Your song

Cinema, musica, televisione, documentari: la Storia e la cronaca si sono spesso fuse con l’arte per raccontare la drammatica ma al tempo spesso meravigliosa storia del popolo afroamericano. Le grandi battaglie peri diritti civili, la lotta contro il razzismo, la battaglia contro i soprusi e la violenza ... Ma ci sono canzoni che la Storia non la hanno solo commentata, ma l’hanno cambiata. Come l’urlo di James Brown.

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Melodie sussurrate, suoni elettronici, un ritmo assai lieve, “Universal Traveler“ degli ’Air’ e’ una delle piu’ belle canzoni create nel nuovo millennio e del nuovo millennio esprime l’atmosfera.

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Ci sono persone che meritano un posto nel cuore. Indimenticabili, perfette, sulle quali la polvere del tempo non si attacca e la ruggine non lascia segno. E’ a questa categoria che appartiene Ain’t No Sunshine, capolavoro firmato da Bill Withers, grandissimo autore, interprete afroamericano scomparso recentemente all’eta’ di 81 anni. Ain’t No Sunshine e’ una delle canzoni d’amore piu’ belle di tutti i tempi.

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Una canzone con due significati. Una canzone che racconta due storie e non e’ detto che una sia vera, perche’ l’autore, che e’ Francesco De Gregori, la verita’ su questa canozene non l’ha mai detta, anzi probabilmente non la dira’ mai.

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Di canzoni che parlano della guerra del Vietnam e’ piena la storia della musica. I brani soprattutto durante la guerra negli anni ’60 erano moltissimi. Sono stati incisi e realizzati da artisti di tutti i Paesi e di tutti i generi. Ricordate certamente una delle piu’ famose canzoni, italiana, di Gianni Morandi, “C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones“. E la storia e’ piu’ o meno la stessa nel brano inciso da Jimmy Cliff: “Vietnam“. Il brano e’ stato realizzato nel 1970 e racconta una storia vera, in forma di una lettera.

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Little Richard, una vita tra demonio e santita’. Uno dei padri del rock, non il primo, ma il suo stile era il piu’ pericoloso per l’America benpensante e puritana degli ani Cinquanta.

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Una citta’, pace, amore e liberta’ e una canzone epicentro di una rivoluzione sociale e culturale senza precedenti.

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Diciamo che di canzoni fondamentali nell’ambito del rock metal non ce ne sono tantissime, non me ne vogliano i fan piu’ accaniti del genere. E’ chiaro certamente anche a loro che la forma canzone non e’ proprio del metal. Ma i metallica con Enter Sandman hanno scritto e interpretato una grande canzone. Facciamo un piccolo passo indietro, i metallica erano gia’ diventati la piu’ grande trash metal band alla fine degli ani 80...

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L’amore ci salva, talvolta anche da noi stessi. Questo canta Lucio Battisti in Vento nel vento, un brano considerato “minore“ nella sua vasta produzione realizzata con Mogol. La canzone e’ una delle otto contenute nell’album Il mio canto libero del 1972. Il disco viene ricordato per tre brani eccezionali, La luce dell’est, Il mio canto libero e Io vorrei... non vorrei... ma se vuoi, che oscurano tutto il resto. Ma Vento nel vento e’ una delle piu’ belle ballate d’amore mai scritte. Per rinascere, andrebbe ascoltata almeno una volta alla settimana.

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Nel 1966, Brian Wilson inizio’ a lavorare ad un nuovo singolo del gruppo, concepito per essere una sorta di sinfonia tascabile. Si rivelo’ essere la piu’ costosa e complessa produzione di musica pop dell’epoca, ma le “buone vibrazioni“ psichedeliche si avvertono ancora oggi.

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La piccola Katy non e’ piu’ “piccola“: la canzone ha sulle spalle 50 anni buoni, adesso. E lei, Katy, a voler essere precisi, ne dovrebbe avere circa 66, prendendo per buono che la ragazza adolescente raccontata dai Pooh nell’omonima canzone avesse piu’ o meno 16 anni.

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Sono passati 53 anni da quando i Doors nel 1968 tornarono primi in classifica con “Hello I love you“, un brano che per il testo e la musica sembrava lontanissimo dalle tensioni e dalle passioni di quell’anno, il 1968 appunto. In realta’ forse quella canzone era una sorta di antidoto. Il mondo era in fiamme, la rivoluzione predicata dagli stessi Doors era davvero nelle strade d’America e la band cercava di far risuonae per una volta ancora la parola amore.

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Ci sono dischi che cambiamo la storia della musica, come Thriller il piu’ venduto di sempre. Dal 1969 al 1979 Michael Jackson, con I ’Jackson 5’ assieme ai fratelli Jackie, Tito, Jermaine, Marlon e Randy, pubblica diciannove album. Poi, tra il 1979 e il 1983, Michael conquista il mondo da solo e nessuno, ancora oggi, ha venduto piu’ del suo Thriller. L’album, che apre anche l’era della disco music, e’ un capolavoro che rappresenta esattamente Michael Jackson: ne’ pop, ne’ soul, ne’ rock. Ne’ bianco, ne’ nero. Thriller, che con il video clip cambia anche la sintassi della musica, e’ passato, presente e futuro. Il classico perfetto.

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Il 12 giugno 1970 arrivava nei negozi di dischi inglesi il singolo di una delle canzoni piu’ famose della storia del rock, un brano dei Kinks intitolato “Lola“ L’aneddoto della nascita della canzone e’ ben noto agli appassionati. Ray Davies, il leader dei Kinks, sta registrando insieme alla band il nuovo album...

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Avete mai pensato che le canzoni potrebbero non nascere? Per “Let it be“, viste le tensioni che c’erano tra i Beatles, sarebbe stato possibile. Pensate se Paul McCartney fosse arrivato in studio, avesse provato a far ascoltare la sua nuova canzone agli altri tre e nessuno gli avesse dato retta. Forse McCartney avrebbe lasciato perdere, magari quella canzone appena abbozzata, che Paul aveva fatto sentire per la prima volta agli altri durante le sessioni White Album, i Beatles non l’avrebbero mai incisa. Oppure McCartney l’avrebbe incisa con i Wings, il gruppo che avrebbe fondato nel 1971 con Linda McCartney e Denny Laine, come ironicamente suggeri’ John Lennon dopo la fine del gruppo. Comunque sia, oggi potremmo non avere quello che unanimemente e’ considerato uno dei capolavori del repertorio beatlesiano. Il brano nasce nel ’68, dopo che una notte Paul sogna la madre Mary, morta quando lui aveva solo 14 anni nell’ottobre del ’56.

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Scat Cat, il gattone americano ispirato a Louis Armstrong, lo spiegava cosi’: “Col jazz ti senti giovane perche’ hai voglia di ballare ben piu’ forte di te, perche’ non provi, ed anche tu saprai com’e’ che tutti quanti voglion fare il jazz!“.

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Era la chitarra di Jerry Garcia ad emettere quella linfa da cui presero vita i Grateful Dead e con cui nutrirono gli artisti della storia del rock psichedelico. Una commistione irripetibile di rock, folk, bluegrass, blues, country e jazz irripetibile.

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Antonello Venditti sposò nel 1975 Simona Izzo, ma tre anni dopo si separarono. Il cantautore romano si trasferì a Milano per dimenticare e ricominciare. Qualche anno dopo quella sofferenza ispirerà una delle sue canzoni piò famose, ’Ci vorrebbe un amico’, brano che mette in luce come l’amicizia possa attenuare la sofferenza e nel quale nasconde una citazione: una celebre frase del nuovo amore di Simona Izzo.

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Il nome di Sergio Endrigo viene spesso dimenticato. E invece, accanto a quello di Gino Paoli, Di Fabrizio De Andrè e di Luigi Tenco andrebbe citato ogni volta che si parla dei grandi padri della canzone d’autore italliana. Elegante, timido, raffinatissimo, Endrigo è stato in grado di costruire uno straordinario ponte tra la nuova generazione dei cantautori e la tradizione melodica itailana. E lo dimostra magnificamente con canzoni come “Io che amo solo te’.

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Tra qualche giorno e Natale. Le canzoni natalizie sono un’infinita’, alcune sono classiche, alcune memorabili, altre, pero’, sono illuminanti. Una di queste e’ “Natale“ di Francesco De Gregori. Nel 1978, poco prima di partire con Lucio Dalla per il tour “Banana Republic“, De Gregori pubblica un album intitolato solo col suo cognome, “De Gregori“, che contiene una ballata di Natale, la storia di un amore solitario dolce, in attesa e nostalgico.

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A marzo dello scorso anno Lucio Battisti avrebbe compiuto settantasette anni. Era nato un giorno dopo Lucio Dalla, il 5 marzo del 1943, tanto per dire che Euterpe, la dea della musica in quei giorni doveva essere particolarmente di buon umore.

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Ci sono canzoni capaci di dar vita a luoghi che in realta’ non esistono. Mattoni fatti di note, spartiti che uniscono quei suoni come fossero malta. Piazze, strade, giardini, hotel intere citta’ che prendono vita dalla musica e che con lei fanno storia. Forerver.

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Sun City voleva essere la Las Vegas del Sud Africa. Il complesso, una citta’ mega-resort nel Nordovest del Paese, fu inaugurato nel 1979. Tra alberghi di lusso e sale da gioco, lo scopo era di richiamare i turisti di tutto il mondo come Las Vegas, appunto. Sul palcoscenico scoppiettante di Sun City non poteva mancare la musica, ma in pieno apartheid lo show si trasformava in una tragica mascherata. “Non bisogna andare a suonare in Sud Africa“ disse nel 1984 Steven Van Zandt, nato Steven Lento e conosciuto come Little Steven, in onore di Little Richard, o come Miami Steve, perche’ soffriva sempre il freddo mentre a Miami fa caldo. Quella frase divenne un manifesto e il 25 ottobre 1985 Little Steven, chitarrista nella E Street Band di Bruce Springsteen, pubblico’ Sun City per raccogliere fondi per la lotta contro l’apartheid. Il brano fu inciso da un collettivo noto come Artists United Against Apartheid che riuni’ tantissimi artisti, tra cui Bob Dylan, Miles Davis, Lou Reed, Peter Gabriel, Bob Geldof, Jackson Browne, Bono, Ringo Starr e Joey Ramone.

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Dopo l’uscita nei cinema il 30 settembre, Il processo ai Chicago 7, di Aaron Sorkin, sceneggiatore e regista con una spiccata predilezione per i “legal drama“ che si sviluppano nei corridoi del potere e dei tribunali, e’ disponibile su Netflix. Il film e’ basato sul processo del 1969 ad un gruppo di sette (prima otto) attivisti, accusati di cospirazione e incitamento alla sommossa per sovvertire l’ordine democratico in America, durante la Convention del Partito Democratico del 1968. A interpretarli un cast di star, da Eddie Redmayne a Sacha Baron Cohen, da Joseph Gordon-Levitt a una breve comparsa di Michael Keaton. L’occasione della distribuzione del film ci consente di ascoltare Chicago, che Graham Nash compose nel 1970. La canzone di Nash divenne famosissima e il Rock la trasformo’ in un volantino contro la guerra del Vietnam, per sostenere la battaglia dei 7 attivisti accusati ingiustamente e per proteggere il sogno di un futuro migliore: “We Can Change The World“ canta Nash, “Possiamo cambiare il mondo“.

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Ci sono canzoni immortali, che con poche note riescono a trasportare chi le ascolta nella platea di un teatro newyorkese, alla fine degli anni ’60. Ma per arrivare su quel palco, per diventare uno dei brani piu’ famosi al mondo, uno dei piu’ coverizzati della storia, di strada ne ha fatta tanta.

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Una delle piu’ belle e divertenti controversie della storia del rock e’ quella fra Neil Young e i Lynyrd Skynyrd, un gruppo di ben tre canzoni scritte dall’uno e dagli altri.

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Nella seconda meta’ degli anni ’60, le band e gli artisti principali della scena musicale contemporanea cominciarono a stare stretti nel formato delle canzoni pop da 3 minuti. Anche Pete Townshend, che da un paio di anni scriveva i brani degli Who, voleva sperimentare una struttura musicale diversa da quella oramai considerata classica. Il chitarrista deglla band britannica scrisse “A Quick One, While He’s Away“, una composizione di ben nove minuti: era nata la prima Opera Rock.

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Il brano dei Beatles ’It’s All Too Much’, composto da George Harrison nel 1967 e incluso nell’album ’Yellow Submarine’ del 1969 e nell’omonimo film dell’anno precedente, meriterebbe di essere incluso tra i 5 migliori brani dell’era psichedelica.

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Provate a immaginare una musica che sgorghi quasi naturalmente dagli strumenti e dalla voce umana, Una corrente emotiva che sappia fondere in un insieme unico la melodia, la poesia, il sole, il rock, la musica antichissima della tradizione celtina e il jazz. E avrete pressoche’ la misura esatta di quello che e’ la musica di Van Morrison.

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Dagli ultimi decenni del Novecento ad oggi, l’importanza letteraria della canzone e’ indiscutibile, talmente indiscutibile che Bob Dylan ha vinto un premio Nobel per questo, ma nei libri di testo l’assenza dei musicisti piu’ famosi e’ imperdonabile. Un brano come ’A Hard Rain’s a-Gonna Fall’, che Dylan scrisse durante l’estate del 1962, ad esempio, nelle antologie letterarie scolastiche ci starebbe a pennello.

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Una canzone inevitabile. Un’opera. Un esempio di rock progressivo. Uno dei mattoni che hanno edificato il mito dei Queen. Ed e’ piena di significati nascosti...

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Alcune canzoni fanno la Storia, altre raccontano la Storia. Poi ci sono canzoni che fanno entrambe le cose. E una di queste e’ ’Biko’, di Peter Gabriel, registrata nel 1979 e apparsa nel terzo album da solista di Gabriel.

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Tutti conoscono “Disperato erotico stomp“ di Lucio Dalla, il racconto di una notte tra le strade bolognesi di un uomo che e’ rimasto senza una compagna perche’ pare si sia bbeverata a un’altra fontana sessuale...

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Il 21 luglio 1979 i Beatles incidono Come Together, che aprira’ Abbey Road, l’ultimo album in studio della band, che qui si esprime al meglio. Durante la registrazione John Lennon ottiene che sia installato un letto per Yoko Ono, reduce da un incidente. Ma in origine la canzone “Come togheter, join the party“, era stata pensata per un partito ’psichedelico’...

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Era il 14 ottobre 1977 quando esce l’album ’Heroes’ - segnato dall’omonima canzone - il secondo della famosa trilogia berlinese, che David Bowie incide nei mitici Hansa Tonstudio di Berlino Ovest, di fronte al Muro che divide la città. Il brano segna l’intera carriera di Bowie. Decisiva la presenza di Brian Eno e del chitarrista David Fripp, ma a sbloccare David Bowie nella ricerca del testo adatto è un bacio galeotto.

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Stevie Ray Vaughan e’ stato uno dei piu’ grandi chitarristi elettrici della storia della musica. Il suo suono, il sUo stile hanno in realta’ brillato per pochi anni. Il suo album d’esordio e’ del 1983 e la sua morte in un terribile incidente in elicottero avviene nel 1990. Ma e’ quanto basta per farlo diventare uno dei piu’ grandi guitar hero di tutti i temnpi. E c’e’ un brano in particolare che ha contribuito a farlo entrare nella leggenda. Si intitola ’Pride and joy’.

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Nel 1967 Jimi Hendrix e’ gia’ una star, ma qualcosa gli manca. Una casa. Registra cosi’ ’The burning of the midnight lamp’. Le prime versioni non sono ottimali. Poi arriva una visione e diventa uno dei suo brani preferiti.

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James Taylor ha 22 anni, ha già vissuto gioie e dolori per una vita, Carole King - autrice già affermata - sta incidendo il suo primo album da cantante. Lavorano insieme e una frase di “Fire and rain“ di Taylor fa scattare la scintilla dell’ispirazione a Carole King che di getto scrive “You’ve got a friend“, un brano sull’amicizia, che incideranno entrambi a distanza di pochi giorni. Diventerà un successo planetario. Per entrambi sarà ’la canzone’.

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Nel 1986 i Beastie Boys incidono il piu’ grande album punk degli anni ’80. Il brano Fight For Your Right (To Party) era ironico, ma viene preso alla lettera e diventa un inno. Da ascoltare a tutto volume

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Saper scrivere una canzone d’amore non deve essere facile, non fosse altro che ne sono state scritte tantissime. Il 95% della storia dell’umanita’ sono canzoni d’amore, Eppure alcune sono piu’ belle, piu’ intense e piu’ vere di altre E’ questo il caso di ’Just the way you are’, di Billy Joel.

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Era un giorno piovoso a Londra nel 1968. Un anno di rose e di fucili.

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La prima calcolatrice portatile arrivò nel 1971. Ma abbiamo dovuto arrivare al 1981 per vederla nelle case di tutti. A farlo furono i Kraftwerk con “Pocket Calculator“.

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Il bello della storia del rock e’ che non e’ lineare, non segue un filo conduttore vero e proprio. Volendo lo si puo’ tracciare, ma in realta’ se andiamo a guardare bene quel filo e’ fatto di migliaia di punti separati e ogni punto e’ una storia a se stante. Cosi’ e’ certamente per uno dei brani che quella stooria l’ha segnata col fuoco: ’Smells Like Teen Spirit’, dei Nirvana.

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Cinquanta anni fa Tommy, l’opera rock scritta da Pete Townshend e creata dagli Who, andava in scena ufficialmente per l’ultima volta in un teatro d’opera.

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Il caldo e’ arrivato, e’ arrivata la stagione dei tormentoni stagionali, preferibilmente . cantati in spagnolo. L’antidoto? “Azzurro“, scritta da Conte pensando a Celentano. In cui l’unico elemento certo e’ l’estate in una solitudine insostenibile...

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Alla fine del 1969 Lucio Dalla incontra Paola Pallottino, che scrive il testo di “Gesò bambino“, la canzone che sarà poi rinominata in “4 marzo1943“ (data di nascita di Dalla) per poterla presentare al Festival di Sanremo e che lo rese famoso.

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La canzone di Sam Cooke del 1963 e’ ancora attuale oggi, nei giorni delle proteste dopo la morte di George Floyd. Fu scritta dopo un grave episodio di razzismo nei confronti del cantante.

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Il terzo album piò venduto in America nella storia della discografia è Hotel California degli Eagles. Eccone la storia.

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’Every Breath You Take’, il brano dei Police scritto da Sting nel 1983, è uno di quei casi in cui una canzone ha un senso ma poi ne prende un altro lungo il suo percorso...

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Dopo un’uscita in sordina, ’Hallelujah’ e’ diventato un classico moderno su sesso e religione (e suonato in molte chiese americane). Incisa da Leonard Cohen nel 1984 e’ stata cantata da Jeff Buckley e poi... da tutti.

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Nel 1956 Elvis Presley porta al successo una canzone blues trasformata in rock’n’roll...

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La fiammata di una stagione dei Knack, ’My Sharona’ e’ stata la croce e delizia di un gruppo ampiamente sottovalutato.

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Un brano che cambia il mondo, e non solo della musica. La canzone di John Lennon del 1971 non parla solo di pace, e’ lei stessa pacificatrice. Se l’ascoltate e non vi smuove nulla... e’ bene che vi facciate una domanda.

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Nel 1985 per la prima volta la musica americana si riuni’ per cantare ’We are the world’, il brano scritto da Lionel Richie e Michael Jackson per il Live Aid, il concerto tenuto in contemporanea a Londra e Philadelphia, per raccogliere fondi in favore dell’Etiopia, colpita da una straordinaria carestia, e considerato uno dei piu’ grandi eventi rock della storia.

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È il 1969 e la situazione tra i Beatles non è tra le migliori, quando George Harrison scrive ’Here Comes the Sun’, una delle sue canzoni piò belle e piò ascoltate e che ora ci serve piò che mai, in attesa di uscire al sole.

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Ci sono canzoni che sembrano non dover nascere mai e poi invece trovano la luce. Una di queste e’ “With ora without you“, un capolavoro degli U2, un brano uscito nel 1987...

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Le canzoni possono avere molte vite. Alcune ne hanno una sola, magari lunghissima: 30,40, 50 anni. Altre nascono, muoiono e rinascono continuamente. Una di queste e’ “I Love Rock ’n’ Roll“ scritta da Alan Merrill e Jake Hooker degli Arrows nel 1975.

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La canzone (e l’album) dei Talking Heads che cambio’ il decennio nel segno della contaminazione.

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Era il 1979 e i Pink Floyd fecero la storia della musica con ’The Wall’, un inno alla liberta’ ancora attuale.

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Frank Zappa a Montreux il 3 dicembre 1971 nel concerto piò infuocato della storia della musica contemporanea. Sparò un razzo e tutta la struttura andò a fuoco. La serata ispirò i Dee Purple e la loro ’Smoke on the water’...

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Secondo la leggenda il primo disco registrato da Elvis Presley al Memphis Recoding Service di Saint Philips negli studi della Saint Record il 18 luglio del 1953 fu un regalo per sua madre Gladis.

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Ci sono canzoni che meritano di essere ascoltate con orecchio diverso anche se le abbiamo ascoltate mille volte, un milione di volte, anche se le conosciamo a memoria. Una di queste è “God only knows“ dei Beach Boys, un brano scritto da Brian WIlson e Tony Asher per uno dei dischi piò belli e importanti della storia del rock che è stato “Pet sounds“...

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Nell’ottobre del 1966 nei De Lane Lea Studios di Soho, a Londra,  un giovane Jimy Hendrix andava a registrare il suo primo singolo insieme a Mitch Mitchell e Noel Redding, ovvero The Experience...

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“Sympathy for the Devil“ è la canzone che ha contributo all’immagine ’cattiva’ dei Rolling Stones contro quella ’buona’ dei Beatles. In realtà i Rolling Stones incisero e pubblicarono nel 1968 il brano con un intento molto diverso.

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Il brano dei Queen “Don’t stop me now“ è quello che dà la maggiore carica positiva, e può essere definito la canzone del buonumore. Lo dice uno studio condotto dal neuroscienziato cognitivo Jacob Jolij dell’università di Groningen, in Olanda. Sulla base di battiti al minuto, scale, accordi e altri fattori chiave la canzone dei Queen è risultata la “feel-good song“. Il brano di recente ha anche raggiunto i 500 milioni di visualizzazioni su YouTube.

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Come si scrive una canzone di successo? Una regola in realtà non c’è. Anzi non esiste una regola per scrivere una canzone in generale. Un caso emblematico è quello di ’Yesterday’, la canzone scritta da Paul McCartney a Parigi durante una tournée con i Beatles. La sognò. Si svegliò la mattina in albergo e aveva già tutta la canzone in testa, trovò un pianoforte e scrisse gli accordi. Non era convinto che la canzone fosse sua, perché immaginava di aver sognato una canzone che aveva già sentito, e invece no, era originale. Così nacque una delle canzoni piò famose della storia della musica, quella che ha ricevuto piò cover (tremila versioni diverse), una di quelle che è stata suonata piò spesso in radio.

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Bernie Topin ha 17 anni, Elton John 21. Sono a casa di Elton, nella periferia di Londra. È mattina. Toupin si è svegliato da poco, ma ha in testa le parole di una canzone...

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A Sky Full Of Star - In una canzone come questa e’ nascosto il segreto del successo dei Coldplay.

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Into the Great Wide Open e’ l’ottavo album in studio del gruppo musicale statunitense Tom Petty and the Heartbreakers, pubblicato il 2 luglio 1991. Una delle prove piu’ eloquenti del vero rock americano.

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Il pop femminile non e’ piu’ lo stesso da quando Amy Winehouse e’ scomparsa. Con lei e’ scomparso un certo modo di fare musica legato alla liberta’ espressiva, alla vita e assai poco al mercato e alle sue tendenze. Senza Amy Winehouse sembra che cantare i sentimenti sia passato in secondo piano. Retorica? Forse. Ma provate a riascoltare Love Is a Losing Game, il quinto singolo tratto da Back to Black, secondo album della cantante e autrice, uscito il 10 dicembre 2007 in Gran Bretagna. Poi, confrontate il brano con le canzoni contemporanee e scoprirete una distanza abissale: per la scrittura, il senso di sconfitta e malinconia, per come Amy Winehouse canta, mettendo a nudo il suo cuore e spezzando il nostro.

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Like a Hurricane nacque in auto. Precisamente, nel retro di un’auto. Neil Young compose il brano nel luglio del 1975 con l’amico Taylor Phelps nel retro, molto rock, di una DeSoto Suburban. La canzone, una ballata pietrosa e sentimentale, travolge “come un uragano“ il protagonista, che incontra la ragazza dei suoi sogni in un bar.

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Era il 1977 e il ventenne Pino Daniele aveva finito di registrare il suo primo album quello che noi oggi conosciamo come “Terra mia“.

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Il Boss canta il dolore e il dovere, di un popolo e di una nazione. The Rising, pubblicata nel 2002, è stata scritta da Bruce Springsteen per la tragedia dell’11 settembre 2001 e l’album, omonimo, descrive il trauma del popolo americano. L’album è il dodicesimo, in studio, di Bruce Springsteen e il primo inciso con la E Street Band dopo diciotto anni. Il Boss si rivolge al suo popolo, ad ogni singolo americano: “Gli dobbiamo far vedere noi chi siamo! Gli dobbiamo far vedere su cosa stiamo! Dobbiamo scegliere la speranza sulla paura! Dobbiamo scegliere l’unità sulla divisione! Dobbiamo scegliere la verità sulle bugie! E Dobbiamo scegliere la scienza alla finzione! E giunto il tempo di alzare la testa, di aprire il cuore e ricordare noi chi siamo, noi siamo gli Stati Uniti d’America!“

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Once in a lifetime dei Talking heads è un brano che segna un prima e un dopo. Stratificazioni e contaminazioni lo rendono un perfetto lavoro postmoderno.

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Ernesto Assante, in questa puntata di Your song, esplora la canzone d’amore di Francesco Guccini Vedi cara.

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Era il 1977 quando Angelo Branduardi pubblico’ un album, “La pulce d’acqua“, che aveva al suo interno la canzone con lo stesso titolo. Stiamo parlando di 44 anni fa, un tempo in cui i temi ambientali, che noi dovessimo avere cura dell’ambiente del mondo In cUi viviamo, stavano incominciando a circolare sempre piu’ frequentemente tra la gente.

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Ci sono canzoni che hanno per propria natura una vita eterna una di queste è I Get a Kick Out of You di Cole Porter agli inizi degli anni Trenta, una novantina di anni fa. Porter la scrisse per un Musical.

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Ci sono alcuni brani della storia del rock che sono entrati a far parte dell’immaginario collettivo e non ne usciranno mai. Uno di questi e’ Whole Lotta Love dei Led Zeppelin, un brano che e’ diventato un classico, una pietra miliare, un monumento vero e proprio della storia del rock.

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Roger Waters e David Gilmour, emozione e ragione. E litigi. Comfortably Numb e’ una canzone dei Pink Floyd, pubblicata nel 1979 con l’album The Wall, ed e’ l’ultimo brano che Waters e Gilmour scrissero assieme. La maggior parte delle canzoni dell’album furono scritte da Waters, ma la musica di Comfortably Numb, come ci si possa sentire & lsquo;confortevolmente annebbiati’ pur di andare avanti, fu composta quasi interamente da Gilmour: il suo assolo e’ da brividi. Nel testo, Waters mischio’ i ricordi infantili col malessere del ’Muro’ che divide l’artista dal resto che lo circonda. Waters e Gilmour litigarono molto sul mix finale del brano e il massimo della tensione produsse il massimo del risultato. Comfortably Numb e’ perfetta e ascoltandola si puo’, forse si deve, piangere per la forza del rock e la bellezza della musica

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Insieme a Led Zeppelin IV, uscito nello stesso 1971, ’Who’s next’ degli Who è un manuale del rock come-dovrebbe-essere: è il piò duro, potente, profondo e coinvolgente album della storia del rock. Scritto nel pieno della crisi della cultura giovanile degli anni ’60, contiene le amarezze e le speranze di quel momento rappresentate da ’Won’t Get Fooled Again’, ossia il rock nella sua immediatezza ed essenzialità. Una canzone che dimostra cos’è in grado di fare il rock allora e cos’è in grado di fare oggi

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“Before the Deluge“, di Jackson Browne, posto in chiusura di “Late for the sky“ del 1974, e’ la celebrazione del sound west coast, che domina la scena musicale americana alla meta’ degli anni ’70 e per molti e’ “il disco“ del californiano, che celebra il suo impegno civile ed ambientalista in un refrain, “and let the music keep our spirits high“. Nel settembre del 1979, al No Nukes, il festival di beneficienza tenuto al Madison Square Garden, Browne condivide il palco con Bruce Springsteen, Tom Petty & amp; The Heartbreakers, Crosby, Stills & amp; Nash, Bonnie Raitt, i Doobie Brothers e Carly Simon ed il mondo artistico inizia a rendersi conto della propria forza nello smuovere le sensibilita’ dell’opinione pubblica

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Si puo’ vivere senza conoscere i Pink Floyd, ma sicuramente peggio. Perche’ la musica dei Pink Floyd parla a noi di noi stessi. Impossible non consocere The dark side of the moon o The wall, ma i Pink Floyd sono stati anche molto altro: una formazione d’avanguardia, una band psichedelica, un gruppo progressive e, tra la fine degli anni 60 e i primi anni 70, hanno realizzato alcuni album di folgorante bellezza, tra i quali Atom herth mother nel 1970

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Non c’è cantante nero che non debba qualcosa allo stile di Stevie Wonder e alla sua lezione, tutti avrebbero voluto collaborare con lui. Tra le sue tantissime canzoni, Superstition (che si trova in Talking book) è una canzone perfetta, che non invecchia, modernissima. La scrisse per il chitarrista Jeff Beck ma poi fu lui a cantarla. Il risultato fu incredibile

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Jonni Mitchell la penso’, nel 1970, durante un viaggio alle Hawaii, guardando fuori dalla finestra dell’albergo in cui soggiornava, davanti lo spettacolo dell’oceano Pacifico, contrapposto ad un parcheggio sottostante all’albergo. Una delle prime hit a contenuti ambientalisti

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Geniale e originalissimo, rivale di Bob Marley, Toots e’ morto il 12 settembre 2020 a causa del coronavirus. “Funky Kingston“, la canzone che lancio’ col suo gruppo, The Maytals, e’ un mix di funky, soul e reggae ancora attualissimo e travolgente, il punto d’incontro tra la musica giamaicana e afroamericana, un capolavoro in cui convivono la gioia e la perdizione, il tormento e l’estasi

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I The War on Drugs, gruppo musicale indie rock statunitense, nel 2017, inseri’ nel quarto album ’A Deeper Understanding’, Holding On, brano scelto per far parte della colonna sonora del celebre videogioco FIFA 18

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Due sole sillabe, che però contengono tutta la storia della canzone italiana. Due sole sillabe facili da ricordare legate a una voce unica, perfetta, insostituibile. Due sillabe che hanno sostituito non solo il suo nome di nascita, Anna Maria, ma anche il cognome: Mazzini. Due sillabe e solo quattro lettere, che costituiscono l’architrave della canzone italiana moderna

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Con ’Streets of Philadelphia’, per la prima volta nella sua carriera Bruce Springsteen ha scritto una canzone per un film. Il brano, nel 1994, vinse il Golden Globe Award, ma non e’ questo il punto. Il “Boss“ ha realizzato il brano in casa, nella massima semplicita’, con tastiere, chitarra e batteria elettronica: una ballata dolcissima e drammatica. “Ero ferito e abbattuto, non riuscivo a dire cosa provavo/ ero irriconoscibile anche a me stesso/ ho visto il mio riflesso in una vetrina/ ma non ho riconosciuto il mio viso/ Oh fratello, cosa fai, mi lasci svanire cosi’/ nelle strade di Philadelphia“, canta Springsteen, trasformando ’Streets of Philadelphia’ in una delle sue piu’ belle canzoni

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Fu una delle canzoni che piu’ colpi’ i Beatles. ’You really got me’ dei Kinks - un riff di soli due accordi mai invecchiati - e’ tra le prime 5 canzoni della storia del rock. Fu ispirata a Ray Davies da una ragazza vista durante un concerto e mai piu’ ritrovata

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Da quel brano il nome dell’intero album pubblicato nel 1973 incentrato sulla vita da fuorilegge nel vecchio West. Una band moderna country-rock costantemente “on the road“ tra eccessi e successi.

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Jimmy Cliff e’ l’ultima grande stella giamaicana vivente. Ma non e’ mai stato un divo. Tutto il mondo ha conosciuto Cliff e la sua musica quando usci’ nel 1972 il film “The harder they come“ che conteneva l’omonima canzone.

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Londra, 1974. Glenn Tilbrook, Chris Difford, Jools Holland e Paul Gunn fondano gli ’Squeeze’ rubando il nome, con un tributo, all’ultimo album dei ’Velvet Underground’. Dopo Cool for Cats, del 1979 e disco d’oro nel Regno Unito, il gruppo continua la sua scalata di gradimento con Argybargy, del 1980. Il successivo East Side Story, del 1981, contiene il brano Tempted, il secondo singolo estratto dal quarto album della band inglese. Lo stile semplice e il ritmo beat e new wave fanno di Tempted una delle perle del pop-rock inglese.

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Doveva essere quasi una strimpellata, divenne un successo mondiale. La prima versione di Kiss era una semplice quanto breve demo acustica a cui Prince non diede molta importanza. Poi, dopo che la band Mazarati e David Z ci misero le mani, Kiss divenne il terzo singolo numero uno di Prince. Il brano, che usci’ nel 1986 e fu aggiunto all’album Parade, Nei concerti di Prince era tra i piu’ amati dal pubblico.

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Il Karma, nella visione buddista del mondo, regola le nostre vite. John Lennon nel 1970 prova a ragionare sul “karma istantaneo“, e incide un brano. I Beatles all’epoca erano tecnicamente ancora in vita e Lennon fu il primo a produrre un singolo di un “Beatles da solo“ che riuscì a superare il milione di copie vendute. Fu una sorta di “Karma istantaneo“ a convincerlo a incidere una canzone, dopo una sera passata con gli amici a discutere e a confrontarsi.

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Non si puo’ dire di conoscere la storia del ’900 se non si ha mai ascoltato la voce di Aretha Franklin. Non si e’ mai vissuto veramente se non si ha mai ascoltato la voce di Aretha Franklin. E’ possibile immaginare una vita senza “Natural woman“ o “I say a little prayer“? O pensare alla liberazione delle donne senza “Rispect“? O sognare l’amore senza “I never loved a man the way I love you“?

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“Stanno suonando la nostra canzone“: lo dicono anche i ragazzi di oggi. Magari sono diversi suoni e melodie, la musica resta la colonna sonora per innamorati di tutti o il pianeta. Si potrebbe dire che non c’e’ amore senza musica.

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E’ il brano popolare piu’ famoso al mondo: e’ La Bamba. La canzone messicana, tradizionale dello stato di Veracruz, veniva eseguita soprattutto durante i matrimoni. Poi, arrivo’ Ritchie Valens che, negli anni cinquanta, ne fece una versione Rock and Roll, anzi, Tex-Mex-Rock. I Los Lobos realizzarono una versione della canzone per la colonna sonora del film del 1987 La Bamba, riguardante la vita di Valens che, cresciuto tra poverta’ e violenza e sopravvissuto grazie alla musica, mori’ in incidente aereo a soli 17 anni. Il brano divenne famoso in tutto il mondo e raggiunse il 1 posto nelle classifiche statunitensi, inglesi e australiane, scalando le classifiche delle migliori canzoni Rock pubblicate dalle riviste piu’ autorevoli.

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