora ricordo.
«Ma certo, tu sei l‘agnello che ho incontrato nel bosco! Che cosa è successo?»
«Sono scappato, ma gli uomini mi hanno trovato. E hanno trovato anche te. Sembri un agnello…»
In effetti indosso ancora il mio costume. Mi guardo in giro. Sono l‘unico cane. In questa stanza ci sono solo agnelli e sono tantissimi.
«Ma perché siamo qui?»
«Non lo so… Io voglio solo tornare a casa dalla mia mamma e dai miei amici Leo e Alessandro» dice lui triste.«Non ti preoccupare, Benny. Ti aiuto io a tornare a casa.»
All‘improvviso, la porta si apre ed entrano due uomini. Uno è basso e grasso. Ha i capelli corti e neri e la barba nera. Indossa una maglietta, un paio di jeans sporchi e degli stivali di gomma. L‘altro è alto, magro e calvo. Anche lui indossa dei vestiti sporchi. Quello grasso ha in mano un grosso sacco. Lo apre e tira fuori... un agnello.
«Ecco, questo è l’ultimo. Abbiamo abbastanza agnelli. Il capo è sicuramente soddisfatto. Andiamo a prepararci. Abbiamo molto da fare.»
Mentre escono, uno dei due chiede: «Hai pulito i coltelli?»
Poi la porta si chiude. Silenzio.«Ragazzi, dobbiamo fare qualcosa» dico io dopo un po’. «Dobbiamo trovare una via d‘uscita. Dobbiamo tornare a casa!»
«Ma non ci sono vie d’uscita… Dopo che Benny è scappato, hanno anche aumentato la sicurezza...» dice un agnello.
«Allora dobbiamo scappare quando loro entrano. Quando arrivano, scappiamo dalla porta. Noi siamo in tanti, loro sono solo in due!»
«Ha ragione!» dice una voce.
«Dobbiamo ribellarci!» dice un‘altra voce.
«Tutti per uno, uno per tutti!» urlo io.
«TUTTI PER UNO, UNO PER TUTTI!» urlano tutti gli agnelli.Siamo pronti.
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Sun, 21 Mar 2021 - 03min - 89 - A1/A2 • ll salvataggio di Pasqua #1
⭐ CAPITOLO UNO ⭐
KIRA
La polizia sta ancora cercando i ladri. Hanno già rubato tantissimi agnelli. Perché? Dove li portano? Ancora non ci sono risposte…
Padroncina guarda la TV e sembra molto preoccupata. Cody ed io siamo sul divano insieme a lei. Cody dorme. Poi Padroncina guarda l‘orologio. Sono le tre meno un quarto. Spegne la TV e si alza.
«Kira, Cody, venite! Dovete indossare i vostri costumi.»
Costumi? E perché?
Andiamo in camera da letto e dopo dieci minuti siamo pronti: Cody indossa un costume da coniglio e io indosso un costume da agnello. Padroncina si mette le scarpe e poi usciamo tutti insieme. Chissà dove andiamo?Fuori c’è Amicone, il nostro grande amico. Ci sta aspettando davanti alla sua macchina. È una bella giornata. C‘è il sole e fa caldo. Mancano pochi giorni a Pasqua. Saliamo tutti in macchina e andiamo dal nostro amico, il cane Leo, che abita in una grande fattoria insieme al suo padrone Alessandro. Quando arriviamo, vedo che ci sono tanti altri amici e tutti indossano un costume. È una festa!
«Quanti anni compie Leo?» chiede Padroncina ad Alessandro.
«Tre anni. È ancora giovane e pieno di energia!» risponde lui.
«Tanti auguri! Hai avuto una bella idea: una festa di compleanno in maschera!»
«Grazie! Kira e Cody sono davvero carini nei loro costumi.»È una bellissima festa. Gli umani chiacchierano e noi giochiamo. La fattoria è molto grande, c’è un grande prato, un campo e tanti animali: galline, mucche e pecore. C‘è anche un asino.
Padroncina e Amicone si siedono al tavolo con Alessandro e mangiano una fetta di torta.
«Ale, come stanno i tuoi animali?»
«Non so se avete visto il telegiornale... Gli agnelli...» risponde lui triste.
«Oh no! Hanno rubato anche i tuoi agnelli?»
«Purtroppo sì.»Io intanto vedo una bellissima farfalla. È azzurra e gialla. Mi piacciono le farfalle. La farfalla vola sul prato e io la seguo fino alla recinzione. Oltre la recinzione c’è un piccolo bosco. All’improvviso sento una voce. Viene dal bosco. Vedo che la recinzione ha un buco. Lo attraverso e vado nel bosco. Dopo un po’, dietro un cespuglio, vedo un agnello.
«Grazie al cielo! Aiutami, ti prego!» dice lui.
«Certo, ma... che cosa è successo?»
Lui si guarda in giro preoccupato. «Non ho tempo di rispondere. Mi stanno inseguendo! Ma mi sono fatto male e non riesco a camminare... Mi aiuti? Sono quasi arrivato...»
«Certo! Ma sei troppo pesante... Aspetta qui, vado a chiamare aiuto.»
«Va bene, ma fai in fretta!», poi mi guarda bene. «Ma tu non sei un agnello. Che cosa sei?»
«Sono un cane. Questo è solo un costum-»
«A-ha! Ti ho trovato!»
Cosa succede? Chi è? Ma in quel momento sento un grande dolore e tutto diventa nero.___________
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Sun, 21 Mar 2021 - 05min - 88 - A2 • Il cane Rocky e il coniglietto pasquale (Storie di Pasqua)
🐰Il cane Rocky e il coniglietto pasquale🐰
Manca una settimana a Pasqua. Come al solito, Rocky è con i suoi padroncini nel bosco. Il sole splende e gli uccelli cantano. Dopo un po’ i tre fanno una pausa in un bel posto in mezzo la natura. Siccome Rocky è un cane molto impaziente, e la sua padroncina lo sa, lei lo lascia libero, così può guardarsi in giro.Si guarda attorno interessato, annusa dappertutto, finché sente un odore strano, ma familiare. Sa di pittura, pensa. Segue la traccia e arriva in una specie di grotta. Nella terra natia di Rocky, il palatinato, ci sono tante piccole grotte.
Rocky cammina pian piano nella grotta e l’odore di pittura diventa sempre più intenso. E poi… Rocky non crede ai suoi occhi. Di fronte a lui c’è un coniglietto piccolo e carino che dipinge delle uova di tanti colori. Sembra molto stressato e anche lui è pieno di pittura. Quando il coniglietto lo vede, si nasconde velocemente dietro un angolo. Rocky fa qualche passo avanti prudentemente e dice: «Non devi avere paura, il mio nome è Rocky e non ti faccio del male.»
Il coniglietto guarda un po’ scettico da dietro l’angolo e poi saltella verso Rocky.
«Ciao Rocky, io sono... ah, lascia stare, tanto non mi credi.»
Rocky è un po’ confuso e vuole sapere chi ha di fronte. «Chi sei? Dai dimmelo! Certo che ti credo.»
«Il mio nome è Pasquale e sono…. sono il coniglietto pasquale.»
Per un attimo Rocky è senza parole, ma poi è felicissimo. «Fantastico, piacere di conoscerti! Devi sapere che conosco anche una renna di Babbo Natale. Sono onorato di incontrare il coniglietto pasquale di persona.»
Pasquale è molto sollevato, ma sembra anche un po' triste. Rocky gli chiede che cosa succede e il coniglietto risponde:
«Sai Rocky, tutti i miei coniglietti aiutanti non possono aiutarmi quest’anno perchè hanno l’influenza, per questo devo dipingere tutte le uova da solo e manca solo una settimana a Pasqua.»
Rocky riflette un attimo… e poi gli viene un’idea.
«Che ne dici se porto qui i miei padroncini, loro potrebbero chiedere aiuto ai loro amici e io ai miei amici, e poi possiamo dipingere le uova tutti insieme!»
Il coniglietto pasquale lo guarda un po' scettico. Rocky lo nota naturalmente, e aggiunge: «Il tuo nascondiglio è un segreto e non diciamo niente a nessuno, lo prometto!»
Pasquale si fa coraggio e alla fine accetta. Rocky corre velocemente dai suoi padroncini e abbaia agitato: Venite con me!Per un momento entrambi sono un po’ confusi, ma poi lo seguono. Rocky presenta i suoi padroncini a Pasquale. Pasquale spiega il suo problema e la padroncina di Rocky non ci pensa due volte. Tira fuori velocemente il suo cellulare e scrive dei messaggi. Poi si mette d’accordo con Pasquale per incontrarsi il giorno dopo. La mattina dopo sono tutti puntuali da Pasquale. Rocky e la sua padroncina hanno radunato tutti gli aiutanti: Ellie, Daniel, Kira e Cody, Scotty, Bruno e Romeo. Ma anche Karin con i gatti Franz e Sissi, Julia e Stephanie sono pronti. Insieme iniziano di dipingere le uova di tanti colori. Tutti si divertono e ridono molto. E grazie agli aiutanti, le uova sono pronte in tempo. Pasquale e Rocky le impacchettano con cura, perché Pasquale deve nasconderle nei giardini dei bambini. Ringrazia ancora tutti gli aiutanti e saluta. Visibilmente sollevato, con un bagaglio pesante, Pasquale parte per il suo lungo viaggio per portare un sorriso sui visi dei bambini.La domenica di Pasqua Rocky va in giardino perché vuole godersi il sole. Ma un familiare odore di pittura arriva al suo naso. Segue l’odore e trova un graaaande cestino di Pasqua nascosto sotto un cespuglio. Nel cestino ci sono delle uova colorate, biscotti e un osso dall’aspetto delizioso. Sotto c’è un biglietto su cui c’è scritto:
Grazie Rocky! Senza te e i tuoi amici non ce l'avrei fatta.
Buona Pasqua!Il tuo Pasquale
Sun, 14 Mar 2021 - 05min - 87 - Corneglio, un coniglio speciale 🐰🇮🇹
🐰 Corneglio, un coniglio speciale🐰
Corneglio è un piccolo coniglietto e ha molti fratelli: sette sorelle e cinque fratelli. Ma lui è il più giovane e la sua zampa sinistra è più corta dell‘altra. Per questo Corneglio zoppica e i suoi fratelli lo prendono sempre in giro. Dopo un dispetto lui pensa: Un giorno ve la farò vedere!
Mentre gli altri vanno al fiume per rinfrescarsi, lui si rilassa sul prato. Osserva il cielo azzurro, ascolta il canto degli uccelli, sente il profumo dell‘erba fresca e dei fiori e sente il calore del sole sulla pelle.
Poi vede due gatti che camminano sul prato molto vicino a lui. Lui ha paura e cerca di nascondersi. I due gatti si avvicinano e...
«Ehi, ciao! Come va?» dice il gatto bianco, ma Corneglio non si muove.
«Che cos‘ha?» domanda la gatta tigrata.
«Non lo so. Ehi, tutto bene? Hai sbagliato strada?»
Corneglio guarda in su e capisce che i due non lo vogliono mangiare.
«No.. No.. Tutto bene. Ehm... Chi siete?» vuole sapere.
«Sono Wali e questa è mia sorella Loki» dice il gatto bianco.
«Ah, piacere! Sono Corneglio.»
«E perché sei da solo?»
«I miei fratelli sono al fiume. Prendono sempre in giro me e la mia zampa. Non mi piace. Preferisco stare da solo...»
I gatti si guardano. Corneglio si volta e va via. E adesso ridono di me anche i gatti, pensa ed è molto triste. Ma non va lontano. Poco dopo Loki e Wali lo raggiungono.
«Conosciamo qualcuno che dovresti incontrare» dice Wali.
«Non lo so. Forse è meglio se mi lasciate solo...»
Ma Loki non è d‘accordo e lo afferra prudentamente per il collo. Corneglio ha paura, però Loki e Wali attraversano solamente il bosco con lui. Quando arrivano a una radura, si fermano e Loki lo appoggia a terra.
«Babbo! Babbo!» chiamano i due. «Babbo! BABBOOOO!»
«Shh state zitti!» dice un grande, davvero enorme coniglio. «Non è che tutti devono sapere dove abito e che esisto davvero. Ma, e lui chi è?»
«Il nostro nuovo amico Corneglio» dice Wali orgoglioso e sogghigna.
«Lui vuole stare sempre da solo e sono sicura che ha un cuore d‘oro, così ho pensato che...» aggiunge Loki.
«Ah, va bene, va bene. Ho capito.»
«Eh? Ma... io... non ho capito» bisbiglia il coniglietto. «Chi sei tu?»
«Io sono il coniglio di Pasqua.»
«Noo!» dice Corneglio incredulo.
«Sì, sono proprio il coniglio di Pasqua. Guarda!» dice e dissotterra delle uova di Pasqua colorate dal nulla.
«Wow, mi sento già meglio!»
«Loki ha avuto un‘idea» dice il coniglio di Pasqua. «E io penso che sia davvero un‘ottima idea! Io sono molto anziano e ho bisogno di un erede. Vorresti fare il mio lavoro? Ma devi sapere che il coniglio di Pasqua rimane sempre nascosto e non vive con altri conigli.»
Corneglio è allibito e guarda il coniglio di Pasqua con gli occhi spalancati.
«Non riesco a credere che tu esista davvero! Ho sempre sognato di essere il coniglio di Pasqua: dipingere le uova insieme alle mie amiche galline, trovare bei nascondigli e nascondere piccoli regali per i bambini. E non ho problemi a vivere da solo.»
«Immagino che sia un sì» sorride il coniglio di Pasqua.
«Purtroppo no» risponde Corneglio con le orecchie basse.
«Perché?» domandano increduli tutti e tre.
«La mia zampa... non... non ce la farei.»
«Possiamo aiutarti noi» dicono i gatti. «In realtà, non sarai proprio solo. Noi siamo con te, siamo i tuoi aiutanti.»
«Dite davvero?» Corneglio è felicissimo e piange di gioia. «Col vostro aiuto... Sì, lo farò!»
E da quel momento Corneglio è il coniglio di Pasqua. Loki, Wali e lui sono inseparabili e il vecchio coniglio si può finalmente rilassare. Qualche volta Corneglio va a trovare la sua famiglia e i suoi fratelli adesso sono molto gentili ed orgogliosi di lui. Però Corneglio non resta lì molto tempo perché lui ama la sua nuova vita da coniglio di Pasqua.Sat, 13 Mar 2021 - 06min - 86 - 🇮🇹 Miracolo di Pasqua 🐰 (A1)
🐰 Miracolo di Pasqua🐰
È il giorno prima di Pasqua e un coniglietto cammina nel bosco. Il coniglietto cammina lentamente, perché non vede niente: è cieco. Dopo un po’ arriva a una fattoria e incontra una gallina. Ma lui non sa che cos’è una gallina.
Allora lei dice: «Sono un uccello bianco, ma non so volare. Faccio le uova. Anche le mie uova sono bianche.»
«Che cosa vuol dire bianco?» le chiede.
«Il bianco è un colore» risponde la gallina.
«Non conosco i colori. Com’è il bianco?»
La gallina riflette un attimo. «Pensa all’inverno e alla neve. La neve è fredda e silenziosa. Ecco, quello è il bianco.»
«Parlami degli altri colori» dice allora il coniglietto alla gallina. Il coniglietto è molto curioso.
E così la gallina gli parla dei colori. Il giallo è caldo come il sole sulla pelle. Anche il rosso è caldo. Caldissimo! È il colore del fuoco. Il verde è calmo e rilassante come la natura e l’erba. L’azzurro è fresco come l’acqua. Il marrone è il colore della terra, caldo e morbido.
Quella notte il coniglietto non riesce a dormire. È un po’ triste. «Vorrei tanto vedere i colori!» dice alla luna e alle stelle.La mattina di Pasqua il coniglietto si sveglia con una sorpresa. Apre gli occhi e… vede la gallina davanti a lui! Vede il cielo, l’erba, la fattoria… È un miracolo!
È così felice che esplora subito tutta la fattoria. Vede le mucche bianche e nere, i pulcini gialli, i cavalli marroni, grigi e neri, i maiali rosa… Come sono belli i colori!
Infine torna dalla gallina, vede le sue uova bianche e ha un’idea. Prende un pennello e dei colori e dipinge le uova. Che belle le uova tutte colorate!
La gallina è così felice del regalo che mostra le sue uova speciali a tutte le sue amiche galline. Anche loro vogliono avere le uova colorate! Allora il coniglietto dipinge le uova di tutte le galline della fattoria. Le galline sono felicissime.
Poi il coniglietto decide di partire per un viaggio. Vuole vedere il mondo e i suoi colori. Ma ogni anno, a Pasqua, fa un regalo a tutte le galline e dipinge le loro uova, per non dimenticare il miracolo di Pasqua.________________
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Sun, 03 Apr 2022 - 03min - 85 - A2 • Un regalo di Pasqua per la mamma (Storie di Pasqua)
🐰Un regalo di Pasqua per la mamma🐰
Il gatto Franz era seduto sul davanzale e guardava pensieroso fuori dalla finestra. Era un po‘ indeciso su cosa fare. Poteva uscire e andare a vedere se c’era del cibo per gatti sul terrazzo dei vicini. Poteva dormire ancora un po‘ - dormire è sempre una buona idea! Poteva fare i suoi bisogni… ma non era molto urgente. Quindi, cosa fare?
In quel momento un movimento ha attirato la sua attenzione: uno strano animale stava attraversando il giardino. Aveva le orecchie lunghe, il pelo grigio e portava addirittura un cestino sulle spalle! Lo portava come uno zaino ed era pieno di cose rotonde e colorate.
Devo subito andare a vedere che cosa sta facendo quello strano animale nel MIO giardino, ha pensato Franz agitato.
Così è corso in giardino, ma l‘animale era già scomparso. Franz ha iniziato ad annusare per terra e ha notato una di quelle cose colorate sotto un cespuglio. Davvero interessante… ma che cos’è?L’ha esaminata molto attentamente. Non aveva odore di cibo - o almeno, non di cibo per gatti - ma gli piaceva lo stesso. Il colore era molto bello, giallo come un girasole!
Di colpo Franz si è ricordato che aveva già visto quelle cose rotonde e colorate l‘anno precedente. Si trovavano in un bel cestino sul tavolo della mamma.Quindi Franz ha pensato che quella cosa fosse1 un buon regalo per lei - lo strano animale l’aveva sicuramente persa e non aveva senso lasciarla lì sotto il cespuglio. Allora Franz l‘ha presa in bocca, l‘ha portata sul terrazzo e l’ha appoggiata davanti alla porta finestra. Poi si è guardato attorno e ha notato con sorpresa che quelle cose rotonde e colorate erano dappertutto! Sotto i cespugli, sul prato, dietro gli alberi, nell’orto... una era addirittura sotto la sdraio!
Franz le ha raccolte tutte e le ha portate davanti alla porta finestra per la mamma. Ma non è mica stato facile! Aveva fatto attenzione, ma alla fine erano tutte un po’ rotte…
Ma sicuramente alla mamma piaceranno lo stesso, ha pensato Franz soddisfatto.
Dopo tutto quel lavoro Franz era davvero esausto e si è addormentato sulla sdraio.Più tardi la mamma è andata in giardino. Quando ha visto le uova di Pasqua rotte sul terrazzo, ha sospirato. «Franz, che cosa hai combinato questa volta?»
Le ha raccolte e le ha messe in un bel cestino. Quando Franz si è svegliato, la mamma l‘ha accarezzato.
«Che gatto intelligente che sei!» l’ha lodato, sospirando nuovamente.
Franz era molto contento e ha fatto taaaante fusa!__________
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Tue, 09 Mar 2021 - 03min - 84 - 🇮🇹 La storia del coniglietto pasquale 🐰 (A1)
🐰 La storia del coniglietto pasquale🐰
Un coniglietto vive in una grande fattoria. Il contadino ha una moglie molto gentile e tanti bambini. I bambini giocano sempre con il coniglietto e lui si diverte molto. Un giorno di primavera, qualche giorno prima di Pasqua, il coniglietto ha un‘idea: vuole fare un regalo di Pasqua ai bambini, ma non sa che cosa.
Allora va dal cane.
«Cane, che cosa posso regalare ai bambini?»
«Che ne dici di un osso? Gli ossi sono molto buoni!» dice il cane.
Ma gli ossi sono molto duri. Non è un buon regalo.Poi va dalla pecora.
«Pecora, che cosa posso regalare ai bambini?»
«Che ne dici di un po‘ di lana? Puoi fare un berretto!» dice la pecora.
Ma il coniglietto non sa fare berretti. Inoltre ora fa troppo caldo per un berretto di lana!Poi va dalla mucca.
«Mucca, che cosa posso regalare ai bambini?»
«Che ne dici di un po‘ di latte fresco? L‘ho appena fatto!» dice la mucca.
Ma i bambini bevono il latte tutti i giorni, non è niente di speciale.Infine va dalla gallina.
«Gallina, che cosa posso regalare ai bambini?»
«Che ne dici delle mie uova? Sono deliziose e molto nutrienti!»
Questo è un buon regalo. Ma le uova sono completamente bianche e non sono molto belle.Allora va nella cameretta dei bambini e inizia a dipingere le uova. Adesso le uova sono molto più belle!
La Vigilia di Pasqua il coniglietto mette le uova colorate in un cestino. Poi mette il cestino in giardino, davanti alla porta, per fare una sorpresa ai bambini, e va a dormire soddisfatto.
Ma quella notte c‘è un forte vento e la mattina le uova sono sparpagliate per tutto il giardino! Che disastro! Ma i bambini sono felicissimi di cercare le uova. È un bel gioco!
E da quel momento a Pasqua il coniglietto nasconde sempre delle uova colorate in giardino per i bambini.________________
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Sun, 03 Apr 2022 - 03min - 83 - Il gatto Franz e il cestino di Pasqua 🐰 (A2)
🐰 Il gatto Franz e il cestino di Pasqua🐰
Era la Vigilia di Pasqua. Il gatto Franz si era appena svegliato... e già si annoiava. Era notte, gli umani dormivano e il suo amico Sissi era fuori. Franz è saltato sul davanzale per vedere cosa stava combinando il suo amico in giardino. Fuori, Sissi era impegnato a giocare con quelle strane palline colorate che la mamma aveva appeso ai rami del cespuglio. Le aveva tirate giù tutte e ora le inseguiva, sparpagliandole per tutto il giardino. Franz a volte non capiva il suo amico. Perché era sempre così attivo? Meglio non aiutarlo, sarebbe troppo faticoso, ha pensato. Dovete sapere che Franz è un gatto molto pigro…
Poi si è guardato intorno. Che cosa posso fare? Ma che cosa… Lì sul tavolo c’era una cosa nuova! Era un cestino con dell’erba verde e altre palline colorate. Franz è andato subito a esaminarlo. È sicuramente un nuovo lettino per me, che bello! Ma perché ci sono tutte queste palline? Sono troppo dure, meglio toglierle. E anche questo coniglietto non va bene, mi darebbe solo fastidio mentre dormo. Alla fine il cestino era libero e Franz si è raggomitolato dentro. È davvero comodo!E si è addormentato.
La mattina la mamma si è svegliata e ha visto quello che Franz e Sissi avevano fatto. Non era molto felice che le sue decorazioni di Pasqua fossero1 rovinate, ma dopo un po‘ ha pensato che forse era più bello così, con un giardino pieno di uova e un gatto nel cestino al posto del coniglietto pasquale.
«Non tutti ce l’hanno!» ha detto facendo un grande sospiro, un po’ divertita e un po’ rassegnata. E Franz era contento di essere riuscito ancora una volta a rendere felice la sua mamma. Eh sì, sono proprio un bravo micio!__________
1 fossero (congiuntivo imperfetto di essere) = erano
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Mon, 08 Mar 2021 - 02min - 82 - A2 • Gatto per un giorno #epilogo
EPILOGO
Cody
Padroncina ed io stavamo cercando Kira, quando abbiamo sentito abbaiare in lontananza. Ho riconosciuto subito la voce di Kira. L‘abbiamo trovata su un grande sasso in mezzo al fiume insieme ad un gatto che non si muoveva. Era bagnata fradicia ed era di nuovo lei, la Kira che conoscevo. Siamo corsi al fiume e li abbiamo aiutati a uscire. Il gatto, per fortuna, non era morto, ma era svenuto. Li abbiamo portati subito dal veterinario. Kira stava bene, aveva solo bisogno di scaldarsi un po’. Il gatto invece non stava benissimo. Aveva la febbre alta.
La padrona del gatto è arrivata di corsa e non smetteva di ringraziare Kira e Padroncina per aver salvato il suo Romeo. Ha raccontato che Romeo aveva una grande paura dei cani, «ma forse, ora che è stato salvato proprio da un cane, avrà meno paura!» ha detto felice. Quando si è svegliato, Romeo a fissato a lungo Kira. Poi ha miagolato qualcosa, forse per ringraziare. Kira, come risposta, gli ha leccato un orecchio.
Siamo tornati a casa e quella sera Padroncina, Kira ed io ci siamo fatti tante coccole sul divano. Kira era felice e molto stanca e si è addormentata quasi subito tra le braccia di Padroncina. Sabato non siamo andati a vedere la sfilata di Carnevale in città. Padroncina ha preferito trascorrere una giornata tranquilla insieme a noi. Né Kira, né Padroncina, né io avevamo voglia di indossare un costume.
Kira mi ha raccontato tutto quello che era successo: di quando aveva trovato il costume, che ora probabilmente si trovava da qualche parte sul fondo del fiume, del corteggiamento di quel gatto (a quel punto ho riso davvero molto) fino ad una dettagliata descrizione del salvataggio. Kira era convinta di essere tornata un cane grazie al suo gesto eroico, come gli eroi delle fiabe che spezzano l’incantesimo della regina cattiva grazie all’amore, all’altruismo e cose simili. Kira era così orgogliosa che non ho voluto raccontarle la verità. Ma che importanza aveva? Per me lei era una vera eroina.
P.S. Chi era la donna della lettera? Era forse una bis-bisnonna di Padroncina? E aveva una strega per amica? E perché mai aveva voluto avere quel costume? Forse lei amava così tanto i gatti che qualche volta voleva vivere come loro. Oppure era una supereroina che si trasformava in un gatto, come Catwoman. Chissà!
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Sun, 14 Feb 2021 - 03min - 81 - A2 • Gatto per un giorno #5
CAPITOLO 5
Kira
Il sole stava tramontando e non sapevo dove andare. Faceva freddo e non ero abituata a dormire fuori. Sono saltata sul muretto di un ponte di pietra e mi sono seduta. Sotto di me c’era un fiume.
«Hey bellezza!»
Romeo, il gatto rosso che avevo incontrato dal veterinario, si è avvicinato e si è seduto di fianco a me.
«Lasciami in pace.» Non avevo proprio voglia di parlare.
«Questo caratteraccio non si addice a una bella gattina come te.» Di fianco a me, sentivo che Romeo era molto caldo. Cosa aveva detto quella ragazza? Che forse Romeo aveva la febbre?
«Non sono un gattina»ho detto arrabbiata.
Lui è scoppiato a ridere. «E che cosa sei allora? Una tigre?»
«Sono un cane! Un CANE! Sono intrappolata in un MALEDETTO COSTUME!»In quel momento un cane ha abbaiato proprio dietro di noi. Mi ha un po’ spaventata, anche se io non avevo certo paura di un cane… Per fortuna, lui e la sua padrona sono andati via subito.
Mi sono girata verso Romeo, ma lui… non c’era più! Dov’era andato? Ho guardato giù ed eccolo lì, nel fiume. Ma la corrente era molto forte e sembrava in difficoltà.Mi sono buttata nel fiume senza pensarci due volte. L’acqua era gelida. Ho cercato Romeo. Non sapevo come salvarlo, visto che ero un gatto e lui era più grosso di me, ma dovevo provarci. Poi, finalmente l’ho visto. L‘ho raggiunto e l’ho afferrato dietro al collo. La riva era troppo ripida, così ho nuotato con tutte le mie forze verso un grosso sasso.
Con fatica sono salita e poi ho tirato su anche Romeo, che aveva gli occhi chiusi e non si muoveva. Ero molto preoccupata per lui e ho iniziato a chiamare aiuto.
Ero così agitata e preoccupata che non mi sono accorta che stavo abbaiando e non miagolando. Ho chiamato aiuto per dieci lunghi minuti.
Ma alla fine qualcuno è arrivato. Padroncina e Cody ci hanno salvato.___________
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Sun, 14 Feb 2021 - 03min - 80 - A2 • Gatto per un giorno #4
CAPITOLO 4
Cody
Ho sentito il rumore della macchina e sono andato alla porta. C’era una cosa importante che dovevo dire a Padroncina. Era successa una cosa terribile. Padroncina, Kira è scomparsa! ho abbaiato. Lei aveva con sé quello strano gatto e l’ha appoggiato sul pavimento. Poi ha notato che Kira non era venuta alla porta a salutarla. Preoccupata, ha iniziato a chiamarla, ma Kira non arrivava.
Il gatto ha iniziato a miagolare disperatamente. Ma cosa voleva quel gatto? Era proprio strano. Ma adesso non era importante. Avevo già cercato Kira dappertutto mentre Padroncina era via, per questo l‘ho portata di sopra, in soffitta, dove l’odore di Kira era più forte. L’ho portata dove c’era una grossa scatola vuota. Lì finiva l’odore di Kira. Padroncina si è guardata un po‘ in giro e poi ha notato qualcosa nella scatola. Una lettera. Sembrava molto vecchia.
Padroncina l’ha letta ad alta voce:
28 gennaio 1891
Cara Anna,
ti mando il costume con l’incantesimo che mi hai chiesto. Ricorda di non indossarlo troppo a lungo, altrimenti comincerai a credere di essere davvero un gatto. L’acqua annulla l’incantesimo, quindi fai un bagno quando vuoi toglierlo. Non usarlo se piove.
Usalo con prudenza.La tua amica Amelia
Padroncina ha fissato la lettera per un minuto buono, poi è tornata giù di corsa. Evidentemente Kira aveva trovato quel costume, l’aveva indossato e… si era trasformata in un gatto? Quello strano gatto quindi… era Kira? Era incredibile, ma questo spiegava perché quel gatto era in casa nostra. Per fortuna, la lettera diceva anche come annullare l’incantesimo. Bastava un bagno. Il pensiero mi faceva ridere, Kira odiava fare il bagno…
Ma il mio sorriso è svanito in fretta. Il gatto non era più in casa. Le nostre ricerche si sono concluse davanti alla finestra aperta del bagno.
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Sun, 14 Feb 2021 - 03min - 79 - A2 • Gatto per un giorno #3
CAPITOLO 3
Kira
L’idea di andare dal veterinario proprio non mi piaceva, ma probabilmente lui era l’unica persona che poteva aiutarmi. Almeno, lo speravo.
Padroncina è entrata di corsa e ha spiegato la situazione alla ragazza dell’accoglienza, poi abbiamo aspettato nella sala d’aspetto.«Hey bellezza» ha detto una voce.
Di fianco a me c’era un grosso gatto rosso dentro un trasportino. Era sulle ginocchia di una ragazza con i capelli viola.
«Dici a me?» gli ho chiesto.
Il gatto mi ha sorriso. «Certo che dico a te, bellezza. Che ne dici di fare due passi insieme stasera? Io e te, al chiaro di luna…»
Oddio! Un gatto stava flirtando con me! «Mi dispiace, io non…»
In quel momento la ragazza mi ha accarezzato. «Che bel gattino!»
«Grazie» ha risposto Padroncina, «ma non è mio, penso che sia del mio vicino. È entrato in casa e all’improvviso si è sentito male.
«Povero micino.»
«Non ti ho mai vista, ti sei appena trasferita?» ha chiesto Padroncina. Il paese è piccolo e lei conosce praticamente tutti.
«No, non abito qui, abito a Roma. Sono venuta a trovare un’amica. Ma stamattina Romeo non ha mangiato e mi sono preoccupata, lui mangia sempre. Mi sembra caldo, forse ha la febbre.»
«Signorina Albachiara!» ha chiamato una veterinaria.
«Devo andare. Mi ha fatto piacere conoscerti!»
«Anche a me, ciao!»Uff, meno male… Non mi piacevano i gatti, neanche adesso. Dopo cinque minuti era il nostro turno. Il veterinario mi ha visitato, mi ha provato la febbre, mi ha guardato i denti, le orecchie e gli occhi… Niente. Per lui ero un semplice gatto in ottima salute.
Mentre tornavamo a casa, immaginavo già la mia futura vita da gatto di strada, lontana da Padroncina e da Cody. Non potevo certo restare da loro in forma di gatto… Ma che cosa avrebbe fatto Padroncina? Avrebbe preso un altro cane? Quel pensiero mi faceva star male.
Disperata, ho iniziato a piangere.___________
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Sun, 14 Feb 2021 - 03min - 78 - A2 • Gatto per un giorno #2
CAPITOLO 2
Kira
Perché non vedevano che indossavo un costume? E cosa era successo alla mia voce?
Spaventata, sono corsa in camera da letto e mi sono guardata allo specchio. Di fronte a me non c’era il mio riflesso. Non vedevo un cane che indossava un costume da gatto. No, davanti a me c’era un gatto in carne e ossa, un bel micio tigrato con le orecchie a punta e i baffi. Ero senza parole. Deve essere un incubo…
Non sapevo che cosa fare. Sono tornata lentamente in salotto. Forse si accorgono che non sono un vero gatto, forse Cody sente il mio odore…
Padroncina è venuta da me con un sorriso. «Sei sicuramente il nuovo gatto del vicino» mi ha detto. «Sei entrato dalla finestra del bagno, vero? Ho dimenticato di chiuderla.»Guardami bene, Padroncina, non vedi che sono io, la tua Kira?
Me lei non mi vedeva. Lei vedeva solo un gatto. Anche Cody non mi riconosceva. Mi guardava diffidente.
«Hai fame, piccolo? Vieni con me, ho qui dei croccantini per cani.»
Padroncina è andata in cucina e ha messo dei croccantini in una piccola ciotola.
«Micino, hai fame? Ho qui da mangiare! Vieni!»
Ma io non la ascoltavo. Pensavo invece a che cosa fare. Devo trovare una soluzione il più in fretta possibile.
«Micio micio micio! Vieni qui!»
Ma cosa posso fare? Chi può aiutarmi?
«Micio, vieni!»
Padroncina, smettila di chiamarmi, devo riflettere!
Un momento! Io andavo sempre da Padroncina quando mi chiamava! Ero un cane ubbidiente, io! Che cosa mi stava succedendo? E poi ho capito: non solo avevo l’aspetto di un gatto, ma mi stavo anche comportando come un gatto! Oh no!Il problema era davvero serio.Poi mi è venuta un’idea. Probabilmente lui era l’unica persona che poteva aiutarmi. Mi sono sdraiata per terra e ho iniziato a miagolare a gran voce, rotolando a destra e a sinistra.
«Che succede, micino? Stai male?» ha chiesto Padroncina preoccupata.
«Devo avvisare subito il tuo padrone!»
Ma io ho iniziato a miagolare più forte. Lei allora ha cambiato idea: ha preso le chiavi della macchina e mi ha portato velocemente dal veterinario._________________
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Sun, 14 Feb 2021 - 03min - 77 - A2 • Gatto per un giorno #1
CAPITOLO 1
Kira
Tutto è iniziato un freddo e nuvoloso pomeriggio di febbraio.
Padroncina era in cucina e stava preparando le chiacchiere, un dolce tipico di Carnevale. Io ero in salotto, guardavo fuori dalla finestra e qualche volta abbaiavo. Bau!
Cody era sdraiato davanti al camino e dormiva.Stavo osservando il gatto del vicino quando ho sentito un rumore che proveniva dal piano di sopra. C’era forse un ladro in casa?
Sono andata su e sono entrata nella camera da letto. Niente. Poi sono entrata nel bagno e… trovato! La finestra era aperta e sbatteva contro il muro perché fuori c’era vento. Beh, mistero risolto. Nessun ladro.Stavo per tornare giù quando ho visto una cosa strana nella camera degli ospiti. In mezzo alla camera c‘era una scala. Non avevo mai visto quella scala. Ero molto curiosa e così sono salita. La scala portava in soffitta. Non ero mai stata qui.
La soffitta era molto grande e piuttosto buia, c’era solo una piccola finestra in un angolo. Ho iniziato a camminare verso quella finestra, ma sono inciampata in una scatola.Ahi, che male!
Il coperchio della scatola è caduto per terra. Dentro c’era… che cos’era? Sembrava un vestito.Ho guardato bene: era un costume da gatto. Sembrava molto antico. Aveva le orecchie a punta, la coda lunga, i baffi… un vero e proprio gatto!
È perfetto per Carnevale!ho pensato entusiasta. Padroncina voleva andare a vedere la sfilata di Carnevale in città sabato.All’improvviso, il costume ha iniziato a muoversi da solo e… dopo pochi secondi lo indossavo. Stavo indossando il costume! Com’era possibile? Spaventata, sono corsa via. Che cosa era successo? Mi sentivo strana.
Sono corsa giù da Cody e Padroncina. Aiuto!
Cody si è alzato di scatto e ha iniziato ad abbaiare. Padroncina ha detto: «Un gatto! E tu da dove vieni?»
Ma non vedete che è un costume? Aiutatemi a toglierlo!ho abbaiato.Ma la mia voce non era più la mia voce. Stavo miagolando. Mao mao mao!
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Sun, 14 Feb 2021 - 03min - 76 - B1 • È quasi mezzanotte - seconda parte
È quasi mezzanotte, ma stasera piove.
Piove ormai da un paio d‘ore. La giovane donna guarda fuori dalla finestra. Il cielo è scuro e le nuvole si muovono velocemente. Il vento forte fa entrare la pioggia nella sua camera. Rimette le tende davanti alla finestra per evitare che si bagni tutto e torna al tavolo, dove si trova una lucerna accesa. La luce illumina il suo volto pensieroso.
Vorrebbe uscire di nascosto per incontrare il suo amante, ma con questo tempo è impossibile. Quando torna dovrebbe cambiarsi e stendere i panni bagnati ad asciugare, ma la tunica bagnata rivelerebbe che è uscita di nascosto, e questo la metterebbe in difficoltà. Nessuno deve sapere che esce senza permesso.
Guarda le luci e le ombre che danzano sulle pareti. La fiamma tremola a causa del vento che entra dalla finestra, nonostante le tende di stoffa pesante.
Ripensa all’ultimo incontro con il suo amante. Agli abbracci forti. Le viene la pelle d’oca al solo pensiero. Si sono visti solamente un paio di giorni fa, ma le sembra un’eternità.Il rumore di un tuono interrompe i suoi pensieri. Ci mancava anche il temporale, pensa. La speranza che il tempo migliori diminuisce. La giovane donna si alza e comincia a camminare avanti e indietro per la camera.
Ripensa al loro primo incontro.Stava camminando per le strade di Roma con una sua schiava. Voleva comprare della frutta. È passata davanti ad una bancarella e si è fermata a guardare l’offerta. All’improvviso ha sentito il nitrire di un cavallo. Si è girata e ha visto un cavallo che galoppava velocemente verso di lei. Era senza cavaliere e sembrava fuori controllo. Spaventata, si è coperta la testa con le braccia. La sua schiava ha urlato. Poi, dal nulla, è apparso un ragazzo che ha afferrato le redini del cavallo e l’ha fermato, cercando di calmarlo.
«Tutto bene, signorina?» le ha chiesto.
La donna l’ha guardato sorpresa. Da dove è saltato fuori così velocemente?
«Sì, grazie, tutto bene. Mi sono solo spaventata.»Il ragazzo le ha sorriso, ma poi ha distolto subito lo sguardo. Non è permesso guardare una donna direttamente negli occhi.
Ma quei pochi secondi in cui la donna ha visto i bellissimi occhi del ragazzo le sono bastati per sapere che lo voleva rivedere. Il ragazzo le ha sorriso di nuovo, l’ha salutata e ha riportato il cavallo al suo proprietario, mentre la donna lo seguiva con lo sguardo.Un altro tuono fa tornare la donna alla realtà. Grazie alla sua schiava di fiducia, la giovane donna è riuscita a scoprire chi è il ragazzo che le ha salvato la vita – o almeno che le ha evitato gravi ferite. Il ragazzo lavora in un panificio e quel giorno era andato a consegnare il pane a una locanda, ma aveva preso una strada diversa del solito. Stava passando vicino alle bancarelle quando aveva visto il cavallo che si era liberato.
Dopo quel primo incontro si erano visti molte volte. A volte di giorno, al panificio. Più spesso di notte, in segreto. Ma con questo temporale dubita che riuscirà a vederlo stasera.
Con un sospiro, spegne la lucerna e l’oscurità la avvolge.
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Fri, 29 Jan 2021 - 05min - 75 - A2 • Avventura con la Befana
È la notte tra il 5 e il 6 gennaio, la notte dell‘Epifania. Tutti stanno dormendo, ma io sono sveglio. Fuori c’è un vento molto forte e ho sentito un rumore. Mi alzo e vado in salotto. Guardo fuori dalla finestra. Qualcuno cammina in giardino.
Un ladro!Abbaio.
Kira e Padroncina si svegliano.
«Cody, che cosa succede?» chiede Padroncina. Poi anche lei guarda fuori dalla finestra.
In giardino c‘è un‘anziana signora. In mano tiene una scopa. Padroncina apre la finestra.
«Signora, che cosa sta facendo? Ha bisogno di aiuto?»
«Una tragedia! Una tragedia!» esclama la signora disperata.
«Che cosa è successo?»
«Ho perso il mio sacco! Il sacco con i dolci per i bambini!»
«Un momento... Lei è la Befana?»
La Befana? Ma certo!La Befana è un’anziana signora che vola su una scopa e porta i dolci ai bambini buoni. La sera del 5 gennaio i bambini appendono delle grosse calze al camino e lei di notte le riempie di dolci: cioccolatini e tavolette di cioccolato, caramelle, noci e nocciole, snack e mandarini. Anche piccoli regali. Ai bambini cattivi porta invece il carbone.
Padroncina apre la porta e tutti andiamo in giardino a salutare la Befana. Il vento freddo fa volare le mie orecchie su e giù.
«Signora Befana, non può stare fuori con questo vento. Vuole entrare in casa? Le offro una tazza di tè caldo!»
«Mamma mia, che tragedia... che cosa faccio ora? Poveri bambini!» continua a dire la Befana mentre entra in casa.
«Prego, si accomodi» dice Padroncina e indica una sedia. La Befana si siede e Padroncina va in cucina a preparare il tè. La Befana indossa un vecchio cappotto verde, una sciarpa marrone e un cappello da strega.
Padroncina arriva con un vassoio con due tazze di tè e qualche biscotto.
«Signora Befana, mi dica, che cosa è successo?»
«Questa notte è molto difficile volare, c’è molto vento! Il mio sacco è caduto dalla scopa e ora non lo trovo più!»
«Signora Befana, non si preoccupi! La aiutiamo noi. Kira e Cody trovano sicuramente il sacco dei dolci! Vero?»
Ma certo!
«Grazie cari! Così aiutate non solo me, ma tutti i bambini! Dai, andiamo!»
La Befana finisce di bere il tè e si alza, pronta per cercare il suo sacco.
Prima di uscire, Padroncina si mette un bel cappotto pesante, sciarpa, cappello e guanti, e prende anche due torce.
«Ora sono pronta. Andiamo!»È molto buio e c’è ancora molto vento. Passiamo davanti alla panetteria, alla biblioteca e al piccolo negozio di alimentari. Andiamo in piazza dove c’è la vecchia chiesa. Giriamo a destra, a sinistra, andiamo dritto... Kira ed io cerchiamo dappertutto. Cari dolci, dove siete?
Camminiamo fino al bosco. Un momento... Conosco questo odore. È odore di cioccolato! E sento anche odore di biscotti! Abbaio e scodinzolo agitato.
«Cody ha trovato qualcosa!» esclama Padroncina.
Kira ed io corriamo nel bosco e arriviamo a una grande quercia. I dolci si trovano su questo albero!Anche Padroncina e la Befana arrivano. La Befana sembra molto stanca e si siede.
«Tesori miei, non sono giovane come voi…»
Io lecco il suo lungo naso. «Sì sì non preoccuparti, sto bene. Devo solo riposarmi un momento.»
Intanto Padroncina guarda l‘albero, poi indica un ramo: «Guardate! Il sacco è lassù!»
Il sacco è appeso a un ramo e il vento lo muove a destra e a sinistra. Padroncina sale sull’albero.
«Mia cara, fa‘ attenzione!» esclama la Befana preoccupata.
«Ma certo, non si preoccupi!»
Per fortuna, Padroncina non cade. Prende il sacco, scende dall’albero e poi lo dà alla Befana.
«Grazie mille mia cara!»
Poi apre il sacco, ma... «I dolci sono spariti!»[...]
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Sun, 03 Jan 2021 - 10min - 74 - A2 • Gli spiriti del Natale #epilogo
🇮🇹⭐ EPILOGO ⭐🇮🇹
È la mattina di Natale e siamo a casa dei genitori di Padroncina. Tutti dormono profondamente. Quasi tutti. Cody ed io non riusciamo più a dormire, siamo molto agitati. È Natale!
Quando si svegliano? La pendola dice che sono già le nove. Hanno dormito abbastanza, non c'è dubbio. Cody ed io corriamo in camera da letto, saltiamo sul letto e abbaiamo. Sveglia! Sveglia! È Natale!
Padroncina borbotta qualcosa e si gira dall'altra parte. Cody ed io le lecchiamo la faccia.
«Ok va bene, mi arrendo! Sono sveglia!»
Buon giorno Padroncina!
Padroncina si alza, si veste e scende in salotto. Intanto anche gli altri si sono svegliati e arrivano sbadigliando. Tutti si radunano intorno all'albero di Natale e iniziano a scartare i regali.
Tutti sono molto felici, sorridono, si abbracciano e dicono «Buon Natale!» e «Grazie mille!» e «Che bel regalo!» Poi Padroncina nota un pacchettino nascosto dietro all'albero e legge il bigliettino: «Per Kira e Cody da... Babbo Natale!»
Ma allora non porta i regali solo ai bambini buoni... anche ai cani buoni!Sono molto emozionata. Cosa ci avrà regalato? Apriamo il pacchetto e dentro ci sono dei biscotti a forma di renna. Che regalo meraviglioso!Ma il regalo più bello non è da scartare. Vado da Cody e Padroncina e abbaio felice. Vi voglio bene! Padroncina ci abbraccia. «Buon Natale, cuccioli miei.» Una luce vicino all'albero attira la mia attenzione. Mia mamma è lì e mi sorride.
Buon Natale anche a te, mamma.
*FINE*
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Thu, 31 Dec 2020 - 02min - 73 - A2 • Gli spiriti del Natale #4
🇮🇹⭐ CAPITOLO QUATTRO ⭐🇮🇹
Oggi è la quarta domenica di Avvento. Padroncina ha finalmente acceso tutte le candele della corona dell'Avvento. Il Natale sta arrivando. Come passa il tempo...
Ora è notte e sono molto agitata. Cammino avanti e indietro davanti all'albero di Natale e aspetto impaziente il prossimo spirito. La pendola suona finalmente la mezzanotte. Dong. Dong. Dong. Mi guardo in giro e cerco la luce. Dai spirito, fai in fretta…
Finalmente appare fuori dalla finestra. Si avvicina velocemente e diventa sempre più grande. Diventa molto grande…
«Buona sera Kira. Io sono uno spirito del Natale e il mio nome è Amore. Sono l'ultimo spirito che incontrerai quest’anno.»
Questo spirito ha le corna, gli zoccoli e un lungo muso.
«Spirito! Devi assolutamente portarmi da mia sorella! Dobbiamo aiutarla!» esclamo agitata e inizio a parlare senza sosta. «Ho preparato alcune cose per lei, una coperta, qualcosa da mangiare, dei giocattoli, poi dobbiamo fare un piano per...»
«Kira, calmati.»
«Calmarmi? Mia sorella si trova in canile e tu mi dici di calmarmi?!»
«Shhh Kira, vuoi svegliare tutti? Adesso vieni con me. Ti mostro come tua sorella trascorrerà il prossimo Natale.»
«Il prossimo Natale?»
«Esatto. Con gli altri spiriti hai visto il passato e il presente. Io ti mostro il futuro. Allora, vuoi vedere come tua sorella trascorrerà il prossimo Natale?» chiede di nuovo lo spirito.
«Ma certo!» rispondo subito. Poi aggiungo incerta: «È un bel futuro?»
Lo spirito non risponde.
«Dai, salta su!» dice mostrandomi la schiena. Sopra c'è una bellissima sella.
«Dai, Kira! O vuoi rimanere qui?»
«No no!»
Corro a prendere il regalo per mia sorella e poi salto sulla sua schiena.
«E ora, tieniti forte! Si parte!»
Ci troviamo in un posto molto luminoso. Ci sono orologi di diverse forme e dimensioni e anche decine, no, centinaia di porte! Su una porta c'è scritto: Natale 2026. Guardo la porta dopo: Natale 2101. Su un'altra porta leggo: Natale 2032. Pazzesco! Cerchiamo la porta giusta e alla fine la troviamo. Apriamo la porta e una forte luce mi abbaglia.Lo spirito sta galoppando velocemente nella notte. Ci troviamo in montagna e tutto è coperto di neve. Ci sono alcune case, dei negozi e vedo anche un impianto sciistico in lontananza. Attraversiamo una piccola piazza con una fontana e una chiesetta. Lo spirito si ferma davanti a una baita.
«Mia sorella si trova qui?» «Guarda» dice lui e indica la finestra. La baita è molto accogliente e addobbata per Natale. Il camino è acceso. Delle persone sono sedute ad un grande tavolo di legno. Mangiano e chiacchierano allegramente. Sul grosso tappeto al centro della baita due bambini giocano con un cane. Un cane con una sciarpa azzurra. Non credo ai miei occhi. Mia sorella sta bene. Ha una famiglia. È felice!
«Tua sorella ha trovato una famiglia poche settimane dopo Natale» «Vivono qui?» «Questa è la loro baita di montagna. Vengono qui spesso durante le vacanze a sciare e a fare escursioni. Quest'anno festeggiano il Natale con degli amici e ora stanno facendo il tradizionale cenone di Natale.» Evidentemente sono già alla fine, perché una donna esclama: «Bambini, venite a mangiare il dolce!» Ci sono sia il pandoro che il panettone e tutti ne mangiano una, due, tre fette. Anche i bambini mangiano felici una fetta di pandoro e spargono zucchero a velo dappertutto, anche sulla testa della mia sorellina.
È molto buffa con la testa bianca e tutti ridono, io compresa.[...]
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Wed, 30 Dec 2020 - 09min - 72 - A2 • Gli spiriti del Natale #3
🇮🇹⭐ CAPITOLO TRE ⭐🇮🇹
Oggi è la terza domenica di Avvento. La prima, la seconda e la terza candela della nostra corona dell'Avvento hanno illuminato la casa tutto il giorno. Ora sono nella mia cuccia e aspetto lo spirito del Natale. La pendola suona la mezzanotte.
Dong. Dong. Dong. Dodici rintocchi.
Ancora nessuna luce. Anche questo spirito arriva in ritardo? Poi sento una vocina.
«Ehi! Ehi, Kira! Qui sotto!»
Sotto dove? Mi guardo in giro e poi noto una luce sotto l'albero di Natale.
«Buona sera Kira!» «Ehm... buona sera.» Lo spirito è davvero piccolo. Ha le orecchie a punta e anche un cappello a punta. Sembra un folletto... Vicino a lui c'è un libro che è quasi più grande di lui.
«Sai chi sono io, vero?» chiede lo spirito e tira fuori dalla tasca un paio di occhiali rotondi.
«Uno spirito del Natale?»
«Esatto. Mi chiamo Altruismo» dice lo spirito e comincia a sfogliare le pagine del suo grande libro.
«Che cosa stai facendo?»
«Cerco il tuo nome» dice lo spirito.
«Ecco qua!» esclama alla fine. Soddisfatto indica con il dito una pagina. Io la guardo.
«Non capisco niente! Che lingua è?» esclamo delusa.
«Ah giusto, è la lingua degli spiriti.»
«Ma perché c'è il mio nome in quel libro?»
«In questo libro ci sono tutti i nomi. E molte altre informazioni.»
«Per esempio?»
«Per esempio che ieri hai rubato tre sacchettini di biscotti di Natale e li hai mangiati tutti.» Ops.
«Comunque» aggiunge lui, «ci sono anche informazioni utili, come i nomi e gli indirizzi dei tuoi fratelli. Oggi andiamo a trovarli.»
«Davvero? Che bello!» esclamo felice.
Lo spirito chiude il libro e quello scompare, come per magia, e poi salta sulla mia schiena.
«Fantastico! Ho sempre sognato di cavalcare un cane!»
Poi versa un po‘ di polvere luccicante sulla mia testa. Sorpresa, mi alzo, ma le mie zampe non toccano più il pavimento. Accipicchia, sto volando!
«Ti piace la mia polvere magica?» chiede lo spirito allegramente.
«Adesso sei come uno spirito: nessuno ti può vedere o sentire, puoi passare attraverso i muri e puoi anche volare. E ora, si parte!»E così volo nella notte. Non ci sono nuvole e si vedono tante stelle. Fa un po‘ freddo, ma per fortuna indosso la mia bella sciarpa che mi scalda. Dopo un po' lo spirito esclama: «Ecco la fattoria! Siamo arrivati.»
La fattoria si trova su una collina e io atterro sul prato di fronte alla stalla. È tutto molto silenzioso, solo delle campane si sentono in lontananza. Lentamente, entro nella stalla. Ci sono tantissime capre e pecore e tutte dormono tranquille. In un angolo dormono anche dei cani.
«Guarda, Spirito! Quello è il mio fratellone» Mio fratello dorme profondamente, raggomitolato sulla paglia.
«La paglia non sembra molto comoda... Perché non ha una bella cuccia per dormire?»
«Vedi Kira, tuo fratello è un cane da protezione delle greggi.»
«Un cane da protezione... di che cosa?»
«Un cane da protezione delle greggi» ripete lo spirito. «Vuol dire che protegge le pecore e le capre. Lui e gli altri cani dormono qui perché proteggono gli animali anche di notte.»
«Sono come degli angeli custodi delle pecore e delle capre?»
Lo spirito ride. «Esatto, degli angeli custodi. A lui non interessa avere una cuccia comoda o una sciarpa morbida. A lui interessa solo proteggere il gregge e rendere fiero il suo padrone. Lui lavora duro, ma lavora sempre per gli altri. E lo fa con grande passione.»
Io non so cosa dire. Sono molto impressionata.
«Vieni Kira, andiamo» dice lo spirito ed esce.[...]
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Tue, 29 Dec 2020 - 09min - 71 - A2 • Gli spiriti del Natale #2
🇮🇹⭐ CAPITOLO DUE ⭐🇮🇹
Oggi è la seconda domenica di Avvento e Padroncina ha acceso la seconda candela della corona dell'Avvento. Ora però è spenta. Tutte le luci sono spente. È notte. Non riesco a dormire. Domenica scorsa è successa una cosa davvero strana... ho visto un fantasma! Ma non un fantasma qualsiasi: era lo spirito della mia mamma! Lo spirito della mamma mi ha detto che ogni domenica prima di Natale uno spirito viene a farmi visita. Ma quando arriva? Non l'ha detto. E perché? Non ha detto neanche questo. In effetti la mamma non ha detto molto ed è subito scomparsa.
Guardo la pendola. È mezzanotte meno un quarto. Chissà se lo spirito arriva davvero? Osservo l'albero di Natale. Ogni volta che lo guardo mi sento triste e arrabbiata. La pendola suona.
Dong. Dong. Dong. Uno, due, tre. Li conto tutti. Dodici rintocchi. È mezzanotte, l'ora degli spiriti.
Arriva? Non arriva? Non vedo nessuna luce. Non sento nessun rumore. Mezzanotte e cinque. Mezzanotte e dieci. Esco prudentemente dalla cuccia e mi guardo in giro. Niente. Che sollievo! Allora ho solo sognat-
«Scusa il ritardo! C'è un sacco di traffico a quest'ora, sai com'è... l'ora di punta...»
Guardo lo spirito a bocca aperta. L‘ora di punta?
«Sono tutti in giro a quest'ora, sai, tutti iniziano a lavorare a mezzanotte... Ma non importa, non importa! Ora sono qui e possiamo cominciare.»
Io continuo a guardarlo stupita. Che strano spirito… In effetti, ora che lo guardo bene, mi ricorda qualcuno…
«Spirito... Lei mi assomiglia molto.»
«Ma certo! Sono il tuo passato.»
«Lei è il mio... passato?» ripeto confusa.
«O meglio, il tuo Natale passato, sì.»
«Il mio Natale passato?» ripeto ancora più confusa.
«Esatto, non sono mica uno spirito qualsiasi io. Io sono uno spirito del Natale! E mi chiamo Gratitudine» afferma lo spirito con orgoglio.
«Piacere di conoscerla, signor Gratitudine… E... ehm... cosa fa uno spirito del Natale?»
«Noi ricordiamo qual è il significato del Natale a chi l'ha dimenticato. A Natale non c'è posto per la tristezza, la rabbia, l'ingratitudine... Mia cara Kira, hai forse dimenticato come hai trascorso il tuo primo Natale?»Il mio primo Natale? Avevo molto, molto freddo quel giorno. Lo spirito viene verso di me, sempre più vicino...
Il salotto e lo spirito sono scomparsi. Mi trovo in strada. È sera e i lampioni sono accesi. Conosco questo posto. Cammino verso un edificio abbandonato. So cosa troverò lì.
Voglio davvero andarci?
Entro nell'edificio.In un angolo ci sono tre cuccioli. Sono sporchi e feriti. Dormono tutti vicini per tenersi al caldo, perché il pavimento è freddo e non hanno coperte. Mia sorella, mio fratello ed io. Siamo nati lì, quella era la nostra casa. Ma non era una bella casa. Era sporca, fredda e anche pericolosa. A volte uscivamo con la mamma per cercare qualcosa da mangiare. A me non piaceva uscire, fuori c'erano rumori forti, c'erano le macchine che passavano velocemente. C’erano gli umani. Cercavo di dormire accanto ai miei fratelli. Avevo freddo. La mamma era andata via e non tornava. I miei fratelli ed io abbiamo iniziato a piangere. Pensavo continuamente: Quando torna la mamma? Ho tanto freddo... e tanta fame...
Ho aspettato la mamma per tanto tempo. Non l‘ho mai più rivista.
[...]
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Sun, 27 Dec 2020 - 09min - 70 - A2 • Gli spiriti del Natale #1
🇮🇹⭐ STORIA DI NATALE IN ITALIANO ⭐🇮🇹
PERSONAGGI:
🐶 I cani Kira e Cody
👩 Padroncina
👨 AmiconeIspirata da "A Christmas Carol" di Charles Dickens
CAPITOLO 1
Oggi è la prima domenica di Avvento. Padroncina ha acceso la prima candela della corona dell‘Avvento. Fuori fa molto freddo. Brrr meglio stare in casa al calduccio... Cody è sdraiato sul tappeto davanti al camino e dorme tranquillo. Io sono sdraiata sotto il tavolo e osservo Padroncina. Sta lavorando all‘uncinetto. Lei fa sciarpe, cappelli e calze. Ora sta facendo una sciarpa azzurra.
«Ecco fatto!» Padroncina osserva soddisfatta la sciarpa. Io mi avvicino incuriosita.
«Guarda Kira, ti piace? È per te» dice e mi mette la sciarpa intorno al collo. È calda e morbidissima.All'improvviso suona il campanello. Ding dong. Chi sarà? Padroncina apre la porta.
«Ciao Edo!»
Ah, è arrivato Amicone! Io e Cody lo chiamiamo Amicone, perché lui è il nostro grande amico. Sono felice di vederlo, mi sta molto simpatico. Amicone ha con sé un grosso abete. Padroncina lo aiuta a portare l’albero in casa e lo mettono vicino al camino.
«Cody, come lo addobbiamo quest‘anno?»
Ha in mano due scatolette, una con palline rosse e dorate, l‘altra con palline azzurre e argentate.
Eh? Perché lo chiede solo a Cody? Anch’io voglio decidere! Mi avvicino felice, ma Padroncina mi ferma.
«No Kira, mi dispiace, ma è Cody che sceglie i colori dell'albero di Natale. È un po‘ una tradizione, vero Cody?»
Proprio così! abbaia lui felice. Uffa! Mi siedo un po' triste e osservo Cody e le palline. Quelle azzurre e argentate sono così belle! Ma Cody sceglie le palline rosse e dorate.
«Quest'anno i colori dell'albero di Natale sono rosso e oro!»
«Ottima scelta Cody!» Padroncina e Amicone addobbano l‘albero e io li osservo un po' delusa. Poi prendo una pallina azzurra e la porto nella mia cuccia.
È notte.
Amicone ha cenato da noi e poi è andato a casa. La sciarpa azzurra che mi ha regalato Padroncina è molto morbida. Ma io sono triste e non riesco a dormire. Tra le mie zampe c‘è la pallina azzurra. I colori dell‘albero di Natale, rosso e oro, proprio non mi piacciono. Adesso non sono solo triste, ma sono anche un po‘ arrabbiata. Non è giusto. Anch'io voglio scegliere i colori dell‘albero di Natale! Sono arrabbiata con tutti: con Cody, con Amicone e anche con Padroncina.
Una luce appare fuori dalla finestra. La luce si avvicina e diventa sempre più grande. Attraversa la finestra e si ferma di fronte a me. Oddio! Un fantasma!
«Piccola mia, non mi riconosci?» chiede il fantasma.
Questa voce dolce, il suo viso…
«Mamma?» chiedo incerta.
Il fantasma mi sorride.
«Mamma!» Voglio annusarla e leccarla, ma non ci riesco. Non ha odore. Non ha consistenza.
«Cosa fai qui, mamma?» le chiedo.
«Tesoro mio, sono venuta per avvisarti. Ogni domenica prima di Natale verrà uno spirito a farti visita.»
«Uno spirito? E perché?»
La mamma scuote la testa e non risponde. «Sei diventata così bella, piccola mia» dice e sorride dolcemente. Poi si gira e va verso la finestra.
«Mamma, aspetta! Rimani con me ancora un po’!»
Ma la mamma non si ferma. La seguo disperata.
«Aspetta, ti prego!»
Finalmente si ferma e mi guarda. Il suo sorriso è triste. «Mi dispiace, tesoro mio, ma non posso. Ma non dimenticare che sono sempre con te, nel tuo cuore.»
La mamma avvicina il suo naso al mio e riesco quasi a sentire il suo odore. Chiudo gli occhi. Mamma...
Quando li riapro, la mamma è scomparsa._______________
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È la Vigilia di Natale. Sul terrazzo, l‘albero di Natale è acceso e illumina la notte. Il gatto Sissi è seduto sulla staccionata e guarda affascinato le lucine dell’albero.
Ma che cosa succede?Un grande uccello bianco e nero, una gazza, atterra sull‘albero. All‘inizio Sissi pensa: cibo! Ma è la Vigilia di Natale e non si mangiano gli ospiti. È la festa dell‘amore, non solo tra gli umani, ma anche tra gli animali.
Sissi guarda l‘albero e la gazza, quando all’improvviso sente un altro rumore. Arriva un topo. Non mangiare gli ospiti, NON mangiare gli ospiti...pensa Sissi e sospira. Il topo si siede dall’altra parte dell‘albero.
Poco dopo arriva una volpe. Sissi la conosce, vive nel bosco lì vicino. A volte attraversa il campo e arriva fino al giardino di Sissi. A Sissi non piace molto la volpe, qualche volta litigano. Ma è Natale e stanotte sono tutti amici. La volpe è felice di non passare il Natale da sola.
L’amico di Sissi, il gatto Franz, sta dormendo lì vicino. Ma all’improvviso si sveglia: Che cosa sta succedendo? Corre subito verso il terrazzo. In quel momento arriva il riccio che vive in giardino. Subito Franz inizia ad annusarlo e... ahi! Franz ha di nuovo un graffio sul naso, come sempre quando si dimentica che questo animale è pericoloso. Gli aculei del riccio fanno male!
Poi Franz si guarda intorno. Che bello, una festa! Lui e il riccio si siedono vicino agli altri.
Intanto in casa gli umani fanno il cenone della Vigilia con alcuni amici. Poi chiacchierano un po’, infine gli ospiti salutano e tornano a casa. La mamma di Sissi e Franz guarda fuori dalla portafinestra - ma che sorpresa!Attorno all’albero di Natale ci sono tanti animali che vanno molto d’accordo.
Accanto a Sissi ci sono una volpe e un topo, sono tutti vicini e si fanno le coccole. Sull’albero, una gazza canta una canzone natalizia. Il riccio ha gli aculei abbassati e finalmente Franz riesce ad annusarlo - Franz è felicissimo!
La mamma è molto commossa, si siede sul divano e guarda a lungo quel piccolo presepe vivente.
È proprio un miracolo di Natale.
Fri, 25 Dec 2020 - 03min
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