Dentro alla storia

I nostri nonni dicevano: «È successo un 48!». Oggi iniziamo a vedere cosa accadde davvero in quel fatidico 1848, partendo dalla Francia.

Nel 1830 la rivoluzione ritornò ad attraversare l'Europa, partendo ancora una volta da Parigi.

L'unico moto del 1820-21 che riuscì nel suo intento fu quello greco, che mirava alla conquista dell'indipendenza dall'Impero Ottomano. Ecco come ci riuscì.

Nel 1820 l'equilibrio messo in piedi dal Congresso di Vienna cominciò a mostrare i suoi primi segni di debolezza, anche a causa dell'attività delle società segrete.

A seguito del Congresso di Vienna, tutta Europa sembrò abbracciare momentaneamente i valori della Restaurazione.

Dopo la caduta di Napoleone, i grandi d'Europa si riunirono a Vienna per ridisegnare il Vecchio Continente. Ecco come agirono.

Il socialismo nell'Ottocento (e di sicuro anche dopo) fu segnato soprattutto da un pensatore: Karl Marx. Ecco, in breve, il suo pensiero politico.

Un'altra dottrina politica che cominciò a farsi spazio nell'Ottocento fu quella del socialismo, anche se i primi esponenti di questa corrente vennero presto accusati di un approccio non scientifico.

Oltre al cattolicesimo reazionario e al cattolicesimo liberale, nel corso dell'Ottocento comincia ad emergere anche la corrente del cattolicesimo sociale. Ecco di cosa si trattava.

Nell'Ottocento non emersero solo liberalismo e socialismo; anche il mondo cattolico provò a formulare proprie proposte politiche, anche se spesso molto diverse tra loro.

Una delle ideologie politiche che segnarono maggiormente l'Ottocento fu sicuramente il liberalismo: ecco in cosa consisteva.

La prima metà dell'Ottocento fu segnata, in Europa, dall'emergere del Romanticismo; e, con esso, da un nuovo sentimento nazionale.

Il percorso verso la formazione dello Stato moderno, cominciato alla fine del Medioevo, culminò all'inizio dell'Ottocento, dopo la Rivoluzione francese.

Verso la metà dell'Ottocento gli Stati Uniti iniziarono a far sentire il loro peso nel continente, anche entrando in guerra con alcuni vicini.

Dopo l'indipendenza, gli Stati Uniti iniziarono rapidamente a svilupparsi, creando una società per molti versi inedita e originale.

Dopo il caso di Haiti, vari altri paesi del Sud America cominciarono a lottare per liberarsi dal controllo europeo. E ci riuscirono, guidati perlopiù da Simón Bolívar.

Dopo l'esempio statunitense e in parte quello francese, anche nell'America Latina iniziarono a scoppiare rivoluzioni volte ad affrancarsi dagli stati europei. Il primo paese a riuscire nell'impresa fu Haiti.

Dopo essersi sviluppata in Inghilterra, la rivoluzione industriale cominciò ad espandersi nelle città e perfino fuori dal Regno Unito.

Nella seconda metà del '700 in Inghilterra cominciarono a comparire le prime fabbriche, inizialmente legate soprattutto al settore tessile. Ecco cosa quei cambiamenti comportarono.

Nella seconda metà del Settecento non ci furono solo le rivoluzioni politiche (come quella americana e quella francese), ma avvenne anche la Rivoluzione industriale.

Sono passati circa 25 anni dall'inizio della rivoluzione francese e, dopo mille fasi e svolte, è il momento, alla caduta di Napoleone, di fare il punto su quanto accaduto.

Dopo aver raggiunto il suo apogeo, l'impero napoleonico si sfaldò relativamente in fretta, tra Campagna di Russia, Lipsia e poi anche Waterloo.

Nei primi anni dell'Ottocento Napoleone consolidò il suo dominio sull'Europa, anche se qualche elemento di debolezza sembrava sorgere all'orizzonte.

Rafforzato il potere in Francia, Napoleone cominciò a conquistare pure l'Europa, forte di un'incredibile potenza militare.

Napoleone Bonaparte non si accontentò della carica di console, ma quasi subito cominciò a pensare a trasformare la Francia (e se stesso) in qualcosa di più grande.

Da dove veniva, Napoleone Bonaparte? E che legami aveva con l'Italia? Parliamo un po' della vita di un uomo che segnò il suo tempo.

Dopo una rapida ascesa nell'esercito, nel 1799 Napoleone prese il potere con un colpo di stato, accentrandolo rapidamente e completamente nelle sue mani.

Nel 1797 Napoleone Bonaparte, un giovane generale francese destinato a grandi successi, sconquassò il nord Italia, strappandolo agli austriaci.

Cosa accadde in Francia dopo la caduta di Robespierre e dei giacobini?

Robespierre è salito al potere assieme ai giacobini, ma le sue politiche si riveleranno presto ambigue e controverse.

Poco dopo l'esecuzione di Luigi XVI, il pallino della situazione passò in mano ai giacobini di Robespierre. Ecco come lo gestirono.

Luigi XVI pagò presto una serie di tentennamenti e di scelte infelici, venendo arrestato e condannato a morte. Ecco cosa tutto questo comportò.

Con lo scoppio della guerra contro Austria e Prussia, la Rivoluzione francese prese presto una piega molto più estrema.

Nel 1791, dopo due anni di lavoro, i membri dell'Assemblea Nazionale riuscirono a varare la prima Costituzione. Una Costituzione moderata che sarebbe però presto stata superata dai fatti.

Dopo le prime entusiasmanti settimane, la Rivoluzione francese dovette fare i conti con se stessa, e capire fin dove voleva spingersi.

Nel 1789 prese avvio, tra Versailles e Parigi, la Rivoluzione francese. Ecco i primi fatti importanti di quella stagione.

Spostiamoci in Francia nel 1789, all'inizio di un anno chiave per la storia non solo dell'Europa...

Una volta sconfitti gli inglesi, i fondatori degli Stati Uniti dovettero darsi una Costituzione repubblicana. Ecco come la realizzarono.

Gli Stati Uniti divennero indipendenti a fine Settecento, ma quali furono le conseguenze della Guerra d'indipendenza, soprattutto sul piano interno?

Nel 1776 le 13 colonie nordamericane della Gran Bretagna proclamarono la loro indipendenza. Ma come si era arrivati a tutto questo? E come andò a finire quella guerra?

Dopo il nostro giro attorno al mondo del '700, concentriamoci ora sul Nord America. Lì gli inglesi avevano creato delle colonie che si stavano arricchendo e che iniziavano a scalpitare.

Quando gli europei arrivarono in America e in Oceania non introdussero solo piante e animali; con loro portarono anche microbi e soprattutto migranti.

Tra '600 e '700 gli inglesi diventarono gli assoluti dominatori dei mari, traendone grandi vantaggi economici. E ad un certo punto si lanciarono anche nella colonizzazione dell'Australia.

A partire dal '500, e più intensamente tra '600 e '700, gli europei iniziarono a commerciare con le loro colonie non solo merci, ma anche schiavi.

Tra Seicento e Settecento, Spagna e Portogallo vennero sempre più insidiate, nei loro traffici oceanici, da Olanda, Inghilterra e Francia. Ecco come e dove.

Mentre l'Europa e l'Asia si arricchivano, cosa accadeva, tra '500, '600 e '700, all'Africa? Ecco una veloce panoramica soprattutto sull'Africa subsahariana.

Il Giappone visse un periodo complicato durante l'Età Moderna: prima ci furono delle lunghe lotte feudali, poi emerse la dinastia Tokugawa, che di fatto isolò il paese dal resto del mondo.

In età moderna la Cina visse una fase di sviluppo, soprattutto grazie alla dinastia dei Qing.

Una lezione sull'India durante l'età moderna, tra vivacità economica e problemi religiosi.

L'Impero Ottomano, tra '600 e '700, dovette misurarsi con molti e in parte nuovi avversari, che si stavano facendo più agguerriti e pericolosi.

Tra Quattrocento e Cinquecento l'Impero Ottomano era stato in grado di far tremare tutti i regni cristiani d'Europa. Nei due secoli successivi, però, le cose gradualmente cambiarono.

Quali furono le riforme dettate dall'Illuminismo che si vararono in Italia? Ecco una panoramica, da Milano a Napoli passando per Firenze.

Federico il Grande, Maria Teresa e Giuseppe II, Caterina II: vediamo cosa fecero, in concreto, i grandi sovrani illuminati europei nel Settecento.

Quali furono le riforme più comuni e diffuse, nell'ambito dell'assolutismo illuminato?

Anche l'Italia ebbe un buon numero di pensatori illuministi, alcuni destinati anche ad un certo successo internazionale.

Nel Settecento progredirono notevolmente le scienze, la storiografia e l'economia. Ecco quali furono i contributi più importanti in queste discipline.

Voltaire fu forse il filosofo illuminista che più di tutti ebbe un ruolo attivo ed influente sul dibattito pubblico della sua epoca. Ecco cosa sosteneva.

L'Illuminismo influenzò molto la storia del Settecento, e lo fece soprattutto grazie ad alcuni pensatori francesi. Ecco quali.

Arriviamo finalmente a presentare l'Illuminismo, vedendo soprattutto dove e come si diffuse, influenzando le società e la politica.

Nel Seicento nacque e si sviluppò la corrente filosofica del giusnaturalismo, che cercava di ridefinire i diritti e la politica. Ecco i suoi esiti più importanti dal punto di vista storico.

Tra '500 e '600 non cambiò solo la scienza, ma anche la tecnologia le andò dietro, portando a pesanti cambiamenti anche dal punto di vista della mentalità.

Il '700 è il secolo dell'Illuminismo. Ma per capirlo appieno bisogna fare un passo indietro, e comprendere i passi avanti fatti dalla scienza tra '500 e '600.

Nel '700 in Inghilterra avvenne una vera e propria rivoluzione agricola, che avrebbe portato a forti cambiamenti in tutta Europa.

Come stava cambiando la società nel Settecento? E i rapporti tra le diverse classi sociali?

Il Settecento fu un secolo di grandi cambiamenti anche a livello demografico e sociale. Vediamo perché e cosa questi cambiamenti comportarono.

Concludiamo la Guerra dei 7 anni, tra colpi di scena e nuovi scenari in Europa e nel mondo.

Come venne condotta la Guerra dei 7 anni? Ci focalizziamo, oggi, soprattutto sulle strategie di Prussia e Inghilterra.

La Guerra dei Sette anni, combattuta tra il 1756 e il 1763, fu forse, per certi versi, la prima guerra mondiale della storia. Ecco perché.

A inizio Settecento la Russia cominciò a presentarsi sulla scena europea con un esercito e un'amministrazione rinnovati. Merito, soprattutto, dello zar Pietro il grande.

Nella seconda metà del '600 la Russia cominciò a cambiare faccia: da un lato si irrigidì sul piano sociale, ma contemporaneamente mise in atto anche una grande riforma religiosa.

Nel Settecento l'Europa fu attraversata da numerose guerre, sorte per il dominio delle colonie, per questioni dinastiche e per semplice desiderio di espandere i confini. In più, emerse una nuova potenza: la Prussia.

Nel 1688 in Inghilterra scoppiò una seconda rivoluzione, che là viene ricordata come Gloriosa Rivoluzione. Un cambio di regime che portò alla nascita, definitiva, della monarchia costituzionale.

La politica di Luigi XIV si espletò anche in molte guerre condotte per allargare i confini della Francia ma anche per imporre il ruolo egemonico del suo paese.

Luigi XIV, re di Francia, è considerato il campione dell'assolutismo. Ma che misure mise in atto per accentrare i poteri e far crescere il suo paese?

Nel 1647 a Napoli scoppiò la rivolta di Masaniello, che ben rappresentò una situazione difficile dell'Italia del tempo.

Nel Seicento l'Italia fu sotto il dominio, diretto o indiretto, della Spagna. Ecco come veniva esercitato, zona per zona.

Nel '600 l'Italia mutò rapidamente la sua economia, con un calo consistente dei commerci e dell'attività artigianale e un aumento invece della produzione agricola.

Com'erano visti gli italiani dagli altri europei, all'inizio dell'Età moderna? E come gli italiani vedevano loro stessi?

Nel Seicento l'Italia entrò in una profonda crisi. Ma esisteva, l'Italia? Esistevano gli italiani? O questo concetto era ancora lontano dal formarsi?

Verso la metà del Seicento la Spagna cominciò ad essere segnata da una profonda crisi, sia economica che politica. E questo cambiò anche le sorti delle Province Unite.

In Francia il progetto assolutistico, nella prima metà del '600, fu portato avanti soprattutto da due primi ministri: i cardinali Richelieu e Mazzarino.

La guerra civile in Inghilterra si concluse con la vittoria delle teste rotonde e di Oliver Cromwell, oltre che con la nascita della repubblica.

In Inghilterra il regno di Carlo I Stuart fu segnato da tentativi assolutistici e proteste, che ad un certo punto degenerarono in una vera e propria guerra civile.

Nel Seicento cominciò ad emergere un nuovo sistema di governo: l'assolutismo. Ecco le sue caratteristiche e come cercò di imporsi in Inghilterra.

Quali furono le conseguenze della crisi del Seicento a livello commerciale? Quali paesi ne uscirono rafforzati?

Nel Seicento l'Europa entrò in crisi: calò la popolazione e la produzione agricola subì un calo drastico. Ecco le cause e soprattutto le conseguenze di quella situazione.

Mentre in Europa centrale e occidentale infuriavano le guerre di religione, cosa accadeva in Russia? Ecco una veloce panoramica della zona tra fine Cinquecento e inizio Seicento.

Nel 1648, con la Pace di Vestfalia, si concluse la Guerra dei Trent'anni. Cosa cambiò, dal punto di vista religioso, politico e geografico in Europa?

Dopo gli iniziali successo dell'esercito imperiale, la Guerra dei Trent'anni subì un rapido capovolgimento quando entrarono in scena gli svedesi e quando si sollevò il problema di Wallenstein.

Nel 1618 cominciò un conflitto destinato a durare un trentennio; un conflitto che aveva una motivazione religiosa, ma che si configurava anche come una guerra per l'egemonia in Europa.

In Francia nella seconda metà del '500 scoppiò una vera e propria guerra civile tra la fazione cattolica e quella ugonotta, ovvero calvinista. Ecco come andò.

Elisabetta I fu una regina molto capace anche nel rilanciare l'Inghilterra, sia dal punto di vista economico che da quello politico. Ecco come ci riuscì.

Dopo Maria la sanguinaria, sul trono inglese salì Elisabetta I, una donna che avrebbe mostrato presto le sue grandi capacità diplomatiche e politiche.

Filippo II dovette affrontare non solo problemi amministrativi, ma anche militari e politici. Ecco come si comportò coi turchi ottomani e con gli abitanti dei Paesi Bassi.

Filippo II si trovò a governare su una Spagna grande, ricca e però anche problematica. E lo fece in un modo piuttosto particolare.

Tra il 1555 e il 1556 il progetto di un impero universale che riunisse i cattolici e che fosse retto da Carlo V tramontò definitivamente. Ecco come.

Negli anni '30 del '500 i problemi militari, per Carlo V, giunsero soprattutto da due fronti: quello turco-ottomano, ad est e sui mari, e quello francese, prima in Italia e poi in Germania.

L'elezione di Carlo V a imperatore tedesco, oltre che sovrano spagnolo, rendeva sicuramente difficile la vita a Francesco I, re di Francia, che decise di reagire. Provocando una serie di eventi che avrebbero portato anche al sacco di Roma.

Prima ancora di compiere vent'anni, Carlo V d'Asburgo dominava su un impero enorme, ma allo stesso tempo fragile. Vediamo come arrivò al potere e quali problemi si trovò ad affrontare.